Talvolta mi chiedo come il Coronavirus possa continuare la propria una lunga escalation, la propria forte virulenza in Italia e come il Covid-19 abbia potuto essere così aggressivo nella nostra bella nazione. In genere un virus influenzale tende a raggiungere un picco massimo ed in seguito tenderebbe a calare fino a sparire finalmente dalla circolazione ma nel caso del Covid la dinamica sembrerebbe essere un po’ differente dalla dinamica di una normale influenza, da come spiegherebbe questa notizia Ansa. In questo caso la ricerca avanza e per fortuna molto rapidamente, date anche le necessità impellenti per poter arrivare ad una rapida soluzione al Covid-19. Stando a recentissime ricerche gli scienziati sarebbero riusciti a comprendere che il Coronavirus
sarebbe una forma virale in grado di subire mutazioni genetiche molto frequenti e proprio a causa di queste mutazioni genetiche sarebbe in grado di raggiungere una certa prepotente diffusione dato che la facilità nel diffondersi a quanto pare sarebbe aiutata dalla dinamica tipica di questa forma virale. Questo processo sarebbe indicato dall’ analisi di 442 sequenze genetiche del virus contenute nella banca internazionale Gisaid e pubblicata sul sito ArXiv dal matematico Changchuan Yin, dell’Università dell’Illinois di Chicago. Stando a quanto rileverebbe il ricercatore si tratterebbe di “poche mutazioni molto frequenti nel genoma del SarsCoV2”, che “potrebbero essere associate a cambiamenti nella trasmissibilità e nella virulenza” e che “potrebbero essere correlate con la severità dell’infezione in Europa”. Le principali mutazioni del virus riguarderebbero quattro delle proteine fondamentali presenti nel Covid-19 come la proteina S, il cosiddetto “artiglio biochimico” che riuscirebbe a fare in modo di offrire al virus SarsCov2 la possibilità di poter aggredire le cellule deputate al sistema respiratorio umano. Ci sarebbero però anche altre proteine coinvolte nel processo, in questo caso la Polimerasi e la Nucleoproteina e la Primsi. Anche queste tre proteine sarebbero considerate fondamentali nella moltiplicazione virale. La conoscenza di questo processo è da considerarsi importantissima dato che riuscendo a conoscere queste particolarità del Coronavirus si può riuscire a raggiungere ed a circoscrivere quattro bersagli di possibili farmaci e vaccini mirati al combattimento contro il Covid-19, farmaci che ci auguriamo
possano essere testati e commercializzati quanto prima. Ci auguriamo che il mondo intero inizi a collaborare in tutto a scambiarsi eventuali dati, eventuali conquiste nella conoscenza del virus, eventuali possibili informazioni potenzialmente risolutive in merito al Covid in modo di poter presto parlare di qualche nuovo medicinale risolutore, mettendo finalmente fine una volta per tutte all’ incubo mondiale del Coronavirus, una forma virale, in questo caso sconosciuta, che rischierebbe di contagiare il mondo su due fronti: quello della salute umana e quello economico, mettendo il nostro piccolo mondo ma anche il mondo intero inteso come tale, in una pericolosa situazione di “scacco matto” (come direbbero i giocatori di questo interessante e matematico gioco).