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Siamo tornati più volte sull’ argomento relativamente alla “chiesa cattolica” dei nostri tempi turbolenti. La chiesa madre, la chiesa cristiana più grande del mondo che oggi con l’ elezione di Papa Francesco sarebbe visibilmente divisa in due fazioni, quella orientata
verso una politica decisamente di “sinistra” fedele ai progetti del NWO e quella orientata verso la chiesa tradizionale, ancorata ancora oggi ai veri concetti del cristianesimo. Siamo quindi di fronte ad una chiesa ferita che starebbe davvero faticando per tener fede ai propri valori cristiani in un mondo sempre più in evoluzione ed orientato verso valori massonici che sono in antitesi con gli insegnamenti del Maestro Gesù. In un certo senso la chiesa “fa politica” ed in questo caso a mia opinione alcuni vertici cattolici, preferirebbero rinunciare a schierarsi verso la verità e per verità intendo i veri, i puri canoni del cristianesimo che bocciano apertamente quanto è il peccato ed orientano come una vera e propria bussola la società verso un mondo differente. Proprio questi valori riescono a mettere in luce chiaramente quello che è bene e ciò che è male, fungendo per il grande popolo cristiano, da vero e proprio strumento di orientamento in un mondo completamente disorientato. Personalmente penso che la chiesa debba essere una sorta di “calamita” in grado di attrarre a se, tramite i valori tipicamente cristiani più persone, portandole verso la fede ed esortando la società a “cambiare vita”. La chiesa dovrebbe essere quell’organo di fede capace adoperarsi per insegnare ai fedeli a lasciare l’egoismo, a rifiutare una vita di peccato ma in alternativa offrire una vita di possibile tentativo di perfezione e questo per amore di Cristo ma anche per portare la via, la verità e la vita nel mondo. Questo dovrebbe essere il compito principale della chiesa: salvare le anime. Non dimentichiamo che la chiesa nonostante offra aiuto a coloro che ne abbiano la necessità, non è una ONG come la “sinistra” del NWO vorrebbe far credere. Ripeto il concetto: la chiesa non è una ONG ma un’ istituzione voluta da Cristo per la custodia della verità e per portare l’ umanità verso una perfezione cristiana, quel tentativo di perfezione soggettivo, necessario a chiunque, per poter a suo tempo accedere al premio eterno del regno di Dio. La politica che a mia modesta opinione oggi la chiesa dovrebbe portare avanti dovrebbe avere come basi tutto questo. Una chiesa che non si schieri apertamente contro leggi anticristiane, contro leggi “anti uomo” (contro la vita come l’eutanasia, l’aborto) oppure che non si schieri apertamente contro regole contrarie all’ insegnamento cristiano, come ad esempio l’indottrinamento del gender e tant’altro a mia opinione è una chiesa che non compie il proprio dovere. Dopo questo prologo desidereremmo
ripetere il concetto per il quale la chiesa cattolica sia oggi divisa concettualmente in due fazioni. Siamo di fronte ad una fazione che abbraccia il “riformismo” e che rientra nel concetto politico della sinistra, che condivide fortemente appieno le teorie del NWO, ed una fazione più piccola che invece al contrario, resta coerente con i canoni cristiani della tradizione cattolica. Proprio oggi sarebbe uscito un articolo sul quotidiano “Il Giornale” che riporterebbe il fatto che il Cardinale Raymond Burke non sarebbe disposto a concedere il sacramento eucaristico al senatore dem in corsa per la Casa Bianca, Joe Biden. Il rifiuto del Cardinale nel concedere la comunione a Biden sarebbe per il fatto che la politica dem cui Biden è il candidato di punta, sarebbe favorevole all’aborto. Il Cardinale Burke spiegò a suo tempo che il fatto di essere pro aborto è sostenere posizioni molto lontane da quanto possa essere il pensiero cattolico e quindi potrebbe comportare l’esclusione alla santa comunione. Logicamente il ragionamento non sarebbe isolato a Biden ma comprenderebbe anche tutti quei politici e cittadini che propaganderebbero l’aborto o ne fossero comunque favorevoli. Quello che è una realtà è il fatto che proprio negli USA i cattolici rappresenteranno una carta molto importante da giocare per le prossime elezioni autunnali. La fazione progressista americana e la fazione progressista cattolica sarebbero fortemente impegnate a contrastare l’attuale Presidente Trump. Al contrario la fazione tradizionalista che invece appoggerebbe l’attuale Presidente. Le voci del Cardinale Burke e di Mons. Viganò sarebbero voci fuori dal coro e dimostrerebbero che esiste ancora una piccola chiesa sana in grado di avere il coraggio della testimonianza cristiana. Stando a quanto riportato da Repubblica il Cardinale Burke avrebbe specificato che l’esclusione dalla comunione per Biden in questo caso, non sarebbe una punizione ma un favore fatto al fedele, impedendogli di commettere un sacrilegio. Siamo quindi di fronte ad una chiesa divisa ma conseguentemente ad una società divisa. Quanto potrebbe accadere alle prossime presidenziali americane, potrebbe definire che tipo di chiesa e che tipo di società dominerà nel futuro. Possiamo tranquillamente affermare che la chiesa ed il sistema futuro siano legati da un cordone ombelicale che permetterebbe che le due entità viaggino in sinergia. Se la fazione della chiesa “sana” legata
agli insegnamenti del proprio Maestro riuscirà a vincere la guerra in atto, anche il mondo stesso si salverà e viceversa. Il Cardinale Burke fu uno dei firmatari dei “dubia” su Amoris Letitia, spesso l’alto prelato sarebbe stato considerato critico da Papa Francesco. Per quanto riguarda Biden (che risulterebbe essere un credente) avrebbe raccontato di aver ricevuto l’Eucarestia proprio dall’attuale Pontefice nonostante un sacerdote degli States gli avesse precedentemente rifiutato lo stesso sacramento. Burke non consentirebbe quindi a Biden la Santa Comunione lanciando ai cattolici americani un messaggio davvero importante sul quale proprio per il fatto di essere appartenenti al cattolicesimo o comunque alla famiglia cristiana, gli americani prima di recarsi alle urne dovrebbero riflettere prima di regalare il proprio voto. Il messaggio lanciato da Burke avrebbe anche la possibilità di mettere in luce una domanda più che importante, una domanda che ogni cittadino responsabile dovrebbe farsi prima di votare ovvero: che mondo desidero per il futuro?