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AMIANTO UNA PIAGA DA RICORDARE di Nicola Migliorini

AMIANTO UNA PIAGA DA SANARE

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Oggi l’informazione è divenuta da circa un anno assolutamente monotematica. Si parla solamente di Covid. Ricordiamoci però che le insidie riguardo ad altre patologie non sono terminate. Solamente i discorsi in merito sono stati accantonati. Quando il Covid non esisteva ovvero fino al 2019 il tema era l’amianto. Questo particolare minerale sarebbe stato utilizzato in particolar modo nel settore edile da parecchi decenni. Vi ricordate la famosa “Ondulina”? Quella di colore grigio? Questo interessante prodotto fu composto di amianto. L’amianto divenne famoso e ben recepito e consigliato per anni nel settore dell’edilizia proprio per le sue interessanti proprietà come una certa elasticità, plasticità, duttilità, resistenza al calore legata al basso costo ma soprattutto l’interesse per questo prodotto allora

Foto di oracast da Pixabay

innovativo fu la lunga durata. Moltissime coperture ancora oggi in essere  sarebbero state prodotte decenni fa con Ondulina a base di amianto. Girando per il territorio mi accorgo che esistono tutt’ora moltissime realtà, aziende dismesse o addirittura abitazioni private che montano alla propria sommità una copertura in amianto. Questo particolare minerale ignifugo si sarebbe scoperto da qualche anno essere molto subdolo e piuttosto pericoloso per inalazione. In effetti nel corso degli anni molte persone sarebbero decedute per patologie legate all’inalazione di amianto. L’amianto diventerebbe pericoloso ripeto qualora fosse inalato quindi il maggior pericolo proverrebbe dalla lastra di amianto se danneggiata, abrasa o rotta. In questo caso dalla lastra potrebbero essere liberate le pericolose fibre di amianto, anfiboli molto molto sottili quindi di facile inalazione ma ciò che renderebbe pericolose le fibre del minerale sarebbe la particolare conformazione ad uncino che qualora entrasse nel polmone non ne permetterebbe più l’uscita con annessi e connessi a carico dell’apparato polmonare del soggetto che avesse aspirato i letali anfiboli. Per evitare questo pericolo sarebbe necessario rimuovere le coperture prodotte anni or sono in questo particolare minerale oggi bandito proprio per la pericolosità che offrirebbe, quindi smaltirlo avvalendosi di aziende specializzate nello smaltimento dell’ amianto. Per riassumere possiamo confermare che il pericolo dell’ amianto verrebbe dalla friabilità del prodotto stesso, qualora liberi le letali fibre che liberate nall’ aria sarebbero in grado di spostarsi liberamente e provocare malattie alla popolazione. Quando la lastra non fosse rotta ne abrasa il pericolo sarebbe veramente relativo. Secondo la friabilità l’amianto viene classificato in friabile e compatto. Il rischio di malattia per inalazione da amianto sarebbe stata comprovata e non interesserebbe solamente i lavoratori del settore ma tutti quei soggetti risiedenti ed operanti in ambienti nei quali esistano materiali a base del minerale come coperture od altro. Le patologie derivanti dall’esposizione di amianto sarebbero di lunga latenza; esse non avverrebbero da un giorno all’altro ma nel lungo periodo si presenterebbero attaccando l’apparato respiratorio. Gli anfiboli tipici del minerale ripeto sono di facile inalazione ma non di facile uscita dall’apparato respiratorio e questo li fa molto pericolosi per la salute umana. In genere l’inalazione di anfiboli porterebbe a queste patologie tipiche dell’ esposizione all amianto. Asbestosi. L’Asbestosi è detta anche fibrosi polmonare e causerebbe nell’uomo l’ispessimento del tessuto polmonare. In questo caso analizzando la situazione l’ Asbestosi renderebbe difficile l’ossigenazione sanguigna provocando pertanto una patologia irreversibile nel soggetto malato. L’Asbestosi potrebbe presentarsi nel caso di esposizioni all’ Amianto medio alte e per lungo periodo in genere da 10 a 15 anni. Questa patologia è la malattia predominante di coloro che avessero operato per anni operato nel settore della fabbricazione di lastre di amianto senza le adeguate protezioni (che un tempo erano rare) oppure nel settore della costruzione di coperture industriali. Una patologia comunque destinata a scomparire nel tempo dato che oggi il minerale sarebbe stato bandito e quindi pure la sua lavorazione, dalla legge 257/92. Una seconda grave patologia consisterebbe nel Carcinoma Polmonare in questo caso il nome parla da solo. Questa patologia potrebbe comparire anche a distanza di un decennio o di un ventennio, una malattia quindi molto subdola con un aumento del rischio per i soggetti fumatori che quindi impegnano maggiormente l’apparato polmonare. Una terza pericolosa patologia è il Mesotelioma della Pleura. Il Mesotelioma della Pleura interessa la Pleura ovvero per intenderci quella parte dei polmoni deputata alla proprio rivestimento. Il Mesotelioma della Pleura sarebbe in grado di presentarsi nel soggetto anche da 25 a 40 anni a posteriori l’inalazione di anfiboli anche a basso dosaggio. Anche in questo caso si tratterebbe di una patologia tumorale. Il Mesotelioma può presentarsi anche dopo venticinque o addirittura quarant’anni dopo le esposizioni a polveri d’amianto anche a basso dosaggio. Il Mesotelioma è tuttavia un tipo di tumore di una certa rarità che si manifesta in seguito ad esposizioni soprattutto a polveri di amianto del tipo Crociodilite.

Foto di MetsikGarden da Pixabay

Per poter comprendere la pericolosità degli anfiboli di amianto sarebbe sufficiente analizzare, osservare con estrema attenzione il tipo di abbigliamento degli addetti allo smaltimento nonché le procedure che gli operatori del settore effettuano per potersi proteggere durante i lavori. L’amianto non è presente solamente nelle tipiche lastre di Ondulina ma può trovarsi anche nella coibentazione di tubi oppure il caldaie. Le coperture dei tubi sono molto pericolose in quanto prodotte da un tipo di amianto in genere molto friabile quindi di facilissima inalazione se non dotati delle apposite protezioni dedicate alla vie respiratorie. In seguito alla bonifica l’amianto dovrà essere smaltito da ditte specializzate che provvederanno a fare in modo che il materiale venga stoccato e trattato in appositi luoghi e tramite appositi trattamenti che lo renderanno innocuo. Evidentemente l’attuale pandemia avrebbe accentrato gli organi di informazione su di se, tuttavia è necessario non scordarsi che anche altri pericoli sono sempre “dietro l’angolo” come ad esempio il pericolo dell’amianto (presente in ogni dove) che non sarebbe assolutamente da sottovalutare.

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Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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