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Fino a qualche anno fa esisteva un contributo statale che agiva direttamente sulle bollette energetiche per calmierare un po’ gli aumenti selvaggi iniziati in quei recenti anni da dimenticare. In questo caso lo stato interveniva con questo ammortizzatore sociale sulle fatture energetiche dei cittadini fino a un 30% di contributo o di sgravio della spesa, a carico del privato.

Bonus energia

Il bonus tuttavia non era calcolato per essere eterno e un bel giorno a scadenza non sarebbe più stato più rinnovato dall’attuale esecutivo che ha pensato ad altre forme di sostegni molto diversi da quelli studiati dal precedente e disastroso esecutivo. Da quando il bonus è sparito abbiamo notato le nostre bollette energetiche aumentare non di poco. Un 30% non è uno sgravio trascurabile.

Foto di laura beltrame da Pixabay

Oggi ci siamo abituati a pagare fatture energetiche sia per l’energia elettrica consumata, che per il gas, che se dovessi confrontarle al periodo del 2008 noto che sono più che raddoppiate. Quello che è il lato negativo della situazione è che le retribuzioni dei dipendenti del settore privato, che formano la maggior parte del tessuto sociale italiano, sono restate invariate da almeno un ventennio. Nonostante tutto gli aumenti a carico dell’energia sono costanti e inesorabili. Penso che se non si interverrà a procedere con adeguati aumenti delle retribuzioni, fra qualche anno i costi energetici diverranno proibitivi.

Fra un decennio se la tendenza non dovesse mutare, riscaldare la casa con il gas potrebbe divenire un lusso, come pure accendere l’illuminazione. Sarebbe necessario agire in fretta a regolamentare le retribuzioni avvicinandole al reale costo della vita ma a questo punto, sarebbe uno svantaggio per i costi alla produzione che porterebbero la nazione a essere poco competitiva sull’export.

Insomma, l’Italia è sempre fra l’incudine e il martello e la politica non sa (o non vuole) uscire dall’empasse creato in anni di politica demenziale, dettata principalmente dall’Unione Europea, che francamente se non erro doveva essere la salvezza della nazione.

L’immigrazione forzata che ruolo ricopre?

Come potete notare almeno da quanto si intuisce studiando il sistema in Italia, già da anni si tende ad andare in cerca di manodopera quasi gratuita, per questo i governi parlano di “benvenuta immigrazione”. Nulla ha che fare con il calo delle nascite. Il calo delle nascite è un obbiettivo mirato dalle lobby del comando che hanno deciso che gli uomini sulla Terra devono essere circa mezzo miliardo.

La reale intenzione di facilitare l’immigrazione si nota in una ricerca di schiavi, schiavi da sottopagare a scopo di manovalanza quasi gratuita. Diciamo che per poter sopravvivere fra una decina d’anni dovremo vedere “i sorci verdi” ammesso e non concesso che qualcosa inizi a mutare drasticamente.

Le condizioni dell’Italia di oggi

L’Italia si trova quindi oggi con stranieri non certo felici delle condizioni a cui vengono sottoposti, condizioni che non avrebbero mai immaginato. Giovani italiani, disoccupati in aumento anche per il fatto che il lavoratore, chiede almeno di potersi fare una famiglia o una vita autonoma e quindi, sopravvivere con il proprio stipendio e non ci riesce. Dall’altro canto l’Italia si trova a dover retribuire milioni di anziani improduttivi in pensione, con una INPS sull’orlo del collasso nonostante i contributi siano stati pagati negli anni, e il denaro sperperato per politiche errate come ad esempio il famigerato “decreto salva Italia” pensato dal governo Monti. Un vero serpente che si morde la coda a voler guardare.

L’attuale sistema economico è ormai decotto. Ora non resta che decidersi una buona volta a voltare pagina, a non lasciarsi trascinare da ideologie insensate come il flop del Green ideologico e cambiare radicalmente il sistema finanziario fondato sul nulla. Ogni cambiamento radicale porta inevitabilmente a dei traumi più o meno gravi. Fatto è che andare avanti in questo modo sia impossibile.

