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L’ENTRATA IN CAMPO DEI BRICS

UN CAMBIO EPOCALE ATTENDE IL MONDO

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In questo fosco periodo, tutto è incentrato sul tema della guerra in Ucraina, sulla follia della transizione green, sulla menzogna dell’ inquinamento e quindi delle mutazioni climatiche che colpevolizzerebbero il genere umano. Staremmo vivendo in un mondo completamente immorale. La prima avvisaglia dell’immoralità è da sempre la menzogna. La menzogna è a mia opinione il primo tassello della disonestà. Nonostante tutte le notizie a mia opinione per lo più fuorvianti e le omissioni che il mainstream ci propone con estrema violenza e prepotenza, oggi perleremo di un avvenimento che potremmo definire epocale. Quanto riporteremo è un avvenimento che avrà luogo prima della fine di agosto di cui il mainstream se ne guarda bene dal parlare. Premetto alla luce della correttezza di non parteggiare per nessuno ma non parteggerà mai per i maligni, tuttavia comprendo che spesso in tutti i giochi, si trova sempre qualche giocatore che preferisca non giocare, almeno se con determinate regole.

Perchè parliamo di gioco? Per il fatto che la strategia, il potere, la conduzione delle masse di cittadini verso un determinato obbiettivo costruito strategicamente per compiere un certo scopo rispecchierebbe un po’ una sorte di gioco. Esistono giochi innocenti, giochi puliti ma anche giochi sporchi. In questo caso sempre a mio parere saremmo di fronte ad un gioco essenzialmente molto sporco. Un vero e proprio gioco di potere, una sorta di gioco a scacchi che avrebbe come vincita il potere assoluto, al quale tavolo parteciperebbero pochissimi abilissimi giocatori che non intenderebbero rininciare al cospicuo “piatto” a scapito dell’intera umanità. Questo sporco gioco di potere sarebbe ormai arrivato ai ferri corti e qualche giocatore obbligato (in questo caso) si rifiuterebbe di giocare. E’ per questa ragione che alcuni giocatori avrebbero costruito un secondo tavolo da gioco nel quale le regole potrebbero essere maggiormente trasparenti. Il nuovo tavolo da gioco, si opporrebbe al vecchio tavolo che avrebbe come scopo il potere assoluto. Da questo gioco di potere finanziario sarebbero nati i BRICS

Foto di Leonid da Pixabay

La storia e la geopolitica

Sarà davvero un caldo agosto finanziariamente parlando. L’agosto 2023 potrebbe mutare da un semplice mese estivo ad un periodo davvero epocale, che segnerà la storia presente e futura del mondo finanziario. Da agosto inizierà ad essere dominante un nuovo pensiero nel concepire l’economia mondiale. Il ventesimo secolo è stato caratterizzato da conflitti mondiali spesso orchestrati dai soliti noti per poter depredare gli stati più ricchi e questo è sempre avvenuto tramite crisi economiche feroci e guerre e depredamento. Questo tipo di economia pseudo coloniale che oggi non ha più alcun senso è basata essenzialmente sul monopolarismo che starebbe per avere i girni contati. All’orizzonte finanziario sembrerebbe apparire un nuovo bipolarismo. Da una parte i paesi del blocco occidentale legati agli Stati Uniti d’America, dall’altro canto il blocco orientale legato alla potenza mondiale alternativa, la Russia. Il ventunesimo secolo, quello che oggi staremmo vivendo al contrario sarebbe iniziato con un netto monopolarismo, a causa del crollo della vecchia URSS. Il monopolarismo avrebbe visto come protagonista gli Stati Uniti d’America, la sola potenza economica restante al mondo. Quante speranze vedendo l’America come unica potenza mondiale dopo il crollo de muro di Berlino. Le speranze tuttavia sarebbero svanite rapidamente. Se il bipolarismo è crollato con il muro di Berlino, anche l’era del monopolarismo sarebbe entrata in seguito in oggettiva crisi, tanto che dopo la recente nascita dell’ UE che concentra gli stati europei occidentali ed una parte alcuni degli stati ex sovietici, portandoli ad allinearsi a favore della sola potenza mondiale rimasta in vita, ecco che ancora una volta oggi assisteremmo ad un cambio di tendenza. L’era di Putin avrebbe portato verso un rafforzamento dei terrotiri che restano dell’ex impero sovietico. Gli stati rimanenti ancora ancorati alla Russia avrebbero subito dalla politica putiniana un rafforzamento sia a livello militare che finanziario. Con l’entrata in scena del conflitto Ucraino che sembrerebbe orchestrato dal blocco occidentale per non permettere alla Russia di ritagliarsi un’ alternativa al monopolarismo americano, vediamo ancora una volta gli equilibri mutare. Il blocco occidentale spingerebbe per l’ attuazione di un Nuovo Ordine Mondiale autoritario, cercando di poter “erodere” i territori russi, in modo da destabilizzare Putin e poter allargare l’egemonia occidentale anche oltre il vecchio blocco orientale arrivando al cuore: la Russia. In questo caso tramite l’acquisizione della ultima grande potenza mondiale in grado di contrapporsi alla grande potenza occidentale, si compirebbe il progetto NWO che prevede di culminare nel famigerato governo mondiale. Dall’altro canto assistiamo ad una Russia molto determinata a non voler far parte del NWO ma semmai a contrastarlo. Le sanzioni applicate alla Russia di Putin dal blocco occidentale sarebbero state un vero e proprio boomerang per coloro che le hanno applicate, obbligando Putin per salvarsi dallo tsunami economico e finanziario, ad unire una parte del mondo ricco di materie prime a lui favorevole in un blocco alternativo.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

