ARTICOLO OFFERTO DA EUROTAGLI GHEDI BRESCIA
TEL 030.9050035 http://www.eurotagli.it
Fra poco meno di un mese gli italiani saranno finalmente chiamati alle urne. Dopo tanti, tanti anni di pseudo autoritarismo dato dalla mancanza di voto finalmente torneranno ai seggi. Si perchè sia ben chiaro che proprio il voto, quell’inutile messinscena (per taluni) che oggi si chiama voto oppure elezioni, altro non è che il più grande diritto democratico esistente in una democrazia. Non ci credete vero? Per questo vi farò una domanda: quante elezioni si organizzano in uno stato dittatoriale? La risposta è molto semplice: ZERO! Il dittatore non ha bisogno di essere democraticamente eletto, lui vince sempre, non si schioda mai dal trono quindi le elezioni non servono. Se fossero necessarie non sarebbe una dittatura. Siccome le elezioni prevedono il rischio di un cambiamento nella leadership di uno stato, il dittatore sarebbe spiazzato. E’ chiaro quindi che in un paese nel quale non si voti più da tempo, il rischio è di essere alla presenza di un sistema non certo democratico ma autoritario, anche se più o meno velato. I politici sanno molto bene a prescindere chi vincerà se gli italiani andranno a votare un qualsiasi partito, vincerà ancora una volta il sistema. Il sistema vincerà ancora una volta se gli italiani torneranno a votare i partiti vecchi o nuovi che siano presenti nel panorama della politica italiana. Le alleanze servono per questo, anche i golpe bianchi cui a mio parere l’Italia è molto navigata.
Questo è quanto si sarebbe verificato ultimamente in Italia. Ora ci hanno “regalato” il finto lusso del voto per il fatto di non avere altra scelta, oltrettutto a mia opinione anche per il fatto che la politica italiana non intende, almeno per il momento, togliersi la maschera, quindi deve fingere di essere in democrazia. La mutazione peggiore in Italia a mio parere è avvenuta con uno “scacco matto” al popolo italiano. In questo caso si sarebbe creato negli scorsi anni un pericoloso sistema politico bipolare (ma in realtà unipolare) basato su partiti essenzialmente centristi. Questi partiti avrebbero ricevuto il passaggio di testimone dall’ ex democrazia cristiana quando venne smembrata. Una parte della politica si sarebbe fusa con la sinistra, una parte con la destra, creando alla fine due mostri diversi all’apparenza ma in realtà essenzialmente identici. L’elettore italiano forse non ha ancora compreso l’inganno, ovvero che votando a sinistra nulla cambierà, votando a destra pure. Il sistema in effetti non teme i voti a destra o a sinistra. Lui sa di poter fare affidamento su ambo i poli. Il sistema teme solamente la protesta alle urne. Il sistema teme quegli elettori che potrebbero andare a votare annullando il voto. Da una parte tuttavia teme anche l’ astensionismo, anche se quest’ultimo resta meno pericoloso per il fatto che l’astensionismo, potrebbe portare ad una seppur labile leadership che poi non potrebbe governare a lungo per il fatto di essere sostenuta da una bassissima affluenza di cittadini votanti. Cosa potrebbero fare gli italiani quindi per normalizzare la situazione politica? Personalmente non voglio consigliare nessuno, anche se io un’idea molto chiara l’avrei, andare a votare ed annullare la scheda. Tuttavia consiglio di riflettere molto bene quando sarete alle urne. Voglio dire solamente una cosa, il principale problema dell’ Italia è il proverbiale menefreghismo degli italiani verso la politica. Ogni stato ha il governo che merita, voglio esser chiaro. Il menefreghismo nella politica è stato ed è tuttora il peggior vizio italiano. Proprio la disinformazione ed il menefreghismo nel campo della politica avrebbero contribuito fortemente a regalarci dei politici indegni di tale nome ma solamente “mercenari”, opportunisti, abilissimi nel creare un vero e proprio attacco alla diligenza Italia, partiti a mia opinione oggi sostenuti e comandati dai poteri forti che ormai conosciamo e certamente non avvezzi a fare l’interesse dell’ Italia pur essendo pagati dagli italiani. E gli italiani quindi? “Becchi e cornuti”! Nelle prossime righe cercheremo di capire quali sono i programmi dei partiti anche se saranno come sempre parole…parole…parole… (Introduzione di Goldfinger)
Caro Energia e Elezioni: i programmi dei partiti!
Si attende un autunno difficile e di ennesimi aumenti del prezzo dell’energia. Quali sono le proposte dei partiti politici per le elezioni? Dal nucleare, alle fonti rinnovabili, dai rigassificatori all’aumentare della produzione nazionale. Ogni partito in questi giorni sta pubblicando con i propri programmi elettorali le possibili mosse per risolvere o ridurre gli effetti del caro energia.
