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IL PONTE DI SETA di Goldfinger

TUTTI GLI UOMINI DEL DRAGONE

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Già da qualche mese alcuni media avrebbero iniziato una sorta “mutazione” in merito alla teoria del contagio da Covid. La notizia che in Coronavirus fosse stato trasmesso in modo naturale dai pipistrelli all’uomo starebbe mutando in “virus Ingegnerizzato”. Cosa significa ingegnerizzato? Significa modificato dall’uomo, da persone specializzate nello studio e nella manipolazione dei virus. A questo punto  non resta che chiedersi: sarà sfuggito per errore umano dal laboratorio di Wuhan oppure, divulgato artificialmente nel mondo di proposito per arrivare al compimento di determinati scopi?  Sono solo domante a mia opinione più che lecite per un cittadino ancora in possesso di senso critico. Mettere in dubbio lo svolgimento di un accadimento significa a mio parere voglia di comprendere.

Foto di Tumisu da Pixabay

Nessuno sarebbe sotto accusa ma il particolare che porterebbe a sospettare determinate situazioni (ancora avvolte da un alone oscuro) sarebbe anche il fatto che nonostante le ispezioni, che ultimamente sarebbero state effettuate presso il laboratorio cinese di Wuhan, non si sarebbe riusciti ad avere certezze conclusive che potessero suffragare o meno tale teoria. 2011: esce il film “Contagion” che parla di un virus che inizia ad infettare l’umanità anticipando quanto accadde negli anni seguenti, nel 2019. 2019: Iniziano in Italia una serie di polmoniti atipiche. Lo stesso anno arriva il Covid ed il mondo è in preda ad un virus inaspettato e praticamente nuovo, piombato di colpo sull’intera umanità, costringendo a mia opinione i Governi (con la complicità del terrore mediatico) all’imposizione di regole coercitive nel campo della libertà individuale, con lo scopo di una fantomatica protezione dal contagio, ma anche con lo scopo di effettuare una serie di vaccinazioni di massa. Torniamo però indietro nel tempo al 2001, quando venne svolta la celebre esercitazione “Event 201” un evento finanziato da Bill Gates l’anno precedente. Per riassumere: la famosa esercitazione militare sarebbe servita per permettere la comprensione, di tutto quello che potrebbe accadere in seguito, nel caso il mondo fosse caduto (e guarda caso cadde subito dopo) in preda ad una pandemia globale, qualora una forma virale fosse mutata da animali a uomini. Dopotutto i virus notoriamente mutano adattandosi alla razza ospite. Guarda caso le istituzioni sanitarie internazionali sostengono ancora oggi proprio questa teoria, il passaggio del virus da animale a uomo, una teoria che nonostante i tentativi di ispettori specializzati recatisi in Cina al laboratorio di Wuhan, non sarebbe stata minimamente provata per una serie di inconvenienti. Quello che è vero è il fatto che proprio il paese del dragone avrebbe avuto un ruolo primario in questa vicenda, una sorta di operazione terroristica (dice il media la cruna dell’ago). Come sempre l’Italia occuperebbe un ruolo importante negli accadimenti mondiali. Sembrerebbe esistere un invisibile filo conduttore, una sorta di “ponte di seta” che congiungerebbe Italia alla Cina nella gestione della crisi sanitaria. Come? Lo scopriremo nelle prossime righe. Gli accadimenti riportati nelle righe successive lascerebbero pensare che la politica italiana possa essere per lo più manovrata da un potere sterno. Chi seguisse da vicino gli accadimenti italiani avrebbe la sensazione che i due stati, Italia e Cina, si fossero adoperati per convincere la popolazione del fatto che il Covid potesse essere una pericolosissima forma influenzale letale, quando invece i dati ufficiali si esprimerebbero in modo più annacquato, affermando essere il Covid ,una sorta di forma virale influenzale non così grave. Sempre la cruna della go sosterrebbe che per capire meglio la dinamica di tutto questo marasma virale, sia necessario analizzare un evento particolare ovvero il momento in cui l’ex Presidente del consiglio italiano Conte si recò in visita alla Technogenetisc di Avellino il 19 ottobre 2019, segnata fra l’altro dal profilo “Game over” su Twitter. Questa azienda avrebbe un ruolo primario nel campo della diagnostica, nella produzione di test sanitari in grado di svelare o meno la positività o la negatività in merito a determinate patologie. Guarda guarda che questa azienda non sarebbe più italiana dal 2015 ma sarebbe stata rilevata dalla KHB di Shangai che a sua volta sarebbe controllata dalla Gree Real Estate Co. Ltd. Quest’ultima realtà aziendale apparterrebbe alla SASAC che starebbe a significare la commissione di amministrazione e supervisione del consiglio di stato.

