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l’acqua è vita si dice da sempre. E’ un modo di dire davvero reale. Gli uomini di oggi hanno il difetto di dare tutto per scontato. Sono abituati ad avere tutto a disposizione, è sufficiente aprire un rubinetto per poter accedere all’acqua potabile, è sufficiente premere un interruttore per illuminare la propria abitazione, è sufficiente girare una manopola per accedere al gas
e riscaldare le pietanze. Questa comodità farebbe in modo che l’uomo moderno sia sempre più tentato nel dare tutto per scontato. L’uomo moderno si accorge di quanto siano importanti le materie prime necessarie per la vita, solamente al momento in cui per qualche ragione venissero a mancare. A questo punto l’uomo moderno inizierebbe a rendersi conto di quanto importanti possano essere certe sostanze vitali come l’acqua potabile che, a dire la verità risulterebbe essere sempre più rara nelle nostre nazioni occidentali. Come sarà il futuro? Beh nessuno lo può sapere tuttavia proseguendo di questo passo potrebbe essere per l’acqua un futuro davvero preoccupante. Resta sempre attuale l’antico adagio che recita “quando c’è acqua c’è vita”. Se il petrolio sparisse sarebbe un dramma economico e sociale ma la vita sulla Terra non sarebbe minacciata, dopotutto nell’era pre – petrolifera comunque si viveva. Se l’acqua (l’oro blu) venisse a mancare probabilmente i giorni sarebbero contati per l’intera umanità. ( introduzione di Nicola Migliorini).
LA SITUAZIONE DELL’ACQUA A MILANO
La provincia di Milano è a metà classifica nel risparmio di acqua in Italia. L’acqua è uno dei beni principali per una nazione e lo diventerà sempre più nei prossimi anni. I cambiamenti climatici degli ultimi decenni stanno infatti incrementando il problema della siccità e l’Italia ha già iniziato a fare i conti con la scarsità d’acqua.
In questo articolo andiamo ad analizzare l’utilizzo dell’acqua nelle diverse regioni e province italiane con una particolare attenzione per la provincia di Milano.
Qual è la situazione dell’Acqua in Italia?
Nel 2020 il consumo di acqua in Italia è stato di 9.5 miliardi di metri cubi, un ammontare davvero elevato se si pensa che equivale a quasi 450 litri giornalieri pro capite. Siamo al primo posto nell’Unione Europea per prelievo di acqua e questo è dovuto principalmente alla ancora troppo alta dispersione delle reti idriche che sfiora il 50%. Questo significa che per ogni litro utilizzato c’è un ulteriore litro che viene sprecato a causa delle reti di distribuzione.
Molte regioni però stanno correndo ai ripari e il risparmio di acqua negli ultimi tre anni è stato il più alto di sempre. In Italia tra il 2017 e il 2020 è stato risparmiato circa il 2,3% di acqua potabile con la regione Liguria prima della classe con una riduzione nell’utilizzo della componente potabile di quasi il 9%. A seguire troviamo Calabria (-8,00%), Friuli Venezia Giulia (-6,86%), Veneto (-4,33%), Basilicata (-4,03%) e Puglia (-3,86%). In settima posizione troviamo invece il Lazio che, nonostante gli ingenti investimenti nelle reti idriche della regione ancora non riesce a diminuire la forte dispersione di acqua, che nelle province di Frosinone e Latina è rispettivamente del 77,8% e 70,3%, le due province peggiori per dispersione d’acqua. Nelle ultime posizioni per risparmio invece troviamo Emilia Romagna (+1,59%), Trentino Alto Adige (+2,18%) e Umbria (+7,79%) che hanno incrementato notevolmente l’utilizzo di acqua potabile dal 2017.
Il risparmio di acqua nella regione Lombardia
Andando a confrontare il consumo di acqua nella regione Lombardia, questo è diminuito rispetto al 2014, ed è diminuito nuovamente tra il 2017 e il 2020. Se confrontassimo il consumo di acqua nel 2014 con quello nel 2017, notiamo che per la regione Lombardia questo è diminuito, con una percentuale del -7,54%. È interessante osservare anche come la variazione del consumo di acqua tra il 2014 e il 2020 nella regione Lombardia sia sopra la media nazionale di -5,71% mentre per quanto riguarda la variazione del consumo tra il 2017 e il 2020 la regione Lombardia si trova sotto la media nazionale di -2,32%. In particolare, se si volesse stilare una classifica delle regioni italiane più risparmiatrici di acqua nell’arco temporale 2017-2020, la regione Lombardia ricoprirebbe la 11º posizione con una percentuale del risparmio di -1,82%.
Come sta andando il risparmio di acqua nella provincia di Milano
Osserviamo più nello specifico la variazione del consumo di acqua per le singole province. Se si considerasse il periodo di tempo tra il 2014 e il 2017, per la provincia di Milano il consumo di acqua è diminuito, con una percentuale di variazione del -3,02%. Tra il 2014 e il 2020, ultimo anno di rilevazione dell’Istat, il consumo di acqua potabile di Milano è diminuito.
Prendendo invece a riferimento l’arco temporale 2017-2020, il consumo di acqua per la provincia è ancora diminuito. In particolare, la variazione di consumo tra il 2014 e il 2020 per la provincia di Milano si trova sopra la media nazionale di -5,71% e per quanto riguarda la variazione tra il 2017 e il 2020, la provincia di Milano è di nuovo sopra la media del paese che ha fatto registrare un decremento del -2,32% a livello nazionale. Inoltre, facendo una classifica delle province che hanno risparmiato più acqua tra il 2017 e il 2020, la provincia di Milano occupa la 40º posizione con una percentuale del risparmio di -4,27%.
Le possibili soluzioni alla carenza d’acqua
L’acqua è un bene che troppo spesso diamo per scontato ma l’oro blu sta iniziando a diventare sempre più prezioso. È di pochi mesi fa la notizia che sulla borsa americana verranno lanciati degli strumenti finanziari proprio sull’andamento del prezzo dell’acqua.
Gli investimenti nella Penisola sono aumentati del 17% rispetto al 2017 e continueranno a crescere nei prossimi anni, cercando di arginare gli effetti del cambiamento climatico, così come si sta già facendo nel mercato dell’energia. Un’ ulteriore speranza viene dal Recovery Plan che contiene al suo interno tutta una serie di investimenti per riuscire a risolvere il problema delle reti idriche in Italia, specialmente al sud. La penisola sembra infatti essere divisa in due diverse realtà, con il mezzogiorno che soffre di una elevatissima dispersione. Proprio la perdita dell’acqua prima del suo effettivo utilizzo rischia, nei prossimi anni, di mettere in ginocchio tutto il settore primario del meridione con l’agricoltura e l’allevamento principali utilizzatori di acqua. La risoluzione del problema non è semplice da trovare poiché gli effetti del cambiamento climatico, che influiscono sulla siccità e sugli incendi, sono ancora incerti. Bisognerà mettere in campo nuove politiche per scongiurare lo spreco di acqua sia a livello nazionale sia nella quotidianità di ognuno di noi.
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