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Torna Maisenzavino, l’evento tradizionale che vede Esine come protagonista principale. Dalla nascita, l’evento camuno ha riscontrato da subito un grande interesse tanto da ripetere l’evento anno dopo anno, in una escalation di successi non indifferente. Maisenzavino propone la riscoperta di ciò che è il cibo tradizionale, la tradizione, da sempre presente nella zona di Esine, ovvero il pregiato mais nero spinoso dalle qualità benefiche, un mais tradizionale di color bulastro con uno spino alla sommità del chicco. Oltre al Mais nero spinoso il co protagonista sarà il vino. Da quì MAI – S – ENZA VINO. Possiamo affermare che il nome dell’evento raggruppi proprio tutto. Nei giorno in cui Maiserzavino sarà protagonista Esine diverrà un’immensa vetrina di casette in legno molto caratteristiche, ogni casetta sarà la expo di un’azienda vinicola della zona. Non solamente il vino ma conferenze conoscitive e forum saranno protagonisti per spiegare, raccontare i benefici del Mais Nero Spinoso. Insomma un evento davvero da non perdere.

Mais nero spinoso

Questa tipologia di granoturco o Mais non è da confondere con il mais dei pop corn o mais ibrido, anch’esso di color tendente al blu. Il Mais nero spinoso possiede la caratteristica spina alla sommità del chicco. Cos’ha di particolare questo mais? Questo particolare grenturco tipico della zona di Esine e limitrofi, ha il particolare di essere oggi piuttosto raro ma attestarsi come un un prodotto vegetale dalle grandi qualità a carico della salute.

Il mais nero spinoso è un concentrato di salute. Questo topo di granturco ha la proprietà di aumentare le difese immuitarie ma anche fungere da scudo, da protezione, per la famigerata malattia del diabete. Il mais nero spinoso riesce a rinforzare le difese immunitarie grazie ai fitonutrienti in esso contenuti ma riesce a fare da deterrente contro gli sbalzi glicemici, l’aumento della glicemia e l’obesità, proprio per i fitonutrienti che ne fanno parte. Il tipico granturco tiene controllati gli enzimi che sintetizzano gli acidi grassi.

Foto di Dirk Wohlrabe da Pixabay

Un mais totalmente salutare quindi un prodotto che si dovrebbe ricominciare a conoscere a che sarebbe bene ricominciasse ad essere protagonista sulle nostre tavole.

Il vino

Per quanto riguarda il vino ricordiamo che nella zona della Valcamonica si producono vini importanti ma spesso poco conosciuti, provenienti da terreni montani non certo ricchi ma molto adatti alla coltivazione della vite. Anche il vino rosso se bevuto con moderazione sembrerebbe essere salutare, non tanto per il poco o tanto contenuto alcolico che contiene, che certamente non è il massimo della vita in fatto di salute. Il vino rosso tuttavia supera il fattore alcol per i benefici che offre, contenendo preziosi antiossidanti cui i benefici superano gli svantaggi dell’alcol sulla salute. Si dice che mezzo bicchiere di vino rosso a pasto allunghi la vita. Penso proprio sia vero, anche per il fatto che a quanto pare, i nostri nonni che bevevano vino rosso a pasto, e forse anche più di mezzo bicchiere, campavano forse meglio e più di noi. Non sarà tutto merito del vino ma anche questa bevanda tradizionalmente mediterranea ha certamente contribuito e contribuisce al benessere dei propri estimatori.

La tradizione

Penso che conoscere le tradizioni antiche sia una delle chiavi per un’esistenza felice ma soprattutto in salute. La tradizione deriva da esperienza millenaria, locale e nazionale cui l’Italia è il punto focale nel mondo. Maisenzavino fa parte di questo grandissimo bagaglio culturale. Avventuriamoci quindi all’assaggio del mais nero spinoso e del buon vino camuno.

La storia del mais nero spinoso

Il mais nero spinoso è un granturco dal chicco di colore nero con la sommità ad uncino, tipicamente coltivato nella zona camuna di Esine e Piancogno. Le coltivazioni del mais in Valcamonica hanno origine antica (intorno a fine 800). L’odierna piccola zona di coltivazione, fa del mais nero spinoso un prodotto prettamente locale utilizzato per la produzione locale di farina da polenta. La varietà è adatta alla coltivazione montana anche a quota oltre i 1000 metri. La coltivazione del mais un tempo presente un po’ in tutta la bassa Valcamonica venne via via abbandonata, concentrandosi oggi nella piccola zona di Esine e Piancamuno.

I benefici

Penso che a dire il vero nessuno desidererebbe invecchiare. Il mais nero spinoso è ricco di Flavonoidi, sostanze che a lungo andare sono in grado di rallentare l’invecchiamento. I Flobafeni presenti nella granella, che danno il colore nero al chicco munito di uncino alla sommità, sono un vero e proprio alleato per una lunga vita ma soprattutto in salute perchè ricchi di antiossidanti in grado anche di contrastare alcune patologie croniche. Le varietà che contengono il gene P1 possono essere meno suscettibili nell’accumulo di micotossine. Il mais nero spinoso resta un vero e proprio miracolo della natura. Peccato che questa pregiatissima e rara razza di mais npn sia sulle tavole di ogni italiano. Il prezioso vegetale si può trovare solamente in una zona circostcritta fra le montagne del nord Italia: la Valcamonica. L’Italia è quella nazione unica al mondo, benedetta da Dio, piena di tradizioe e cultura, talvolta anche locale, che penso nessuno potrà mai annientare. La natura del nostro paese ha regalato nei millenni vegetali e cibi meravigliosi, in grado di permetterci di vivere a lungo ma soprattutto in salute. Non è un caso se proprio l’Italia è patria degli uomini più longevi d’Europa.

Per info sull’evento MAISENZAVINO 2024 clicca quì

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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