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CALO DELLE NASCITE IN OCCIDENTE ? di Goldfinger

IL CALO DELLE NASCITE VOLUTO DAI POTERI FORTI

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Una delle teorie che starebbero più a cuore a certi salotti di intellettuali illuminati sarebbe il controllo delle nascite. E’ già da tanti anni che in certi ambienti massonici come ad esempio il Club di Roma, si pensa che siamo in troppi sulla Terra e che quindi un domani il pianeta che ci offre il sostentamento possa collassare, sotto il peso di una decina di miliardi di persone, che devono essere bene o male tutte sfamate. A mio modesto parere se le risorse presenti su questo pianeta fossero gestite con meno egoismo ma con maggior omogeneità probabilmente la Terra potrebbe proseguire a sfamare una popolazione terrestre futura anche maggiore, ma per forza di cose questo mondo preferisce sopprimere i nascituri, piuttosto che essere più omogeneo nella distribuzione delle risorse alimentari. Devono quindi esistere pochi paesi che utilizzano la maggior parte delle risorse e molti paesi alla fame ? Penso proprio di si purtroppo. Questo è quanto desidera un sistema economico a mia opinione obsoleto ed alquanto discutibile. Proprio per questa ragione si spiegherebbe la legalizzazione di leggi contro natura, di leggi per il controllo delle nascite e tant’altro. Tutto, purchè le coppie non procreino. Questa è a mio parere la parole d’ordine di quello stato sommerso o “deep state” che si arrogherebbe il diritto di plasmare l’umanità a proprio piacimento, come fosse il nuovo Dio… Ci lasceremo quindi ispirare da un articolo proposto dal quotidiano “Il Giornale” alcune settimane or sono.

Foto di Stephanie Pratt da Pixabay

Che sia per contrastare i famosi cambiamenti climatici o per altre ragioni politicamente corrette, c’è un’ossessione ricorrente, un imperativo, un incubo, che arrovella la mente delle élite mondiali nell’ultimo periodo: ridurre le nascite. Lo scorso anno ben 11.258 scienziati di tutto il mondo avrebbero diffuso una “lettera di avvertimento” per l’emergenza climatica, che propone come risposta “la riduzione graduale della popolazione mondiale”. Lo scritto pubblicato sulla rivista Bioscience, sarebbe stato firmato da oltre undicimila scienziati provenienti da 153 paesi al mondo. I firmatari avrebbero elencato la crescita economica e l’ aumento della popolazione globale come “tra i più importanti fattori di aumento delle emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili”. Guarda caso parlando di controllo della popolazione esce il nome di Melinda Gates, moglie del magnate americano re del microchip. Proprio Melinda Gates sarebbe dello stesso avviso ed abbraccerebbe le teorie sul calo della popolazione mondiale, espresse già da parecchi decenni da potenti logge massoniche. Ecco le parole della moglie di Gates riportate dal quotidiano nazionale “La verità”: -“Dobbiamo investire nella pianificazione famigliare” sottolinea, “deve essere volontaria, ma le donne devono capire come funzionano i propri corpi e prendere le decisioni”. Perché “quando una madre non può stabilire i tempi delle nascite, resta imprigionata in un ciclo di povertà”. Secondo il quotidiano “Il Giornale” stando ai dati pubblicati le scorse settimane (e questa tendenza sarebbe resa nota anche dall’ emittente Bbc) il calo del tasso di fecondità potrebbe portare molti paesi occidentali a vedere un drastico crollo della popolazione entro la fine di questo secolo. In effetti la previsione porterebbe alla luce che circa 23 nazioni fra cui Spagna e Giappone potranno assistere ad un copioso calo della popolazione entro il 2100. Ma in realtà cosa starebbe accadendo? Semplice, il numero medio delle nascite di questi paesi e non solamente, anche di altri stati occidentali starebbe diminuendo. Per essere più precisi