Elezioni 2022: le domande da rispondere sul caro energia
Con tutta probabilità l’autunno prossimo sarà ancora caratterizzato dalle elezioni e da ulteriori rincari sulle bollette: la guerra non sembra vicina a rapida risoluzione e di conseguenza anche i prezzi non sembrano avvicinarsi ai livelli pre-crisi, ma anzi, continuano a salire! I partiti politici sono quindi chiamati a dare delle risposte e dei progetti concreti per i prossimi mesi. Dal nucleare al rinnovabile, i progetti dei partiti si sviscerano anche per il futuro in modo da rafforzare la posizione italiana di dipendenza energetica che ha fatto precipitare il paese in questa situazione. Il problema continua a intensificarsi e in previsione dell’inverno i prezzi continuano ad aumentare. Le esportazioni russe verso l’Europa continuano lentamente a diminuire e Gazprom ha annunciato un nuovo blocco del gasdotto Nord Stream per motivi di manutenzione. Gli stati allo stesso tempo sono a caccia di fonti energetiche per riempire le proprie riserve in vista in previsione di un possibile blocco.
Raddoppio del prezzo del gas per l’autunno
Il Prezzo Unico Nazionale (PUN), il valore che indica le offerte del mercato libero dell’energia elettrica è aumentato del 63% da Giugno a Luglio e per la fine di Agosto si attende un ulteriore 25%. In poche parole le offerte luce potrebbero passare da 0,271310 €/kWh per la bolletta di Luglio a 0,55 €/kWh per la bolletta di Settembre (il costo dell’energia si basa sul PUN del mese precedente). Prezzi esorbitanti per chi volesse attivare la luce ora o sottoscrivere una nuova offerta.Anche il PSV (Punto di Scambio Virtuale), prezzo su cui si basa il mercato del gas, ha avuto un incremento importante negli ultimi mesi, passando dai 0,9506 €/Smc di Maggio 2022 agli 1,829594 €/Smc di Luglio 2022. Un prezzo che non può che mettere in difficoltà i consumatori.
Quali sono i programmi dei partiti italiani per le elezioni?
CentroSinistra – Partito Democratico
Il Partito Democratico basa il proprio programma energetico su cinque punti principali, per le famiglie colpite e le infrastrutture per una transizione energetica.
- Costruzione di rigassificatori per importare gas a breve termine da altri paesi esportatori come soluzione a breve termine e a patto che vengano smobilitati prima del 2050!
- Investimenti sulle fonti rinnovabili per aumentare il più possibile la produzione di energia italiana e Green
- Investimenti sull’infrastruttura per auto elettriche sul territorio italiano
- Fondo Anti NIMBY (Not In My BackYard) per compensare coloro che vengono colpiti dai grandi progetti strutturali (soprattutto energetici).
- Contratto sociale a favore delle famiglie per garantire i prezzi della bolletta luce e della bolletta gas bassi per i prossimi anni.
CentroDestra – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia
La coalizione del Centrodestra basa il proprio programma sul taglio delle tasse per imprenditori e cittadini, e ripropone questa linea anche in risposta al caro energia. La proposta di estendere i prodotti esenti da IVA, includendo l’energia. Oltre a ciò l’obiettivo è anche assicurare un Price Cap in tutta Europa per assicurare prezzi massimi dell’energia.Per la produzione energetica invece il piano si basa su 3 punti principalo:
- Riattivare/Realizzare pozzi di gas nelle acque e sul suolo italiano
- Aumento della produzione del rinnovabile
- Adottare l’energia nucleare
Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle punta per queste elezioni ad aumentare la produzione di energia rinnovabile sul suolo italiano, per ridurre la dipendenza energetica del paese e per attuare la transizione energetica. Ma è anche l’unico partito che spinge per una revisione del meccanismo dei prezzi dell’energia, attualmente legati al mercato di Amsterdam, nonché continuare la battaglia agli extraprofitti sui fornitori, che hanno realizzato cospicui profitti, anche sulle migliori offerte luce e gas.
Azione e Italia Viva, insieme alle elezioni
La coalizione del “Terzo Polo” delle elezioni del Settembre 2022 propone anche un ritorno al nucleare come progetto a lungo termine, affiancato a investimenti su rinnovabili.Oltre a ciò Calenda e Renzi vogliono puntare sulla costruzione di rigassificatori, per soluzione a più breve termine per aprire un orizzonte di import di gas più ampio e non limitato ad Europa e Mediterraneo.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/caro-energia-opinioni-partiti-politici-elezioni/
TEL 030.9050035 http://www.eurotagli.it