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Introduzione di Nicola Migliorini
Con l’entrata in campo dei prodotti etnici la nostra nazione già dagli anni 90 ha visto una forte entrata di alimenti diversi da quelli della tradizione. Non è un difetto aver assorbito prodotti provenienti da zone diverse, ma cultura. Non è il prodotto che fa la differenza ma la conoscenza dei sapori e la sapienza nel saperli amalgamare per la creazione di piatti eccellenti. La nostra nazione che in fatto di cucina e di piatti tipici locali non è seconda a nessuno, ha saputo elaborare con laiuto dei prodotti locali e di quelli tropicali, ricette davvero interessanti. Non è la prima volta e non sarà neppure l’ultima che vede l’Italia adottare prodotti non certo propri.
Sono un esempio ormai antico banana, l’ananas, il cocco che sarebbero una serie di frutta assimilata da altre nazoni, essendo tipiche dei paesi in cui regna il caldo per parecchi mesi all’anno. Per l’Italia la banana che oggi consumiamo con estrema disinvoltura, è oggi un frutto comune tuttavia la banana risulterebbe essere un prodotto di origine asiatica, dopotutto per la coltivazione di questo frutto è necessario un clima caldo che perlomeno nel nord Italia e nel cantro Italia è praticamene insufficiente. Dalla banana col tempo la cucina italiana si è evoluta arrivando al punto di assimilare frutta e verdura estranea alla propria tradizione e cultura. Sono un esempio l’ananas, il mango, l’avocado e tanta altra frutta di importazione proveniente da climi per lo più tropicali.
Oggi in Italia i piatti a base di avocado non sono pochi e devo riconoscere essere molto gradevoli. Anche a livello di alimentazione sana questa tipologia di frutta risulterebbe molto utile per l’apporto vitaminico e proteico che offre al consumatore. Nelle prossime righe leggendo l’articolo della giornalista economica Emma Martin cercheremo di comprendere l’utilità dell’ avocado, un prodotto molto salutare che arricchisce la nostra cucina con piatti davvero eccezionali.
Sfide della sostenibilità nell’industria globale dell’Avocado
L’avocado, conosciuto come “oro verde”, ha superato la sua reputazione di frutto esclusivo per nicchie culinarie, emergendo come un protagonista nel mercato alimentare globale. Le proiezioni di Eurostat indicano che le entrate dal commercio globale di avocado potrebbero quintuplicare, crescendo da 6 miliardi di dollari nel 2019 a 30 miliardi entro il 2032, con un tasso di crescita annuo del consumo stimato intorno al 5%. Quest’espansione, tuttavia, comporta sfide critiche per la sostenibilità per l’alto consumo di risorse idriche e significative emissioni di gas serra.
L’Ascesa dell’Avocado nel Mercato Globale
L’avocado, ricco di grassi monoinsaturi, vitamina K, E e potassio, ha registrato un incremento significativo nel consumo, grazie alla crescente riconoscimento delle sue proprietà nutrizionali. Negli Stati Uniti, il consumo pro capite è aumentato da 1 kg nel 2001 a oltre 3,5 kg nel 2019, un trend riflettente anche in Europa, dove paesi come la Francia, la Germania e l’Italia hanno visto incrementi notevoli, motivati da una maggiore attenzione verso uno stile di vita sano.
L’avocado è diventato emblematico delle moderne tendenze di benessere e gastronomia gourmet, essenziale nelle diete vegane e vegetariane e ricercato nei prodotti cosmetici per le sue proprietà idratanti. La sua versatilità ha aumentato la sua popolarità sui social media, con applicazioni che vanno dal guacamole ai prodotti di bellezza fai-da-te, spingendo la domanda e influenzando il mercato globale.
A livello globale, il Messico domina la produzione di avocado con circa il 29% del totale mondiale, seguito da Colombia e Perù. Altri contributi significativi provengono da Repubblica Dominicana, Indonesia e Kenya. In particolare, l’Indonesia rappresenta il 7,4% della produzione mondiale, evidenziando l‘importanza crescente dell’Asia nel mercato dell’avocado.