Trump vs UE

Con l’elezione del Presidente Trump a rischiare nel medio termine sarà la coesione della UE, un mostro fagocitatore diretto da un pool di servi, pavidi e imbelli, lacchè di grandi potenze che con Trump starebbe per avere i giorni contati. Qualora la UE si disgregasse inizialmente sarebbe traumatico ma nel lungo periodo il riappropriarsi della propria sovranità e legarsi parzialmente a nuove realtà finanziarie, potrebbe consentire l’entrata in campo di una nuova età dell’oro. Ho voluto descrivere un po’ la situazione attuale per il fatto che gli ammortizzatori sociali non dovrebbero essere uno stratagemma cronico per tamponare. La ferita deve essere tamponata in caso di emergenza ma poi va cucita e curata. Oggi in Italia non si ha alcuna intenzione ne di cucire la ferita e neppure di curarla come neppure di schierarsi ne di prendere decisioni radicali ma risolutive forse per il timore di perdere le “poltrone”

Foto di Vilius Kukanauskas da Pixabay

.Nelle prossime righe da un articolo di Teresa Monaco cercheremo di comprendere quale strategia si starebbe attuando per venire incontro ai cittadini meno abbienti per calmierare ancora una volta i costi energetici.

Bonus Teleriscaldamento 2025: Sconti Iren fino al 20% in bolletta

Anche per la stagione termica 2024/2025, Iren rinnova il Bonus Teleriscaldamento, un’iniziativa a sostegno delle famiglie in condizione di vulnerabilità economica. Questo contributo, totalmente a carico dell’azienda, consente di ottenere sconti diretti in bolletta, coprendo fino al 20% della spesa annua per il riscaldamento. Scopriamo nel dettaglio chi può richiederlo, gli importi previsti e come fare domanda.

Cos’è il Bonus Teleriscaldamento Iren 2025?

Il Bonus Teleriscaldamento è un contributo economico che permette ai nuclei familiari con un ISEE basso di ridurre le spese per il riscaldamento. L’incentivo è erogato direttamente in bolletta e varia in base al numero di componenti del nucleo familiare e all’ISEE dichiarato. L’iniziativa è attiva dal 2021 e viene rinnovata ogni anno da Iren Luce Gas e Servizi, con l’obiettivo di sostenere i clienti più in difficoltà nel pagamento delle bollette.

Importi del Bonus Teleriscaldamento Iren 2025

Gli sconti applicati in bolletta dipendono dal valore ISEE del nucleo familiare e dal numero di componenti della famiglia. Ecco gli importi previsti per il 2025:

Il bonus può coprire dal 15% al 20% della spesa annua per il riscaldamento di una famiglia tipo.

Chi può richiedere il Bonus Iren?

Possono accedere al bonus le famiglie economicamente svantaggiate, ovvero coloro che soddisfano questi requisiti:

Avere un contratto attivo di teleriscaldamento con Iren

Essere in possesso di un ISEE inferiore a 15.000€

Per famiglie numerose (almeno 4 figli a carico), l’ISEE massimo è 20.000€

Come richiedere il Bonus Teleriscaldamento 2025?

La procedura per richiedere il bonus sarà semplificata rispetto agli anni precedenti. Le modalità e le scadenze per l’invio delle domande saranno comunicate da Iren Luce Gas e Servizi nelle prossime settimane.

Le modalità d’accesso sono le seguenti:

1️  Compilare la richiesta online sul sito ufficiale di Iren Luce Gas e Servizi

2️  Presentare i documenti richiesti, tra cui il valore ISEE aggiornato

3️  Attendere la conferma dell’accettazione della domanda da parte di Iren

4️  Ricevere lo sconto direttamente in bolletta a partire da tre mesi dopo la presentazione della richiesta

Quando verrà applicato il Bonus?

Il Bonus Teleriscaldamento 2025 verrà erogato direttamente in bolletta, a partire da tre mesi dopo la presentazione della domanda.

I richiedenti riceveranno una comunicazione ufficiale da Iren con l’esito della richiesta, mentre per i contratti condominiali l’amministratore riceverà istruzioni su come applicare lo sconto ai residenti.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/bonus-teleriscaldamento-iren-2025

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