Foto di PapaOsmosis da Pixabay

Il questa sorta di “scatole cinesi” la SASAC sarebbe l’ente dello stato italiano deputato al controllo delle attività statali del dragone. Technogenetics quindi sarebbe di proprietà del sistema dittatoriale cinese ed avrà un ruolo importantissimo nell’operazione pandemia. Proprio tale azienda predispose nel gennaio 2020 il test PRC del tampone, pratica che in seguito sarà seguita dall’ Italia e dall’ UE, un metodo infallibile per permettere una pandemia creata in laboratorio, un test, il tampone, dalla scarsa precisione capace di produrre fino al 90 per cento di falsi positivi (come sostenuto dal NY Times). In questo caso il tampone sarebbe una sorta di arma, con lo scopo di creare il terrore nelle masse ed i Governi pur sapendolo proseguono nell’utilizzo. Conte in quell’anno fece visita all’azienda cinese in Italia e guarda caso proprio questa azienda sarebbe stata protagonista primaria nella crisi pandemica, tanto che Conte attraverso il commissario all’emergenza avrebbe commissariato l’acquisto di test rapidi alla Technogenetics. La visita di Conte all’azienda fu una coincidenza fortuita? Non credo proprio, stando alle foto scattate per l’occasione (dice la cruna dell’ago) si nota l’ex premier lanciare uno sguardo confidenziale all’ amministratore della società ma questa è solamente un’ipotesi, una sensazione. Tuttavia esisterebbero altre coincidenze che lascerebbero pensare al complotto come l’apparizione in giornata del sindaco campano, si proprio lui, quello che definì “bestie” i cittadini che non indossassero la mascherina. Questi personaggi della politica nostrana si sarebbero incontrati nello stesso preciso luogo, la sede di una determinata azienda (controllata dalla Cina) che sarà in seguito deputata alla realizzazione di tamponi. Coincidenze? Non lo so, comunque seguiamo la pista delle coincidenze dato che non è finita lì. In seguito alla visita dell’ex Premier pentastellato ecco apparire un altro dettaglio. E’ il 2019 quando la Cina convoca Grillo presso la propria ambasciata il 22 novembre. L’ex Ministro Di Maio cercò di minimizzare la cosa definendola una visita da “privato cittadino”. Ricordiamoci che il comico era il massimo esponente dei pentastellati  quindi non un cittadino qualunque. Se un diplomatico convocasse un politico di punta appartenente ad un partito maggioritario nella propria ambasciata, in genere la cosa riguarderebbe i due paesi interessati ed i loro interessi, non certo un amichevole saluto. Tutto questo lascerebbe pensare che la Cina ed i pentastellati stessero prendendo una serie di accordi negli anni precedenti alla pandemia. E’ possibile quindi che l’ambasciatore cinese possa avere convocato Grillo su “territorio cinese in Italia” per il fatto che il M5S potrebbe essere divenuto nel tempo una sorta di interlocutore preferenziale per la Cina. In effetti questo movimento politico sembrerebbe essere stato molto propenso ai rapporti con la potenza asiatica, tanto che in certe occasioni parrebbe addirittura controllarlo. La cruna dell’ago riporta fra l’altro che nel 2008 prima dei rapporti con la Cina, Grillo avesse intessuto una serie di rapporti con gli americani all’epoca di Obama tanto che l’ambasciatore americano di allora, descrisse il capo pentastellato come un interlocutore credibile ed il partito del comico come un alternativa alla politica “tricolore”. Voi direte: cosa centra questo? Prima gli americani e poi i cinesi, cosa avrebbero da spartire? Centrerebbero eccome. In quel momento sarebbe stata suggellata un’ ingerenza non da poco conto ordita dal deep state USA nella politica italiana. Così facendo i “cartelli anglosassoni” sarebbero riusciti ad essere sicuri del controllo di una sorta di opposizione, precedentemente controllata dallo stesso sistema. A potenziale prova di tanto il fatto che il M5S non abbia mai calendarizzato le argomentazioni scomode al sistema, come l’influenza del mondialismo e la difesa della sovranità degli stati. Dopotutto a quanto sembrerebbe sia Grillo che Casaleggio sarebbero stati le espressioni di quel tipo di potere. Vi ricordate il “progetto Gaia” tanto caro ai pentastellati della prima ora? Di cosa si sarebbe trattato? Del controllo totale tramite la rete. Cosa avrebbe però a che vedere la Cina con gli USA? Che legame avrebbero le due potenze straniere che in genere sembrerebbero essere rivali? Vi farete certamente questa domanda, dato che i due paesi sarebbero rivali (almeno all’apparenza) sullo scacchiere mondiale nell’ambito della supremazia finanziaria ed economica. Ricordiamoci sempre che spesso tutto non è come sembra. Oggi esistono in America due Americhe, una sana e democratica ed una nascosta e totalitaria: il deep state americano. Saremmo