I Brics

Da questo blocco sono nati i Brics. Forse non tutti sono al corrente di cosa siano i Brics ma è normale. In occidente meglio non parlarne. Le omissioni e le menzogne sono tipiche di un regime preudo autoritario. Fatto è che i Brics intorno all’ultima decade di agosto saranno ufficializzati. Si tratta di una moneta alternativa al Dollaro, una divisa che starebbe prendendo potere ed autorevolezza ogni giorno di più, cercando di scalzare il Dollaro dal trono, come moneta di riferimento mondiale. Le differenze fra le due monete è sostanziale. Il Dollaro rappresenta oggi una moneta FIAT ovvero ancorata al sistema economico e quindi al debito. In effetti il Dollaro si sganciò dall’ oro nel 15 agosto del 1971 per mutare in moneta a debito. Il Brics al contrario rappresenta una moneta internazionale creata su basi maggiormente solide, le materie prime, cui gli stati Brics sono ricchi. Il nostro periodo quindi vedrebbe un ritorno al passato con la nascita di una moneta solida e garantita da qualcosa di tangibile, le materie prime fra cui anche l’oro, ma in modo particolare il Brics avrebbe innescato sullo scacchiere geopolitico un ritorno al bipolarismo. E’ normale pensare che un sistema monopolista non sia mai conveniente. Il monopolizzatore eserciterà la propria egemonia nel bene e nel male su ogni singola sfacettatura, sulla politica, sull’economia, sulla finanza, tirando sempre l’acqua al proprio mulino come si suol dire, e questo comportamento sarebbe anti democratico a tutti gli effetti. Non è un caso se il NWO tanto voluto dall’anti stato che domina sull’occidente  sia un sistema basato sull’autoritarismo di tipo cinese. Non sarebbe un caso quindi se nei prossimi mesi vedessimo volare il valore dell’oro dopo il mese di agosto. Già non poche ricche nazioni emergenti fanno parte dei Brics e tante altre avrebbero chiesto di entrare nel nuovo circuito monetario. Per il momentole nazioni che rappresentano i Brics peserebbero economicamente circa il 30 per cento del PIL mondiale. Il potenziamento dei Brics potrebbe portare ad un indebolimento inevitabile della moneta occidentale di riferimento, il Dollaro, che in futuro potrebbe essere obbligato a ridimensionarsi tornando nel peggiore dei casi ad essere poco più di una valuta nazionale. Finanziariamente per capirci, il dollaro di oggi è basato sul nulla anzi, precisamente su nulla di tangibile, semmai sul debito. La neonata valuta, al contrario è basata sulle materie prime principali come Oro, Platino,  Argento, Palladio ed altri minerali di pregio. Questa sarà la notevole differenza delle due monete. Le economie dei paesi aderenti al Brics a detta del Fondo monetario internazionale potrebbero assistere un vero e proprio periodo dell’oro. In effetti i PIL di questi paesi stando ad aslcune news economiche avrebbero superato il PIL dei G7. I Brics sembrerebbero promettere una crescita futura ulteriore dei paesi aderenti ed una tendenza al rialzo, anche per il fatto di essere realizzati per essere una moneta solida basata, ripeto, su qualcosa di tangibile.

