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LA CHIESA CATTOLICA FRA INCUDINE E MARTELLO ? di Goldfinger

LA CHIESA CATTOLICA E LA POLITICA ITALIANA

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Per qualche decennio la chiesa cattolica è stata timone della democrazia italiana. Dal dopoguerra fino all’ entrata nel terzo millennio, periodo di tempo nel quale sarebbe stato garantito al paese un certo sistema democratico che nel bene e nel male avrebbe portato alla nazione italiana ad un notevole benessere economico oltre che ad un tipo di società assolutamente molto omogenea nella quale bene o male, la maggioranza dei cittadini potevano godere di una sviluppata uguaglianza sociale. Tralasciando ovviamente alcune eccezioni (che esistono sempre) la società italiana divenne proprio grazie al partito di maggioranza, l’allora DC, un paese avente una società per la maggior parte appartenente alla classe media. La “forbice di allora” riguardante il benessere economico si poteva dire molto omogenea con gli “estremi molto ristretti” pertanto risultante una percentuale risicata di straricchi ed una percentuale risicata di molto poveri. L’Italia la si sarebbe potuta definire per alcuni decenni una sorta di “paese ideale” invidiato bonariamente da molti. Come siano riusciti i nostri ex legislatori a formare un sistema paese così equo? Probabilmente uno dei punti di forza della Democrazia Cristiana  (nonostante i propri difetti) fu soprattutto l’aver preso in considerazione i valori tipicamente cristiani ed averli fatti amalgamare nelle leggi e nella società. Dietro le quinte dell’ ex DC, in effetti ci fu l’impegno di grandi uomini appartenenti alla chiesa cattolica che bene o male fecero la propria parte guidando i legislatori di allora a scelte condivisibili dalla maggior parte della popolazione di quegli anni creando per forza di cose un conseguente benessere sociale. Sempre a mia opinione la chiesa di allora forse era un po’ diversa da quella che è oggi. Con il passare del tempo la chiesa cattolica dovette ritirarsi dalla “prima linea” della politica italiana ma nonostante tutto dopo che la DC vide negli anni a venire la propria fine furono intraprese almeno sessanta tentativi per la ricostruzione della Democrazia Cristiana o di partiti analoghi, una ricostruzione che tuttavia non andò mai a buon fine, a mia opinione per varie ragioni cui la prima per la tendenza globale all’abbattimento dei valori cristiani oggi sempre più prepotente, il tentativo di annullamento di quei valori che furono il punto cardine della società e della politica di allora e diciamolo pure “fuori dai denti”, penso anche per il fatto che al cristianesimo e soprattutto alla chiesa cattolica (che è ne bene e nel male è la custode della tradizione cristiana) oggi si crede sempre meno pertanto i concetti cristiani nella società vengono sempre più stemperati lasciando ampio spazio di conquista al “pensiero unico” oppure ad una sorta di distorta “religione fai da te” molto differente da quella espressa nel Vangelo che al contrario chiede coerenza cristiana. Comunque sia la questione cattolica tornerebbe nei vari tempi al centro del dibattito politico nazionale. La società odierna è molto cambiata oggi ed oggi la “forbice” delinea molte diseguaglianze. Da una parte la classe media si è drasticamente ridotta lasciando spazio alla classe super ricca e super povera e come tutte le situazioni squilibrate reca delle ovvie problematiche. Oggi le scelte dei cattolici sono molto differenti da quelle di un tempo e se ne registrerebbero due aspetti: il primo è una buona presenza del centrodestra nelle scelte di voto dei cattolici italiani sia di quelli praticanti che di quelli che meno praticano il cattolicesimo. Il tutto ebbe inizio anni fa con il partito di Silvio Berlusconi, uno dei primi conservatori su larga scala della politica italiana. In questo periodo assistemmo ad un massiccio esodo dei votanti verso il centro destra che poi automaticamente in tempi più recenti sarebbero passati al “carroccio” di Matteo Salvini, d’altronde a mio parere i partiti che oggi si propongono sullo scenario politico italiano (soprattutto nella sfera del centro sinistra) hanno spesso caratteristiche molto distanti dalla dottrina cattolica e rispecchiano teoricamente idee di paesi lontani dal pensiero cristiano. Una tendenza contraria quindi più vicina alla tradizione la posso intravederla per le coalizioni più conservatrici del centro destra, tuttavia oggi assistiamo ad una certa “fascia” della chiesa orientata verso il centro sinistra (che sempre a mia opinione di valori catto – cristiani ne possiede ben pochi) e questo resta un fattore davvero anomalo, (se si ritiene la chiesa non sia solamente una sorta di ONG prettamente caritatevole) ma se si volesse vedere il cattolicesimo nella la propria vera fisionomia , ovvero la custode dei valori cristiani che sono quei valori che vanno contro il pensiero mondano, che vanno contro il “pensiero unico” e che vanno in realtà nella direzione un pensiero puramente evangelico con l’ ovvia conseguenza di un comportamento cristiano nella società. Sinceramente non mi pare (ma questa resta ovviamente una mia opinione, un mio modo di leggere fra le pieghe della quotidianità) che le proposte politiche degli appartenenti alla frangia di centro sinistra (spesso appoggiate da molti uomini di chiesa) siano concordi con i concetti evangelici ma per poter comprendere la situazione che oggi stiamo vivendo credo fermamente al fatto che sia necessario conoscere piuttosto profondamente le sacre scritture per poter leggere il presente in chiave cristiana e penso che in ambito cattolico una buona parte della popolazione che si professa tale e che in genere appoggia la frangia politica di centro sinistra sia veramente carente. Se così non fosse una certa fascia di cattolici sarebbero i primi ad evitare di appoggiare le scelte di un centro sinistra come quello che oggi si propone da perenne guida della politica italiana, un centro sinistra che sembra asservito alle èlite, ai tecnocrati della UE, alle banche, al mondialismo, alle multinazionali ed al “pensiero unico”. Per quanto concerne i partiti denominati populisti sullo scacchiere politico ne possiamo vedere due, uno conservatore come la Lega di Matteo Salvini che si identificherebbe a mia opinione abbastanza bene con i concetti cattolico cristiani ed uno penta stellato che poco avrebbe a che spartire con i concetti cristiani ma al contrario dimostrerebbe di essere un partito anomalo con al proprio interno una parte avente una mentalità di sinistra mentre dall’altro canto possiamo vedere l’altra metà di politici con una debole mentalità un po’ più spostata verso il centro destra ma molto lontano nella propria globalità, dai concetti di conduzione di una politica legata al pensiero cattolico. Detto questo mi chiedo nel prossimo futuro dove la chiesa intenderà posizionarsi, se si sposterà verso il centro destra (a mia opinione più vicino alla mentalità cristiana), oppure se resterà in futuro ancorata alle proposte del centro sinistra o se in alternativa, appoggerà il centro destra oppure, eviterà di schierarsi restando con il “piede in due scarpe”.

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Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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