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Oggi cercheremo di spieghare le linee principali dell’ Ecobonus 110%, una forma di “finanziamento” pensato dall’attuale esecutivo a sostegno il settore edile. Oggi cercheremo di capire quali saranno le possibili linee guida dell’ ecobonus e come potrebbe funzionare l’eventuale iter burocratico per una possibile richiesta. L’edilizia, un importantissimo settore economico che da anni è stata molto lasciata andare alla deriva. Quando si parla di settore edile non si parla solamente del mercato immobiliare ma un po’ di tutti i mercati nella loro completezza dato che per costruire le case si necessita di svariati materiali, che in questo caso vanno a toccare un po’ tutti i settori industriali. L’edilizia proprio per questa ragione si attesterebbe come il settore chiave del buon andamento economico. Sostenere il settore edile vuole dire dare ossigeno anche all’indotto che gravita quindi intorno al mercato delle case. A mia opinione quando l’edilizia dovesse essere florida, tutta l’economia nazionale verrebbe coinvolta positivamente. Sostenere il settore edile quindi possiamo dire sia la soluzione iniziale per trainare in modo positivo la maggior parte dei settori economici. A conferma di questa tesi il fatto che anni fa, quando il settore edile andava a gonfie vele, un po’ tutto il sistema economico risentiva di questa euforia quindi le cose andavano bene per tutti. Dal momento invece in cui si pensò di contrarre o quanto meno ridimensionare il settore dell’edilizia la crisi avrebbe iniziato a mordere ed a farsi sentire prepotentemente. Oggi a quanto pare, dato che in verità in Italia di soldi non ce ne sono disponibili, a dispetto dei nostri politici che parlano di miliardi di Euro quando invece a mia opinione ci sono le casse che “versano lacrime amare”,
ecco apparire l’ Ecobonus del 110%. Facendo sue conti appare chiaro che, sfruttando questo genere di incentivo non solamente si riesce a ristrutturare il proprio immobile ma anche a guadagnare una plusvalenza del 10%. In pratica stando a quanto spiegato sul blog economico Money.it l’Ecobonus 110% permetterebbe al cittadino di ristrutturare l’immobile gratis e di portarsi via un 10 % in più dei costi. L’Ecobonus 110% è stato inserito nel Decreto Legge chiamato Rilancio a sostegno dell’economia. Con l’aiuto di un articolo mirato uscito sul blog Money.it spiegheremo i dettagli più importanti dell’ incentivo alla ristrutturazione. L’Ecobonus conterrebbe un risvolto davvero interessante ovvero la possibilità di cessione del credito inoltre data la recente correzione del DL è possibile usufruirne anche per le seconde case. In questo caso l’incentivo spingerebbe il cittadino a mettersi in regola con i requisiti per il risparmio energetico, con la riduzione del rischio da terremoti cedendo il credito alle imprese o alle banche, che poi lo recupereranno dallo stato. L’ Ecobonus 110% è previsto per coloro che prevedono di fare le migliorie ai propri immobili entro il 2021 ma per poter accedere al goloso bonus necessitano alcuni requisiti che per forza di cose dovranno essere certificati. Coloro che rilasceranno falsi certificati andrnno incontro alle sanzioni previste, che non saranno di poco conto. Attenzione al fatto che ad essere coperte, ripetiamo, saranno le spese sostenute dal 1 luglio al 31 dicembre 2020. La tempistica dei rimborsi avverrà in 5 anni. Stando all’ ANCE ed al CRESME il giro in merito al
settore edile avrebbe un valore di ben 29 miliardi di Euro che certamente faranno comodo in un periodo come il nostro post pandemico. Il Governo desidererebbe arrivare al punto di fare in modo che ogni abitazione abbia un pannello solare, lo scopo è quello di incentivare le tecnologie legate all’ edilizia GREEN. E’ bene specificare che per poter ottenere l’Ecobonus 110% esistono alcuni paletti. Il bonus viene erogato solamente in presenza di migliorie con la presenza di minimo due classi energetiche che dovranno essere dimostrate tramite l’ Atto di Prestazione Energetica detto anche APE che dovrà essere rilasciato da un tecnico qualificato; Nel caso di una miglioria che preveda l’acquisizione di una sola classe energetica comunque sia deve sempre essere riconosciuta per mezzo dell’ APE. Nel caso di eventuali adeguamenti anti sismici, il proprietario dell’immobile avrà diritto ad una detrazione pari al 90% sull’acquisto di un’ assicurazione specifica. Cappotto termico: deve coprire almeno il 25% della superficie lorda dell’immobile per un massimo di 60 mila Euro da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari dell’immobile interessato alla miglioria. I materiali utilizzati per il cappotto esterno dovranno rientrare nei materiali aventi i requisiti del Decreto Ambiente ottobre 2017. Per gli impianti di riscaldamento e raffrescamento green come pompe di calore o sostituzione di vecchie caldaie con le più attuali a condensazione con efficienza classe A, la spesa prevista sarà fino a 30 mila Euro moltiplicato sempre per il numero delle unità immobiliari dell’ immobile. La spesa è riconosciuta anche per lo smaltimento e bonifica del vecchio impianto. Questo tipi di interventi è chiamato “trainante” ovvero uno solo basta per portare al 110% lo sgravio dei costi in cui potrebbero entrare anche altri tipi di interventi edili. Per quanto riguarda la cessione dei costi a banche o ad imprese consenzienti questo particolare è concesso solamente agli incapienti. In questo caso la banca oppure l’impresa consenziente anticiperà
i costi relativi alla ristrutturazione, in seguito li recupererà dal fisco come credito di imposta ma con la possibilità di cederlo senza limitazioni in successivi passaggi. L’ Ecobonus 110% risulterebbe essere un “piatto molto goloso” tuttavia si renderebbe necessario lottare un po’ contro la burocrazia, un sacrificio che comunque sia val la pena di fare. L’iter è piuttosto complesso. Prima di tutto per ottenere il via libera ai lavori serve il via libera dell’eventuale condominio (nel caso che il richiedente sia un condomine). Secondo gradino l’attesa delle procedure da parte dell’ Agenzia delle Entrate per la richiesta del visto di conformità che commercialisti oppure in alternativa i CAF dovranno rilasciare per la cessione del credito e per ottenere il tanto sperato bonus. Come precedentemente accennato servirà l’attestato APE. Importante comunicare i dati degli interventi invia telematica stando a quanto disposto dall’ Agenzia delle Entrate. Le modalità attuative saranno poi rilasciate entro un mese dalla data di entrata in vigore del Decreto. Per terminare sarà necessario dare comunicazione all’ENEA. Importante precisare (come accennato nelle righe precedenti) ricordarsi che l’ Ecobonus dovrà essere richiesto solamente dopo avere ottenuto il visto di conformità dal CAF o dal proprio commercialista.