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

di fronte ad una sorta di Dr. Jekkyl e mr. Hyde.  Da questa serie di trame internazionali si può supporre che proprio Washington sia stato il burattinaio del mostro mercantilista del dragone: la Cina. In questo caso la Cina potrebbe essere stata una creazione del deep state americano e se non fosse stato per il quinquennio Trump (che apparterrebbe alla parte sana dell’ America) le cose oggi sarebbero davvero avanti nei progetti del NWO. Trump almeno momentaneamente riuscì a separare quel “cordone ombelicale” che esiste fra il mondialismo e l’economia globalizzata, con la Cina protagonista. Torniamo a Grillo. Al momento della convocazione del comico da parte cinese (nel periodo pre pandemico) l’Italia volente o nolente era già divenuta una sorta di satellite economico del dragone e guarda caso nel 2019 proprio la nostra nazione fu la prima aderente alla via della seta, un accordo che avvantaggerebbe in modo particolare gli interessi del dragone asiatico. La BRI finanzierebbe prestiti ai paesi aderenti come? Attraverso dollari sonanti, destinati alla costruzione di infrastrutture chiave ad esempio porti ed aeroporti. Dove starebbe l’inganno? Semplice. Vi spiego un concetto: quando un soggetto prende in prestito del denaro, lo dovrà restituire per forza di cose, e con gli interessi. Qui starebbe il gioco. Spesso accade che il debitore non riesca a restituire i crediti e quindi sia costretto a cedere qualcosa a qualcuno (il creditore). In questo caso cedere significherebbe lasciarsi “colonizzare dal creditore” in una micidiale trappola finanziaria di potere e denaro. La storia è tristemente infarcita di casi orchestrati con questa strategia. Dopotutto ricordiamoci che proprio la Cina affermò apertamente che entro il 2050 dominerà il mondo ed è proprio lì che cercherebbe di arrivare, tramite una serie di accordi sommersi e di strategia economico finanziaria da destinarsi ai paesi occidentali dall’economia “decotta” a tavolino negli anni in modo da aprire la strada al “gigante asiatico” arrivando al compimento del NWO. Ricordiamoci che alcuni dei maggiori porti italiani oggi sarebbero in mano proprio alla Cina come il porto di Taranto che “il dragone” avrebbe acquisito, per poter sbarcare in Europa e di conseguenza controllare l’Italia, un paese di capitale importanza per le rotte commerciali mediterranee. Avete giocato ancora a “Risiko”? Bene, oggi saremmo di fronte ad un grande gioco globale a Risiko ma a luogo dei carri armati metterei i dollari, trilioni di fottuti dollari, e la Cina di questo materiale ne ha tanto, tanto da comprare il mondo intero che al contrario necessiterebbe di dollari “freschi” considerato il fatto che la maggior parte a quanto pare è in mani cinesi. Torniamo ora alla politica nostrana. Conte quindi possiamo dire essere l’uomo chiave che avrebbe consegnato l’Italia e l’Europa alla Cina su un piatto d’argento. I pentastellati inizialmente avrebbero palesato una sorta di finta vicinanza alla politica Trumpiana con lo scopo di fare da catalizzatore all’asse franco tedesco e fingendo di opporsi al gigante asiatico. La via della seta e l’accordo siglato dall’allora governo giallo verde, con conseguente caduta della Lega sarebbe stata l’ennesima dimostrazione del fatto che quel Governo mal riuscito, altro no fu che un grande Bluff, una sorta di “Cavallo di Troia”. A dimostrazione di quanto detto il fatto che la Lega non si oppose all’accordo data forse la probabile presenza nel proprio partito di possibili uomini filo cinesi. La Lega (dice la cruna dell’ago), non avrebbe mai sostenuto la politica di Trump come avrebbe lasciato credere. I referenti del partito della Padania sarebbero stati oppositori della presidenza Trump, assieme al deep state americano ed i cartelli militari atlantisti, per forza di cose lontani dall’ex Presidente americano, il quale, al contrario avrebbe svolto una politica controtendenza, imperniata sul riscatto dell’ America da nazione militare mondialista e lunga mano del NWO. Salvini dopo essersi dimesso dalla coalizione giallo verde facendo “saltare il banco” (forse costretto da qualcuno) avrebbe fatto da apripista per il PD ed i pentastellati, i partiti ormai legati a doppio filo con la Cina e la finanza anglosassone in sorta di passaggio di testimone  fra la Lega ed i poteri forti legati alla Cina.

