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Dopotutto ce l’aspettavamo. E’ dai tempi del Governo Monti che si iniziò a varare le prime leggi sull’abbattimento dei pagamenti in contanti, leggi continuamente modificate al rialzo o al ribasso dipendendo dai vari Governi che in Italia si sarebbero avvicendati nel tempo. Perchè il passato Governo avrebbe iniziato a disporre di tali regole? Principalmente le nuove regolamentazioni riguardo al contante sarebbero state create per poter contrastare il sommerso, questa almeno è la “scusa” che desidererebbero farci credere. A mia opinione c’è qualcosa di più che abbiamo già espresso nei precedenti articoli. Già oggi i pagamenti in contanti sono limitati a 3000 Euro ( 2999 per la precisione). In questo modo i vai esercenti e molti piccoli artigiani oltre che professionisti hanno dovuto per forza di cose adattarsi nell’accettazione dei pagamenti elettronici, ovvero quelli da effettuarsi tramite carta di credito, bancomat oppure bonifico.
Devo riconoscere che in merito ai pagamenti elettronici l’Italia è ancora oggi molto arretrata nonostante gli aggiornamenti effettuati nell’ultimo periodo. Con le nuove politiche tutti i pagamenti starebbero divenendo maggiormente tracciabili con conseguente denuncia di quanto fatturato e guadagnato. In questo modo il Governo spera che il sommerso possa in futuro scomparire, osteggiato in tutti i modi dall’obbligo nella tracciabilità dei pagamenti, oltre che dalla limitazione del circolo di cartamoneta nella nazione. Quello che è certo è il fatto che le nuove regole abbiano anche una duplice funzione: quella di foraggiare continuamente gli istituti di credito. Per poter agire quindi, il Governo avrebbe imposto un sistema per il contenimento dei pagamenti con cartamoneta. Il tetto oggi come accennato in precedenza è di 2999 Euro ma dal 1 luglio il nuovo limite passerà a 1999 Euro. Oggi cercheremo di capire quali saranno i limiti esatti per l’utilizzo dei contanti, ma anche a quanto ammonteranno le salate infrazioni per i disobbedienti al sistema. Cercheremo di capire con l’aiuto di questo articolo, quanto incideranno le nuove regole, lasciandoci aiutare da un articolo specifico uscito sul blog specializzato in economia e finanza: Money.it A quanto pare siamo di fronte ad una strategia finanziaria che si basa sul limite decrescente della cartamoneta. Dal primo giorno del prossimo mese, luglio, assisteremo ad un abbassamento del limite attuale che da 3000 Euro (2999) passerà a 2000 Euro (1999) ma diminuirà ulteriormente attestandosi a soli 1000 Euro (999) da Gennaio 2022. Non sono previsti solamente gli abbassamenti dei limiti ma sono previste, anche sanzioni non da poco conto, che colpiranno coloro che non obbediranno all’ imposizione governativa. In questo caso qualora fossero superate le soglie imposte, le sanzioni potrebbero scattare con multe importanti, fino a 50 mila euro ad operazione effettuata. La nuova tecnica per la limitazione dell’ uso del contante era già stata stabilita nel decreto n. 124/2019 collegato alla legge di bilancio per la lotta all’ evasione fiscale, che in questo caso sarebbe stata aiutata dall’ attuale stato di pandemia. Nel periodo pandemico, il Covid che avrebbe portato alla chiusura forzata di innumerevoli attività, indirizzando i consumatori verso gli acquisti online.
Contrariamente a quanto poteva accadere in passato, quando questo tipo di acquisti visto con una certa diffidenza (almeno in Italia) avrebbe iniziato a dare fiducia. Dall’ arrivo del Covid il settore dell’ E-commerce avrebbe ricevuto una buona spinta al rialzo. Una secondo vento favorevole verso i pagamenti tracciati sarebbe stato offerto dai pagamenti tramite i dispositivi mobili dei cellulari, oltre che le varie carte di credito e bancomat, tipologie pay aiutate dalla pandemia. Lo scopo principale stando a quanto sostiene il Governo,ripeto, sarebbe quello di far emergere il sommerso. Personalmente penso sia piuttosto una questione di puro controllo facente parte di un progetto ben più ampio ma la “caramella dolce” offerta al cittadino è la lotta contro la famigerata evasione. Una seconda strategia sarebbe la “lotteria degli scontrini” che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2021 spostata a causa del Covid. Comunque, sia chiaro che dal 1 luglio il limite sarà abbassato a 2000 Euro (1999 Euro) eccetto che per i Money Transfer. In questo caso la soglia resta a 1000 Euro (999) Con questo nuovo limite da Luglio ricordiamoci che fino a 1999 Euro sarà possibile pagare in contanti una persona o ad un’azienda. Da 2000 Euro in su il pagamento dovrà essere tracciabile quindi effettuato con carta di credito, bonifico ed altro ma tracciabile, quindi da conto a conto. Ora analizzeremo le sanzioni previste per i “disobbedienti” secondo la riforma del D.Lgs.90/2017 (da Money.it)
Soglia limite pagamento contanti 2020 fino a 250.000 Euro
Sanzioni parti contraenti: da 2.000 a 50.000 Euro
Sanzioni professionisti con obbligo di segnalazione: Da 3.000 a 15.000 Euro
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Soglia limite per pagamento incontanti 2020 oltre i 250.000 Euro
Sanzioni parti contraenti: da 15.000 a 250.000 Euro
Sanzioni professionisti con obbligo di segnalazione: da 3.000 a 15.000 Euro
Le sanzioni vengono commisurate all’ effettivo importo della violazione commessa.
La normativa prevede quindi l’impossibilità di pagare un soggetto nella stessa giornata di importi in contanti superiori o pari a 2000 Euro (quindi vale la regola dei 1.999 Euro). La normativa però prevede il pagamento a rate in contanti di operazioni economiche che si prestino a questa situazione. Un esempio? Le cure mediche dal dentista.
Dal 2022 invece il contante prenderà un’altra mazzata dato che dal 1 gennaio del 2022 la nuova soglia verrà ulteriormente abbassata fino a 1000 Euro (999,99 Euro per capirci) come fu pensato in passato dal Governo Monti che diede inizio al primo abbassamento del contante.
Per riassumere:
Fino al 30 giugno limite per pagamento il contanti 3000 Euro ( 2999 Euro)
1 Luglio 2020 primo abbassamento di limite 2000 Euro (1999 Euro)
1 gennaio 2022 secondo abbassamento 1000 Euro (999 Euro)
Il limite dei pagamenti cash potrebbe portare all’ Italia anche alcuni vantaggi come la difficoltà da parte delle criminalità organizzata a ricevere ed effettuare pagamenti sommersi come dall’ altro canto potrebbe portare alcuni professionisti od artigiani a dichiarare bene o male la maggior parte dei pagamenti dovuti alle
proprie prestazioni lavorative, insomma tutto il male non vien per nuocere anche se resto sempre dell’idea che il sommerso in Italia negli ultimi anni sarebbe calato. A mio parere si potrebbe quindi proseguire sulla strada vecchia con il limite a 3000 Euro. Ripeto però la mia opinione in merito alla lotta al contante: la giustificazione della lotta al sommerso, che vede nella parziale eliminazione dei contanti una delle possibili soluzioni mi lascia dubbioso. Personalmente penso che invece in fondo si tratti (come accennato anche nei precedenti articoli) di un progetto molto ben congegnato e precedentemente stabilito per poter aumentare il controllo di ogni singolo soggetto permettendo ancora una volta la perdita di un’ ulteriore tassello di libertà individuale.