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Manca meno di una settimana dalla Coppa Franco Mazzotti, la terza gara di regolarità in ordine di importanza dopo la 1000Miglia, ed il Trofeo Tazio Nuvolari. Abbiamo parlato spesso del Club Franco Mazzotti ma ora è arrivato il momento di approfondire l’argomento permettendo una conoscenza completa dell’istituzione che organizza la Coppa Franco Mazzotti. Il 1949 fu un anno molto importante negli ambienti dell’automobilismo per varie ragioni, una delle quali la nascita del Club che tutt’oggi porta il nome di uno dei fondatori della 1000Miglia, Franco Mazzotti. Il Club Franco Mazzotti venne fondato dai tre organizzatori della 1000Miglia che dopo la morte di Mazzotti pensarono di fondare il club a ricordo dell’amico. I tre dei quattro moschettieri rimasti in vita e fondatori della 1000Miglia, Renzo Castagneto, Aymo Maggi e Giovanni Canestrini, nel 1949 diedero vita al Club in onore dell’amico di Chiari che oltre ad essere stato assieme a loro uno dei padri fondatori della “corsa più bella del mondo” fu anche finanziatore della 1000Miglia. Dopotutto tutte le belle favole non nascono solamente da grandi idee e da tantissimo lavoro. Per poter iniziare ogni grande avventura è necessario trovare molto affiatamento fra i realizzatori ma anche i fondi sufficienti per poter dare inizio alla partenza. L’affiatamento certamente non mancava in quegli anni tanto dinamici e con tanta voglia di creare qualcosa di grande e di eterno. Franco Mazzotti quindi si può dire fosse la persona giusta al momento giusto, in grado di realizzare il sogno della 1000Miglia coadiuvato dai grandi amici di sempre ma anche finanziando la gara, che anni dopo diverrà uno degli eventi legati all’automobilismo più belli ed importanti della storia. Franco Mazzotti chiamato con il soprannome di “Kino” purtroppo non potè assistere alla ripresa della 1000Miglia, dopo la pausa dovuta al secondo conflitto mondiale, in quanto nel 1943 morì su proprio aereo quando venne abbattuto durante un’ azione sul Canale di Sicilia. Una vera e propria sfortuna per un personaggio intrepido ed appassionato al mondo dei motori e delle competizioni automobilistiche. Tuttavia il destino talvolta si dimostra crudele. La fondazione del Club quindi ha lo scopo di rendere onore ad un grandissimo personaggio della storia dell’automobilismo ma ora torniamo ai nostri giorni. Il Club oggi è presieduto da Alfredo Cappellotti ed è riservato a coloro che avessero portato a termine almeno una delle edizioni della Freccia Rossa dal 1927 al 1957, gli anni in cui la 1000Miglia era una gara di velocità. I soci fondatori già da alcuni anni, hanno preso la decisione di accettare nel prestigioso club anche i Soci Ordinari ovvero quelle persone che si siano distinte per la grande passione comune per la 1000Miglia. Il Club Franco Mazzotti resta ancora oggi un Club quindi assolutamente esclusivo, formato da grandi appassionati di automobilismo ma in modo particolare di grandi appassionati alla “corsa più bella del mondo” ma non solo. Il Club 1000Miglia Franco Mazzotti è anche l’organizzatore dell’omonima gara, la Coppa Franco Mazzotti che vedremo partire dal Museo Millemiglia il primo giorno di ottobre 2022 e che si svolgerà in due tappe nei giorni 1 e 2 ottobre. Il percorso è un tacciato tipicamente bresciano e di tutto rispetto per una gara di regolarità. Un tracciato che si snoda fra le montagne bresciane che offrono una serie di curve e controcurve, toccando zone meravigliose come il Sebino, il Garda, Valvestino e la Valsabbia. Un accenno importante alla Franciacorta, la zona del “bollicine” che ospita la città di Chiari, il paese che diede i natali a Franco Mazzotti e che ospita la meravigliosa Villa Mazzotti. Torniamo però a Franco Mazzotti. Il fondatore della 1000Miglia, figlio di un finanziere di allora Ludovico Mazzotti e della Contessa Lucrezia Faglia. Il giovane Franco fu da sempre un grande appassionato di automobilismo tanto da finanziare la prima edizione della 1000Miglia che si tenne nel 1927. Mazzotti non fu solamente un appassionato e grande finanziatore della gara ma un amante della competizione e della velocità, tanto da partecipare all’edizione del 1928 conquistando un ottimo secondo posto su una vettura tipicamente bresciana, la OM 665 assieme al collaudatore Archimede Rosa. Nel 1930, fu ottavo assoluto in coppia con Aymo Maggi su Alfa Romeo 1750. Noi solitamente conosciamo Franco Mazzotti come uno dei fondatori della 1000Miglia tuttavia è importate conoscere il carattere di questo personaggio per poter avere un’idea su chi stiamo parlando. Basti pensare a un paio di avventure particolari per comprendere di che “pasta fosse fatto”.
Nel 1930 Mazzotti in compagnia di Francis Lombardi e Mario Rasini partecipò al periplo del continente africano, compiuto utilizzando tre aerei da turismo Fiat AS 90 partendo da Roma ed atterrando a Capetown per poi ripartire e tornare a Roma. Quattro anni dopo Mazzotti tentò un rekord di velocità per aereo con carico postale partendo da Roma a Buenos Aires. Il tentativo non andò tuttavia a buon fine. Mazzotti dovette compiere un atterraggio di fortuna su una spiaggia brasiliana di Natal. Nel 1938 Mazzotti venne dato per disperso nel deserto libico sul quale volava per una gara d’aereo. Il destino volle che alcuni giorni dopo fosse tratto in salvo da Italo Balbo. Le avventure di Franco Mazzotti si concluderanno nel 1942 quando a soli 37 anni verrà abbattuto con il proprio velivolo, un Savoia Marchetti S M 75 dai caccia inglesi sul Canale di Sicilia durante un’azione davvero nobile. Essendo Mazzotti un tenente della SAS venne abbattuto nel tentativo di riportare in Italia civili e militari italiani che abbandonavano la Libia. Un grande appassionato di velocità quindi, un grande appassionato di motori ma anche un grande eroe, avventuriero, sportivo ma soprattutto un grande italiano.