A supporto delle nostre fosche previsioni espresse proprio ieri nell’ultimo articolo intitolato “Dittatura post pandemica”, restando su questo tema vi regaleremo una seconda news e nuove riflessioni. Stando a quanto riportato su una notizia ANSA proprio questa mattina sarebbe stata firmata l’ordinanza del Commissario Domenico Arcuri per poter disporre a procedere con la concessione e sulla licenza d’uso di un particolare software di contact traching e di appalto gratuito del servizio con la società Bending Spoons spa in modo da poter fronteggiare l’emergenza dovuta alla Pandemia da Covid-19. Praticamente verrà concessa la licenza per l’utilizzo perpetuo, attenzione alle parole, esse hanno un senso ben definito, ripeto: l’utilizzo non è TEMPORANEO ma PERPETUO
una licenza destinata alla coordinazione delle misure atte a contenere l’ emergenza dell’ epidemia. In pratica si inizierà a breve a “controllare i cittadini” tramite la messa in esercizio del sistema nazionale di contact, racing digitale ed il tutto avverrà con l’ausilio di un’applicazione che probabilmente si chiamerà “immuni” descritta come “un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza”, anche se io la definirei come un pilastro nella gestione del controllo globale dei cittadini italiani. Inizialmente avverrà una sperimentazione limitata ad alcune regioni italiane, ha spiegato Arcuri che naturalmente auspica una volontaria adesione dei cittadini che, a mia opinione impauriti oltre misura per il contagio accetteranno di “tirarsi in casa” o meglio, sul proprio telefono, una sorta di “cavallo di Troia” per essere completamente controllati. La società Bending Spoons è milanese e lavora in partnership con il Centro Diagnostico Santagostino di Luca Foresti e con la società di marketing digitale Jakala. Sempre a quanto sostiene l’ANSA l’ applicazione avrebbe partecipato alla selezione del Ministero dell’Innovazione e scelta fra circa trecento proposte. L’applicazione si baserebbe sulla tecnologia bluetooth ma potrebbe essere adattabile anche al GPS. Il tracciamento è logicamente anonimo (ed io direi per ora è
anonimo) e almeno per il momento non prevede la geo localizzazione. “I Paesi Ue stanno convergendo verso un approccio comune” con “soluzioni che minimizzano il trattamento dei dati personali”, l’Europa scrive queste parole nel documento stilato oggi in collaborazione con i Governi. Per il momento ripetiamo: l’installazione dell’applicazione per ora è volontaria, non possono obbligarti ad installarla (almeno per il momento) tuttavia a mia modesta opinione potrebbe trattarsi solamente del preludio di quanto avverrà in futuro quando il cittadino sarà obbligato al controllo totale. Già i mezzi sono pronti: telecamere in tutti gli angoli, applicazioni telefoniche per il tracciamento come questa spacciata per contenere il contagio, telefoni sotto controllo, bancomat e carte di credito controllate, eliminazione del contante, telepass per seguire eventuali nostri spostamenti e poi? Mancano solamente pochi tasselli al puzzle del controllo totale poi la vita non sarà più di nostra proprietà ma dello stato o di chi avrà accesso ai dati come ad esempio anche le multinazionali
che già spiano le nostre scelte tramite la rete. La prova è lampante: sulla famosa piattaforma Netflix alcune settimane fa fa scelsi un film, ed iniziai a guardarlo e guarda caso sul telefono di un mio famigliare sarebbe arrivato il messaggio promozionale dell’attore principale del film che in quel momento stavo guardando, un caso? Non credo proprio allora la mia vita sarebbe troppo piena di casi. Per tornare all’ applicazione oltre ai requisiti di volontarietà e di interpolarità fra stati, spiega ANSA, la Ue si sarebbe soffermate sulla tecnologia bluetooth la migliore per le applicazione che prevedono il tracciamento con una certa precisione in questo caso di un metro. In questo modo si saprà se la persona è venuta in contatto con un soggetto positivo al Covid. Naturalmente “non preoccupatevi” la UE dei popoli fa tutto per il cittadino quindi il tutto sarà su base volontaria, non saremo obbligati (per ora) ad installare l’applicazione anche se credo che in futuro faranno di tutto affinchè venga installata. A mia opinione metteranno una serie di paletti per scoraggiare coloro che non la possiedono affinchè la vita possa divenire loro talmente difficile da decidersi per sfinimento ad installarla, decidendo quindi di farsi definitivamente controllare. In questo caso il concetto orwelliano avrà iniziato la propria completa espansione. Naturalmente queste sono mie personali opinioni tuttavia amo ripetere un adagio molto amato dal grande politico Giulio Andreotti “a pensar mal si pecca, ma talvolta ci si azzecca” (e devo ammettere che parecchie volte ci ho azzeccato purtroppo). Vorrei mettere la “pulce nell’orecchio” ai nostri lettori: questa applicazione potrebbe essere a mia modesta opinione l’inizio che potrebbe portare con l’avanzare del tempo e della scienza al famoso futuro microchip.