Foto di Steve Bidmead da Pixabay

I rischi

Al contrario il sistema Fiat (a debito) cui il Dollaro e l’Euro sarebbero il principali esponenti, starebbero perdendo terreno portando inevitabilmente l’occidente verso un periodo rischioso di possibile crisi e di recessione. Com’è possibile prevedere, le crisi e le recessioni, se protratte nel lungo periodo, spesso sfociano nei conflitti. Gli ultimi due conflitti mondiali sarebbero stati figli di due crisi tremende, l’ultimo la famosa crisi americana del ’29. Anche la corsa agli armamenti è uno dei carburanti necessari per innescare un conflitto. Oggi la corsa agli armamenti è iniziata da qualche anno. Per poter preparare gli ingredienti adatti allo scatenamento di un terzo colflitto mondiale ora servirebbe una feroce crisi economica  seguita da una grande recessione.

La corsa al rialzo dei Brics

Torniamo ora ai Brics. La guerra in Ucraina e la minaccia alla tranquillità della Russia avrebbe contribuito alla nascita della nuova moneta competitor. Forse gli attori della finanza di questo periodo lo avevano previsto? Forse lo avevano previsto ma magari la nascita dei Brics sarebbe stata una minaccia spuntata dal nulla. Il Brics segnerà certamente la storia finanziaria dei nostri tempi, per il fatto che starebbe minando le basi dell’ egemonia occidentale. Si pensa che i metalli pregiati come Oro, Argento detti anche beni rifugio potrebbero iniziare una corsa al rialzo spinti dall’ euforia dei Brics basati appunto su tali metalli. Assisteremo quindi nel prossimo futuro a due monete con le quali effettuare transazioni internazionali il Dollaro ed il Brics. Una delle differenze fra le due monete è che il Dollaro è da sempre di proprietà degli Stati Uniti d’America, mentre il Brics non ha un “padrone specifico” ma resta una moneta comune dei paesi aderenti al proprio “club”. Per capirci meglio il Brics sarebbe speculare a come dovrebbe essere la moneta di uno stato, ovvero proprietà dello stesso stato, non di banche private come invece è per il Dollaro (FED) eper l’Euro (BCE). I principali stati mondiali che hanno accettato i Brics, ad oggi sono paesi emergenti di capitale importanza come Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Il fatto è che tanti altri importanti e ricchi stati ancorati da sempre al Dollaro avrebbero chiesto di entrare. Sono un esempio l’ Arabia Saudita, l’Indonesia e l’Egitto. Si vocifera anche che la Francia avesse accarezzato l’idea di poter entrare nel nuovo, club come pure  lo stato del Vaticano. Per questi ultimi due stati si tratta di voci di corridoio che ad oggi “lasciano ancora il tempo che trovano”, tuttavia quando si inizierebbe a parlare di una certa cosa è per il fatto che l’idea, inizierebbe a prendere piede. Quello che è vero è il fatto che quando i Brics inizieranno a materializzarsi potrebbero calamitare inevitabilmente anche altri stati che per forza di cose sarebbero costretti ad abbandonare il Dollaro per passare alla neonata moneta internazionale e ritornare a commerciare ad armi pari con il “BricsClub”. Ad oggi i Brics avrebbero fatto presa molto rapidamente su mezzo mondo ma soprattutto su paesi emergenti ricchissimi di materie prime. Questi stati importantissimi per la propria ricchezza intrinseca come possessori di materie prime, potrebbero mettere a dura prova l’economia dei paesi occidentali che al contrario si servono di materie prime per l’industria.

Foto di tammyatWTI da Pixabay

Gli scenari politico finanziari

Per quanto riguarda l’Unione Europea la neonata moneta potrebbe mandare in stallo la stessa unione che per salvarsi potrebbe decidere di sganciarsi dall’impero americano e passare al popolo dei Brics. Se dovessi azzardare una seconda opinione, nella peggiore delle ipotesi la stessa UE potrebbe anche disgregarsi, portando gli stati verso un ritorno al passato ovvero obbligando gli stati membri, a tornare in possesso della propria egemonia e della legittima sovranità. Queste ultime sono solamente un paio di ipotesi di opinioni su eventuali scenari economico politici che potrebbero presentarsi. Quello che è certo è che potremmo vedere una vera e propria corsa spaculativa all’oro. Per quanto riguarda invece gli scenari finanziari potremmo essere spettatori di un vero e proprio cambiamento di rotta, una sorta di tsunami finanziario che se ben gestito potrebbe portare a mia opinione ad un inizio molto positivo ma se gestito male, al contrario potrebbe portare ad una vera e propria situazione poco gestibile. Sappiamo molto bene che quando le situazioni divengono ingestibili spesso sfociano in situazioni pericolose. Per capirci meglio: “quando si pesta troppo la coda al leone sfinito, lo stesso leone potrebbe rivoltarsi in modo feroce”. Quest’ultimo scenario penso che nessuno se lo augurerebbe. Chi ha orecchi per intendere, intenda.

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Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali