Le ance sono uno “strumento” molto importante per un musicista in particolar modo per uno strumentista esperto in strumenti a fiato: Un saxofonista, un clarinettista, un fagottista, un oboista non potrebbero far nulla senza le ance dato che quella minuscola linguetta di legno posizionata sul bocchino dello strumento provoca la necessaria vibrazione per poter ottenere i meravigliosi suoni che compongono la musica leggera o la musica classica. Possiamo definire quindi l’ancia un particolare davvero necessario per poter produrre il suono. Dopo questo preambolo a mio parere necessario per coloro che non si intendessero di musica, passeremo ad un’ interessante intervista, intervisteremo
Ruggero Paghera ho saputo che lei è un musicista navigato? Navigato è una parole grossa comunque sia ho imparato da ragazzo a suonare il sax, in seguito la vita mi portò per passione a divenire il leader di un gruppo musicale che per parecchi anni si occupò di musica popolare. Nel mio trascorso musicale ma non solo (anche oggi) dato che mi occupo ancora di musica suono lo strumento considerato il più sexy del mondo, il sax, pertanto ho a che fare direttamente con le ance dato che ogni musicista possiede una propria imboccatura ed in genere realizza l’ancia a mano e la ritocca minuziosamente secondo le proprie esigenze di durezza, vibrazione ed imboccatura. Ho sempre suonato con ance classiche di canna di bambù ma da ragazzo mi venne lo sfizio di provare a produrmi un’ ancia sintetica, a lunga durata, per questo iniziai a produrre manualmente l’ancia in materiale plastico ma con pessimi risultati quindi scartai l’esperimento e lo posi nel “dimenticatoio nel cassetto sconfitte”. Nei 2013 tuttavia maneggiando un’ancia in policarbonato ovvero sintetica mi ricordai del mio passato esperimento quindi lo ripresi e ne realizzai una. Anche in questo caso fu un dejà vu disastroso.
Venne realizzata l’ancia immagino… Certamente. Fabrizio si occupò di realizzare il progetto e con grande conoscenza delle materie plastiche e ne
Come avvenne il sodalizio fra lei e Fabrizio? L’amico si propose di aiutarmi a livello tecnico anche se io francamente non avrei mai pensato di proporre al mondo i miei prodotti, le mie ance… Tramite un rapido “rodaggio” con saxofonisti esperti conosciuti nel frattempo come Stefano Naclerio e Franco Fiolini capii che l’ancia fosse il linea con le mie e le loro aspettative dato che non si limitava a suonare ma la qualità sonora poteva dirsi davvero apprezzabile. A questo punto iniziai con Fabrizio una nuova avventura e ci ritagliammo
Un prodotto quindi assolutamente made in italy quindi ? Certamente e questo è il valore aggiunto che tanti musicisti apprezzano, un valore aggiunto che ci fa conquistare ogni giorno sempre più consensi da parte degli addetti ai lavori: i musicisti. A fine 2013 avevamo già un buon prodotto totalmente italiano ma esistevano ance sintetiche sul mercato quindi pensai di contraddistinguerle con nomi italiani e
Che nomi avete dato alle ance? Studio, Rapida, Volume, Grinta, Tenace, Maestro i nomi servono anche per identificarne la durezza, non più solo freddi numeri. Ad ogni nome (e quindi ogni durezza), associammo un colore, una cosa mai vista in questo settore. Ance nere, bianche, blu, trasparenti, arancio sono inconfondibilmente Rogerreeds. Dapprima fummo criticati per questi colori ma l’innovazione ci diede ragione ed ora i clienti l’ apprezzano, siamo apprezzati anche per aver stravolto con i nostri colori il serioso settore delle ance sintetiche.
Dove e come le vendete? Per ora diamo molto spazio alla rete in modo da raggiungere più persone possibili.
Come siete posizionati confronto alle poche aziende concorrenti? Siamo riconosciuti come marchio
Cosa dire quindi per terminare? Avete bisogno di un’ancia?
Per potervi contattare? http://www.rogerreeds.com
E-mail: info@rogerreds.com www.facebook.com/rogerreedsmadeinitaly – instagram “rogerreeds” – Amazon “rogerreeds” – Tel +390302731455 Cell +393403610914 E-mail:
Concludiamo questo frizzante e “musicale” reportage approfittando per augurare alla Rogerreeds ed a Ruggero Paghera una buona fortuna, d’altra parte non è solo la professionalità a dire l’ultima parola ma sappiamo che talvolta la “dea bendata” ovvero la congiuntura di effetti positivi è necessaria per la buona riuscita soprattutto quando si trattasse come in questo caso di una start-up.