Foto di StockSnap da Pixabay

starebbe diminuendo addirittura il tasso di fecondità delle donne di questi paesi che per forza di cose entro la data sopracitata, stando alla previsione, potrebbero vedere un calo dei propri abitanti. Stando a quanto spiegato dalla Bbc se il numero dovesse scendere sotto il 2,1 della popolazione dovrebbe scendere automaticamente il numero dei bambini cui una donna permetterebbe la nascita ed in questo caso la popolazione totale della nazione inizierebbe a diminuire automaticamente. Sempre la Bbc spiegherebbe che nel 1950 la media dei figli che una donna dava alla luce era di 4,7 bambini. Tutto questo lascia presagire che la popolazione mondiale così facendo subirà una netta riduzione entro la fine del secolo. I ricercatori dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington, avrebbero dimostrato che proprio il tasso di fecondità delle donne nel mondo si sarebbe quasi dimezzato assestandosi appunto a 2,4 bambini nel 2017. Nei prossimi anni, stando allo studio pubblicato su Lancet la previsione sarà ancor più in discesa e si pensa potrebbe attestarsi a 1,7 entro il 2100. In questo caso i ricercatori pensano che arrivati al 2064 si potrà prevedere una popolazione terrestre di circa 9,7 miliardi di abitanti e di 8,8 miliardi entro la fine del secolo. Stando a quanto sosterrebbe l’emittente televisiva Bbc il mondo starebbe passando per un certo declino naturale della popolazione anche se personalmente, penso che la cosa non sia affatto casuale o naturale ma guidata dai poteri forti, che hanno portato il genere umano nel corso dei secoli a fare determinate scelte come l’aborto, la contraccezione, l’amore libero senza conseguenze di parto, l’eutanasia, insomma un cambio di mentalità volto verso l’auto eliminazione, dei soggetti della propria stessa specie. Comunque sia la Bbc sosterrebbe il fatto che il calo della popolazione possa essere un fattore di declino naturale e che tutto sia dovuto al fattore benessere ovvero sempre più donne hanno diritto all’istruzione, al lavoro, alla carriera e questo fattore porterebbe al fatto di non avere tempo per seguire i figli. Anche questo genere di mentalità a mia opinione farebbe parte del concetto di cambio di forma mentale a cui l’umanità sarebbe stata plasmata negli anni per raggiungere un certo obbiettivo.

Foto di Jane Lund da Pixabay

Fra i paesi più colpiti da questo fattore c’è il Giappone seguito dalla nostra nazione che in fatto di calo delle nascite da anni la fa da padrona. In questo caso la popolazione italiana potrebbe passare dagli attuali circa 61 milioni di abitanti a solo 28 milioni di persone entro il 2100. Tendenza contraria per l’Africa che invece potrebbe passare ad oltre tre miliardi di persone entro il 2100 con una Nigeria intesta con 791 milioni di persone che diverrebbe il secondo paese più popoloso al mondo. La popolosa Cina invece raggiungerà il picco di 1,4 miliardi di abitanti prima di raggiungere i 732 milioni entro il 2100. L’India prenderà il posto della Cina. Per quanto riguarda invece l’Italia, vista un po’ più nel dettaglio, stando ai dati del 2019 avrebbe visto un calo delle nascite cospicuo, (-4,5%) ovvero di 19 mila persone in meno rispetto all’anno precedente nel quale sarebbero stati dati alla luce 420,170 nuovi nati. Il 2019 sarebbe stato l’anno peggiore per le nascite di nuovi italiani. Certamente questa tendenza di calo delle nascite, data la scarsità di giovani, porterà a mia modesta opinione ad un sicuro trauma economico, dato che i giovani che produttivi saranno sempre meno, mentre gli anziani improduttivi e bisognosi degli ammortizzatori sociali sempre in numero maggiore.Le dichiarazioni della moglie del filantropo americano lascia intravedere la volontà della famiglia Gates di dettare le propria volontà a livello globale sia per quanto riguarda la questione vaccinale che per quanto concerne la volontà di sostenere il controllo delle nascite. Ed ancora una volta il mondo intero si attesta come un sistema falsamente democratico dove comunque sia esistono pochissimi soggetti che aiutati da cospicue fortune, cercherebbero di plagiare la popolazione infondendo le proprie idee, in modo da colmare le proprie ambizioni da “imperatori del mondo”.

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Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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