Foto di Sammy-Williams da Pixabay

Questo passaggio in seguito avrebbe portato in seguito ad aprire la strada a Draghi. A proposito, un altro dettaglio che lascerebbe pensare. Dopo l’incontro con l’ambasciatore cinese, Grillo il mese successivo si presentò a Roma con il volto coperto da una mascherina. La performance avrebbe fatto sorridere i più sprovveduti dato che alla stampa avrebbe affermato “per proteggersi dai virus”. Un affermazione che a posteriori lascerebbe pensare che la Cina avesse informato il comico sugli accadimenti successivi ovvero della pandemia ed il terrorismo sanitario che sarebbe scoppiato in seguito. Dopo un mese dalla Cina arrivarono notizie su un potenziale e misterioso virus chiamato Covid19 ma il Governo di allora ed i propri esperti naturalmente esclusero un rischio per l’Italia. Roma 30 gennaio 2020: compare una strana coppia di cinesi che da Wuhan avrebbe aperto la strada all’attuale pandemia in Italia. Se Wuhan fosse realmente stato il centro del contagio, il Governo avrebbe dovuto chiudere subito aeroporti e vie d’accesso ai cinesi ma al contrario il Governo chiuse i voli a posteriori, “chiuse i recinti a buoi usciti” divulgando fra l’altro la teoria: “abbraccia un cinese”. Il tutto lascerebbe pensare che i “fantomatici” registi dell’ operazione contagio volessero lasciar credere che la pandemia fosse arrivata in Italia per un naturale meccanismo. Questo fu un metodo per annichilire ancor di più l’opinione pubblica. Il seguito di questo potenziale intrigo internazionale lo conosciamo. Il Governo aiutato dal potere mediatico successivamente si adoperò per insinuare il terrore nella popolazione instaurando quindi una sorta di terrorismo sanitario con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Dove arriveremo? Certamente passo passo forse verso il controllo totalitario cinese, dato che nessuno oggi in Italia avrebbe il coraggio (ma neppure il desiderio) di scomodarsi e di opporsi ad un sistema del genere. Tuttavia che ci si creda o meno il male non vincerà mai, dato che Dio, quel Dio che ormai fatichiamo a riconoscere accompagna gli eventi ed appoggia i propri figli e nonostante tutto, nonostante la guerra escatologica in atto fra NWO e chiesa cattolica, che vede l’Italia in prima linea sul “fronte di guerra” in giochi di potere al di là dell’immaginario, i figli di Dio sono ancora numerosi e Lui li proteggerà in ogni modo.

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Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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