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LA FOLLIA VERDE PROSEGUE ANCHE NEL SETTORE AEREO

IL PRIMO AEREO A CARBURANTE VERDE

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Non siamo molto entusiasti a parlare di green, proprio per il fatto che riteniamo il green una vera e propria inutilità. I cambi climatici non avvengono per colpa della vita umana sulla terra e neppure per l’attività delle stesse creature. I cambi climatici avvengono per un’inevitabile cambiamento cosmico, anzi meglio dire solare. Il sole quella stella che ci offre la vita e che oggi è al massimo nelle esplosioni nucleari, riversando sul pianeta che lui stesso sostiene, un’infinità di radiazioni. Una seconda possibile causa lo spostamento dell’asse terrestrer che in un trentennio circa si sarebbe inclinato di non pochi centimetri. Insomma le cause dei cambi cimatici non sarebbero da vedersi nell’attività umana, anzi, i veri uomini di scienza sostengono che l’attività umana incida dal 1 al 5 per cento quindi, se spegnessimo tutte le attività industriali e ci chiudessimo in casa per mesi o per anni, nulla cambierebbe. Il green è a mia opinione, da vedersi come un grande inganno per l’instaurazione di un regime totalitario e di un sistema economico concentrato in pochissime mani. Un vero e proprio inganno alimentato dal continuo terrore. Per questo preferiremmo non parlare di green. Tuttavia per dovere di cronaca daremo la notizia del primo aereo “verde” in volo proprio in questi ultimi periodi. Per quanto riguarda invece la CO2 ricordiamoci che ciò che respiriamo non è solo ossigeno ma una miscela composta di ossigeno e CO2. Se la Co2 fosse insufficiente ci ammaleremmo e forse addirittura moriremmo. RIcordiamoci che dopotutto l’aumento della CO2 ha portato ad un copioso aumento delle foreste in Europa, per il fatto che la natura si equilibra sempre e senza il nostro aiuto.

Foto di Roland Mey da Pixabay

Il primo volo aereo green.

Quanto costa al mondo volare?

In un’epoca in cui viaggiare è diventato quasi un diritto inalienabile per molti, pochi si fermano a considerare l’impatto ambientale che il traffico aereo ha sul nostro pianeta. La crescente domanda di viaggi aerei, spinta da tariffe sempre più accessibili e da una rete globale in espansione, ha un impatto notevole sull’ambiente, soprattutto in termini di emissioni di anidride carbonica (CO2), uno dei principali gas serra responsabili del cambiamento climatico.

Il Boom del Traffico Aereo e le sue Conseguenze

Nel 2018 il mondo ha assistito a una crescita significativa del traffico aereo, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra impressionante di 8,8 miliardi di passeggeri. Questo incremento non è un evento isolato: il decennio precedente (2007-2017) ha visto una crescita media annuale del 4,3%. Guardando al futuro, le previsioni suggeriscono un ulteriore aumentare della domanda di servizi aerei, con una prevista crescita di quasi il 30% tra il 2018 e il 2023.

fonte: ourwordindata.com

Questa espansione continua ha portato a un aumento delle emissioni di CO2 e consumo di luce e gas. L’aviazione è responsabile di circa il 2% delle emissioni globali di CO2 e il 3% in Europa.

Per fornire un contesto più ampio, nel settore dei trasporti nel 2016, il 13% delle emissioni di CO2 derivava dall’aviazione. Sebbene questo possa sembrare una percentuale piccola, è significativo considerare che un aereo emette circa 285 grammi di CO2 per passeggero per ogni chilometro percorso, rispetto ai 42 grammi per passeggero per chilometro di un’auto.

Non tutte le compagnie aeree hanno lo stesso impatto ambientale. EasyJet, ad esempio, è stata riconosciuta come la compagnia aerea con il minore impatto in termini di CO2 emessa. Queste differenze tra le compagnie aeree mostrano che ci sono modi per ridurre l’impatto ambientale dei viaggi aerei.

Primo Volo Transatlantico con Carburante Sostenibile

Foto di ho7dog da Pixabay

Il 28 novembre, Virgin Atlantic ha realizzato un volo pionieristico: un Boeing 787 ha attraversato l’Atlantico, da Londra a New York, usando esclusivamente carburante per l’aviazione sostenibile (SAF). Questo volo segna una svolta importante, superando la normativa inglese corrente che limita l’uso del SAF al 50%.

Il carburante usato, composto per l’88% da HEFA (derivato da olio da cucina usato e prodotti vegetali), promette di ridurre le emissioni di CO2 fino al 70% rispetto ai combustibili fossili. Tuttavia, la sostenibilità a lungo termine del SAF è sotto esame, con critiche riguardo alla sua produzione e prezzo. Sebbene i carburanti per l’aviazione sostenibile (SAF) rappresentino una soluzione promettente per ridurre l’impronta di carbonio del settore aeronautico, esistono ancora sfide significative da superare. I SAF, compreso quello utilizzato nel volo dimostrativo Londra-New York di Virgin Atlantic, rilasciano comunque carbonio nell’atmosfera.

Tuttavia, si stima che ciò avvenga con un tasso del 70% in meno rispetto ai carburanti convenzionali. Questo particolare volo ha impiegato una miscela con l’88% di esteri idroprocessati e acidi grassi (HEFA), derivati di processi chimici, e il 12% di cherosene aromatica sintetica (SAK), uno scarto della produzione del mais.

La produzione di SAF richiede una notevole quantità di risorse. Ad esempio, per ogni volo a lungo raggio sono necessarie circa 7,2 tonnellate di scarti di mais. Questa quantità potrebbe essere sufficiente per coprire alcune tratte, ma non è realistico pensare che possa soddisfare la domanda dei circa 26mila aerei che quotidianamente decollano e atterrano in tutto il mondo.

Certificazione WSO per il Turismo Sostenibile

La World Sustainability Organization (WSO) ha lanciato una certificazione, nota come “bollino verde”, per le agenzie di viaggi che promuovono il turismo sostenibile. Questa iniziativa mira a riconoscere e incentivare le pratiche sostenibili nel settore turistico.

Le agenzie di viaggi svolgono un ruolo cruciale nel settore turistico globale, un mercato che a gennaio 2023 valeva 475 miliardi di dollari USA. Con la crescente domanda di turismo sostenibile, molte agenzie stanno già offrendo pacchetti eco-compatibili e supportando fornitori locali.

Per ottenere la certificazione WSO, le agenzie devono soddisfare criteri rigorosi:

Il contributo di almeno l’1% dei profitti a progetti di conservazione

La promozione di pacchetti turistici sostenibili.

Attuare principi di responsabilità sociale e condizioni di lavoro eque e sicure

In conclusione, l’aumento del traffico aereo è una realtà che non può essere ignorata, ma è altrettanto importante considerare l’impatto ambientale che ne deriva. Iniziative come la riduzione delle emissioni per compagnia aerea e la compensazione delle emissioni rappresentano passi positivi, ma è chiaro che ancora molto deve essere fatto per garantire che i cieli del nostro pianeta rimangano il più puliti possibile.

Fonte: https://www.tariffe-energia.it/news/primo-volo-green/

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Author: ospite ospite