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1000MIGLIA: INTERVISTA ESCLUSIVA AL PILOTA di Maira Alcantara

"PILOTI LEGGENDARI": CHRISTIAN PESCATORI

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Fonte Scuderia Italia

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Associare la 1000Miglia solo al passato credo sia un grosso errore. La Celebre competizione è stata grande nella versione di velocità, ma oggi resta ancora grande nella versione di regolarità. La 1000Miglia possiamo affermare sia un grandissimo evento del passato, ma altrettanto grande

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del presente tuttavia credo possa esserlo anche nel futuro. Per questo da oggi proporremo una rubrica parallela ad “automobili leggendarie” che sarà intitolata “piloti leggendari”. Proporremo quindi articoli riguardanti alcuni fra i grandi nomi dell’automobilismo del passato ma anche alcuni nomi dell’ automobilismo degli anni più recenti. Inizierei la rubrica “Piloti leggendari” con un’intervista concessaci dal pilota bresciano Christian Pescatori. Sono passati alcuni anni dal giorno in cui intervistammo il Campione ELMS Ferrari nella categoria GT. Proporremo al pilota una nuova intervista nella quale ci parlerà della propria vita, delle conquiste ottenute ma anche di automobilismo storico.

Sappiamo dei tuoi trascorsi come pilota nella categoria GT quali sono state le competizioni più importanti?
Nel 1993 riuscii a guadagnare il titolo di campione italiano nella Formula 3, successivamente, nel 1996 passai alla Formula 3000. Anche in questo segmento dell’automobilismo riuscii a stappare il titolo di campione italiano. Pochi anni dopo, nel 2000, chiusi bene il millennio se così si può dire, vincendo il titolo mondiale Sport Prototipi con Ferrari 333 SP , l’anno seguente mi riconfermai sempre a bordo di Ferrari ma in questo caso una 360 Modena GT2. Nel 2005 vinsi il titolo di campione ELMS sempre su Ferrari 550 Maranello GT 1.

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 immagino abbia partecipato anche ad altre impegnative competizioni nella tua carriera ?
Certamente, partecipai a sei edizioni della 24 ore di Le Mans. In questa competizione per due volte mi aggiudicai il secondo posto assoluto su Audi R8 ufficiale nel 2001 riconfermato nel 2002.

Una gara impegnativa immagino la 24 ore di Le Mans….?
La 24 Ore di Le Mans è una gara impegnativa al massimo per varie ragioni. Prima di tutto dura 24 ore quindi si gareggia giorno e notte, di seguito. Il circuito è situato a nord della Francia ed anche questo fattore incide nelle difficoltà dato che il tempo, in quel luogo del nord, non è sempre stabile e sereno ma generalmente instabile quindi, hai a che fare con sole ma anche acquazzoni improvvisi. In quel momento ti trovi in gara, non avendo un tempo stabile capisci bene che possa essere una grande difficoltà ai 300 km orari in pista. Quando si affronta questa competizione si gareggia in tre piloti che si turnano alla guida. Per affrontare la 24 ore si rende necessaria molta preparazione, ma altrettanta resistenza e concentrazione. E’ necessario essere molto professionali, conoscere benissimo la propria vettura e le eventuali reazioni della macchina sul bagnato, sull’asciutto, in curva, in velocità. L’ultimo anno della mia carriera da pilota corsi con Aston Martin.

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Avendo parlato di Ferrari ed Aston Martin nella nostra rubrica “Automobili leggendarie”, come valuti le due vetture?
Devo ammettere essere due grandissime automobili sportive. In questo caso siamo ai massimi livelli in tutte e due i brand. Si tratta di due vetture spinte al massimo nelle prestazioni. Anche Aston Martin è una vettura potentissima e ben realizzata che potrei annoverare fra le vetture ben realizzate e confortevoli, sempre considerando il segmento sportivo. Il fattore potenza è ottimo. Personalmente ho corso con la DBR9 e devo dire essere una vettura eccezionale come pure il motore 12 cilindri 6000cc. Per quanto riguarda l italiana Ferrari anche in questo caso siamo di fronte ad una vettura devo dire esagerata e magari con qualche cavallo in più della contendente inglese. Diciamo che Ferrari ha un punto in più dovuto principalmente al nome. Ferrari è e sarà sempre la Ferrari. Il nome vuole significare molto sul pubblico.

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In Ferrari sono stati davvero bravissimi nel consolidamento del marchio. In anni di vittorie, di gare, i vertici Ferrari sono riusciti a a creare quell’aura mitologica che tutti conosciamo intorno al brand italiano del “cavallino rampante”. Le due vetture sono comunque automobili sportive di eccezionale qualità e prestazioni, automobili affidabili al massimo.

