Home Sport e Automobilismo 1000MIGLIA: I MISTERI DEL MARCHIO ALFA ROMEO di Maira Alcantara

1000MIGLIA: I MISTERI DEL MARCHIO ALFA ROMEO di Maira Alcantara

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Desidero ricordare che la fotografia in stile Fine Art della mitica Alfa Romeo presenti nell’articolo sono state gentilmente offerte dal leggendario studio fotografico Fenaroli Atelier Fotografico http://www.fenaroliatelier.it e fanno parte della prestigiosa collezione assolutamente limitata “Tracce di Tempo”.

In questo articolo faremo un rapido “escursus” su un importante marchio: l’Alfa Romeo, un brand di vetture davvero gloriose, automobili sportive che si sono rivelate in grado di vincere moltissime competizioni fra cui la 1000Miglia. Il marchio Alfa Romeo desterebbe molte curiosità a partire dalla croce rossa presente alla sinistra del marchio rotondo per terminare al serpente che mangia il bambino. Cercheremo quindi di capire i motivi di un marchio di questo tipo, relativamente ad una vettura che oggi apparterrebbe al Gruppo Fiat.

Uno dei marchi molto importanti nell’ambito delle gare automobilistiche dei tempi che furono, fra cui la 1000Miglia di velocità è l’Alfa Romeo. In questo caso si tratta sempre di un brand automobilistico assolutamente italiano. Come tutti i marchi di automobili più potenti del periodo, qual disegno mitico assolutamente vincitore di innumerevoli competizioni nato nel 1910 reca un’ immagine particolarissima costituita da una croce rossa sulla sinistra e sulla destra il serpente verde che mangia un bimbo, il classico logo dell’ Alfa Romeo che oggi conosciamo. La vettura sportiva vide i natali nel nord Italia e nacque per volere di un gruppo di capitalisti lombardi che acquistarono gli impianti di produzione dalla Darracq, una casa automobilistica con partecipazione franco inglese, una fabbrica che in effetti in quel periodo soffriva di gravi problemi finanziari dovuta ad una forte diminuzione delle vendite. Al principio il celebre nome di autovetture sportive fu solamente Alfa ovvero le iniziali di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. Il marchio iniziale era costituito da una targhetta con un disegno caratterizzato da presenze floreali sinuose in chiaro stile liberty. Inizialmente l’Alfa produsse automobili da competizione, da corsa, anche se in seguito accostò a questo tipo di segmento anche quello delle automobili da turismo di cilindrata media e grande. Una certa importanza è nel disegno del marchio che ricorda assolutamente la zona in cui il brand automobilistico sarebbe nato: Milano. In effetti il famoso marchio Alfa Romeo avrebbe adottato per le proprie autovetture una composizione di due insegne araldiche milanesi, due insegne che risalgono al tempo dei comuni come la croce rossa in campo bianco di Giovanni da Rho ed il serpente verde visconteo legato in questo caso alla tradizione longobarda. Una nota particolare è il fatto che qualcuno avrebbe visto nel biscione visconteo il famoso serpente presente nella Bibbia che in in questo caso è disegnato su campo azzurro, un serpente che nel caso biblico si appresterebbe a fagocitare un bambino. In questo caso il simbolo biblico fu utilizzato sulle bandiere  dell’epoca di epoca crociata quando fu inviata una spedizione dei cavalieri crociati milanesi. Arnulfo II fu l’artefice di tale logo sui gonfaloni crociati dei soldati milanesi. Lo stesso Arnulfo II prese la decisione di inserire lo stemma dal serpente che fagocita il bambino dopo aver vinto una campagna militare contro un saraceno che si sarebbe vantato di mangiare cristiani. Secondo altri il simbolo misterioso sarebbe stato ispirato dall’immagine di bronzo che fu portata nella città del nord Italia, Milano nel lontano 1002 e riprodotta su una colonna di Sant’Ambrogio. Alfa: un marchio quindi dalle origini davvero misteriose che comunque sia agli inizi sarebbe stato ripreso dall’Alfa Romeo che anticamente sarebbe stato iscritto all’interno di una fascia rotonda con due nodi tipici della casa Savoia e con la scritta a carattere elegante Alfa-Milano. Il 1918 fu un anno di restilyng per in marchio Alfa Romeo che divenne finalmente simile al marchio definitivo. Il nome subì la mutazione in Alfa Romeo Milano a causa dell’acquisizione della fabbrica Alfa da parte dell’ ingegnere napoletano Nicola Romeo nel 1915. Pochi anni dopo nel 1922 il disegno fece la propria apparizione sul radiatore delle vetture con la scritta appunto Alfa Romeo disposta su due righe. Solamente in seguito il nome Alfa Romeo venne proposta ed approvata su una sola riga. Nel 1925 al prestigioso disegno distintivo dell’ Alfa Romeo venne aggiunta una corona d’alloro che portò alla vittoria l’Alfa Romeo al primo Campionato Automobilistico al mondo. In questa competizione l’Alfa vinse con un modello di vettura sportiva:l’ “Alfa P2”. Una curiosità sempre in merito al marchio del serpente verde: dapprima il serpente sembrava attorcigliarsi su se stesso nel lato superiore nella zona della testa del serpente tuttavia nel 1935 il disegno del serpente avrebbe seguito un andamento più lineare. Nel periodo fascista nel marchio Alfa Romeo sarebbe stato inserita una particolare Milano-Napoli ed in questo caso il misterioso biscione tornò a ri attorcigliarsi. Nel 1945 causa la caduta della Casa Savoia, dal Marchio Alfa Romeo sparì la coppia dei nodi sabaudi che vennero sostituiti da due linee ondulate. Dal 1946 al 1950 il bambino posizionato nella bocca del serpente prese una posizione inclinata mentre la corona d’alloro divenne meno evidente. Nel 1964 quando venne messa sul mercato la Giulietta Junior il serpente venne rivolto verso destra. 1969 il marchio venne rivisto in alcuni dettagli ed il famoso serpente quindi in questo caso il serpente disumanizzò il bimbo. Nel più recente 1972 all’epoca dell’ Alfa Sud nello stabilimento di Somigliano d’Arco si pensò di togliere la scritta Milano quindi il nome della fabbrica di autoveicoli divenne quello che oggi conosciamo: Alfa Romeo. In questo caso il marchio fu disegnato da Pino Tovaglia che mise in scena il marchio a colori e monocromatico. Per i 105 anni di vita Alfa Romeo nel recente 2015 il marchio subisce un nuovo cambiamento divenendo quello che oggi conosciamo e che vediamo sulla nuova Giulia. Il restilyng in questo caso sarebbe stato affidato all’azienda Di Robilant Associati storico partner del gruppo fiat. In questo caso il nuovo restilyng del marchio possiamo affermare senza alcun dubbio che abbia subito una spinta verso una certa eleganza in quanto l’anello color blu scuro esalterebbe in questo caso una certa esclusività mentre l’utilizzo delle cromature d’acciaio nei profili trasmetterebbe l’idea dell’innovazione tecnologica. Il nuovo restilyng del marchio Alfa Romeo denota anche la volontà di tornare agli antichi fasti, con la produzione di veicoli sportivi assolutamente eccellenti in grado di soddisfare ancora una volta gli appassionati di motori performanti ma in questo caso migliorati in modo significativo.

 

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Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno

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