In Europa, la Spagna è il principale produttore con circa 100.000 tonnellate annue, mentre la Grecia ha visto un aumento del 81% dal 2019. L’Italia, soprattutto nelle regioni meridionali, sta emergendo come un importante produttore, sfruttando il clima mediterraneo favorevole alla coltivazione di questo frutto.
Problematiche Ambientali nella Produzione di Avocado
La produzione globale di avocado solleva preoccupazioni ambientali a causa delle sue pratiche agricole intensive.
Questi impatti comprendono:
- Deforestazione: annualmente, circa 20.000 ettari di foresta sono convertiti in piantagioni di avocado in Messico. Dal 2000 al 2020, oltre 150.000 ettari di foresta sono stati trasformati per la coltivazione di avocado in Sud America, con conseguente perdita di biodiversità e degrado dell’ecosistema;
- Consumo Idrico: la coltivazione di avocado richiede circa 2.000 litri d’acqua per ogni chilogrammo prodotto, gravando pesantemente sulle risorse idriche locali, specialmente in regioni afflitte da siccità;
- Emissioni di CO2: il trasporto di avocado su lunghe distanze, come dal Messico al Regno Unito, genera circa 2,5 kg di CO2 per ogni chilogrammo trasportato;
- Erosione del suolo: uso eccessivo di fertilizzanti provoca l’erosione e l’alterazione della composizione chimica dei suoli;
- Conflitti Socio-economici: la competizione per le risorse idriche ha spesso portato a conflitti tra coltivatori di avocado e comunità locali, aggravando le tensioni sociali e ostacolando lo sviluppo sostenibile.
Innovazioni e Soluzioni per la Sostenibilità nell’Avocado
L’ascesa globale della domanda di avocado sta guidando l’industria verso innovazioni rivoluzionarie e al fine di ridurre l’impatto ambientale e promuovere una produzione più verde.
- Tecnologia d’irrigazione a goccia: rivoluzionando le tecniche d’irrigazione, ha ridotto il consumo d’acqua fino al 70% nelle piantagioni di avocado. L’approccio mirato fornisce acqua direttamente alle radici, massimizzando l’efficienza e riducendo gli sprechi;
- Certificazioni verdi: marchi come Rainforest Alliance e Fair Trade garantiscono che le pratiche agricole rispettino rigorosi standard ambientali e sociali, promuovendo la gestione sostenibile delle risorse e garantendo equità per le comunità rurali;
- Agroforestazione innovativa: l’integrazione dell’agroforestazione nelle coltivazioni di avocado non solo migliora la biodiversità e stabilizza il suolo, ma ottimizza anche i cicli idrologici, creando un ambiente agricolo più resiliente e sostenibile;
- Rivoluzione nei trasporti: le innovazioni logistiche e l’uso di combustibili alternativi stanno riducendo le emissioni di CO2 legate alla distribuzione degli avocado;
- Monitoraggio High-Tech e Smart: L’impiego di droni e sensori avanzati per il monitoraggio delle colture consente interventi tempestivi e razionalizza l’uso delle risorse, minimizzando l’impiego di trattamenti chimici.
Il progetto ZeroCO2 Avocado in particolare, è all’avanguardia nella lotta per la neutralità carbonica. Compensando le emissioni di CO2 tramite la piantumazione di alberi, il progetto non solo assorbe il carbonio, ma migliora anche la qualità del suolo e la biodiversità, definendo nuovi standard di responsabilità ambientale nel settore avocado.
La stretta aderenza a normative ambientali rigorose, la collaborazione tra produttori, consumatori e enti governativi e l’evoluzione delle tecnologie sono indispensabili per minimizzare l’impatto ambientale e assicurare la sostenibilità futura dell’industria. Tali misure sono vitali per ridurre l’impronta ecologica del settore, garantendo così un futuro prospero per la produzione di avocado, proteggendo l’ambiente e sostenendo le comunità agricole a livello globale.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/sostenibilità-globale-dellavocado/:
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