Questa rubrica è in occasione della 1000Miglia che inizierà il 16 giugno. Non hai mai partecipato alla celebre competizione?
Purtroppo non ho mai partecipato, tuttavia ho provato ancora le vetture storiche come Bmw, Porsche, Ferrari ….. Sono a mia opinione vetture davvero particolari per un pilota dei nostri giorni. Per “dominare” queste auto sportive è necessaria una guida molto particolare. Siamo di fronte ad automobili a carburatori quindi di difficile taratura considerando il fatto che oggi siamo abituati bene con l’iniezione. Le auto storiche hanno il cambio non sincronizzato e molto tecnico, pur montando motori potenti sono munite talvolta di freni a tamburo. La scarsa tenuta di strada poi è di routine. Considera che ho guidato auto storiche ma non degli anni 30. Per un pilota queste vetture sono una vera e propria sfida. Ricordo il mio meccanico tedesco seduto sul sedile passeggero quando mi consigliava come guidare le auto storiche. E’ una guida tutta particolare che necessita una concentrazione incredibile ma devo ammettere molto interessante. Immagino come devono essere stati i piloti della 1000Miglia di velocità. Certamente avranno avuto una preparazione eccezionale ma anche una vena di pura follia. Pilotare auto del genere oggi non è facile, ieri in gara su strade magari pubbliche doveva essere peggio, le strade non sempre erano asfaltate e l’esasperazione era al limite del possibile. Nel settore delle vetture storiche ogni automobile è diversa dall’altra quindi ogni volta che si cambia vettura cambia tutto. Si deve ritornare ad imparare altri particolari tecnici nella guida ogni volta.

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Hai mai guidato le Bugatti da corsa?
Le Bugatti a dire il vero non le ho mai provate tuttavia le ho potute vedere in pista alla 24 ore di La Mans “Classic” una gara per automobili storiche davvero stupenda ed interessante. In quel frangente pilotai grandi auto storiche ma di modello più recente, dagli anni 60 all’ 82, vetture già strutturate meccanicamente con concezione per così dire “moderna” confronto alle Bugatti del 1935. Mi ricordo quelle vetture spinte al massimo in pista, sempre di traverso, guidate da piloti devo dire veri e propri temerari, anche in questo caso al limite della “follia”, piloti davvero bravi, intrepidi ed appassionati, drivers abituati a non mollare mai a costo di rischiare la pelle. Io pilotavo in quell’ambito una Ferrari BB 512 Le Mans quindi una vettura già di concezione “moderna”. Furono gare davvero stupende, piene di fascino, partecipai tre volte. Ricordo l’impegno alla guida di queste particolari vetture anni 30, freni che “sono quel che sono”, motori vecchissimi spinti al limite, gli spessori dei motore inferiori a quelli di oggi, le leghe di acciaio non certamente quelle moderne, cambi, differenziali e trasmissioni di concezione antica, il pilota con mezzo busto fuori dall’abitacolo, ruote strettissime, aderenza al terreno scarsissima. Credo che i bravi piloti di queste vetture siano davvero una sorta di eroi, come quelli della 1000Miglia di velocità. Un fattore positivo di quelle vetture è che, se ne conosci il motore e la meccanica, talvolta in caso di guasto puoi applicare una riparazione d’emergenza. Filo di ferro e pinza poi magari a casa ci torni. Oggi con l’elettronica se una centralina di brucia stai fermo in attesa dei tecnici. Comunque mi piacerebbe provare una 1000Miglia credo che ci penserò uno di questi anni.

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Oggi di cosa ti occupi? Immagino sia sempre nel mondo dell’ automobilismo?
In questo ambiente ho ancora una vita molto intensa ma lavoro divertendomi. Oggi con BMS Scuderia Italia ci occupiamo di restauro di autovetture. Restauriamo la vetture nel modo più perfetto possibile sia per quanto riguarda la meccanica che nelle carrozzeria anche nell’ambito delle autovetture storiche. Le ricostruiamo anche da zero se necessario riportandole alla perfezione di un tempo. E’ necessario conoscere molto bene i dettagli di ogni vettura affinchè non abbaino problemi con le certificazioni. Contemporaneamente lavoro con un team automobilistico di Varese “Nova Race” dove faccio gareggiamo con Honda NSX GT3 e 2 Mercedes GT4, in questo caso gestisco alcuni piloti come il bresciano Francesco Guerra che quest’anno corre per il titolo europeo GT4 ed Enrico Bettera, due piloti molto promettenti.

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Cosa consiglieresti oggi ad un giovane in cerca di futuro lavorativo?
Imparare questo delicatissimo lavoro. Non ci sono abbastanza persone preparate per poter ristrutturare le automobili. Credo che per un giovane appassionato di motori ed automobilismo storico possa essere un grande sbocco lavorativo tuttavia è necessario imparare molto per poi continuare ad imparare. Non si è mai arrivati sul podio in questo settore.

Ringraziamo la Scuderia Italia per averci fornito la foto di copertina.

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Author: admin

Nicola Migliorini alias ADMIN è Direttore del blog WWW.MONDOOGGI.COM decide cosa e quando pubblicare, è un giornalista con incarico a 360 gradi

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