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PINOCCHIO: PROTAGONISTA DEI NOSTRI TEMPI

ALLARME NASI LUNGHI

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   ARTICOLO OFFERTO DA ONORANZE FUNEBRI ARRIGHINI BRESCIA

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Penso che il grande Collodi non avrebbe mai pensato che il proprio personaggio, “Pinoccho” sarebbe divenuto il protagonista di punta (proprio come proprio naso lungo) della storia di oggi.

E via di nuovo all’attacco con quello che a mia opinione è il grande inganno della storia umana ordito tramite l’agenda 2023 diecisa dai vertici di Davos. A volte ritornano. Questa frase mi rammenta un noto film Horror ma nella pratica mi rammenta un mondo dell’orrore basato su alcuni soggetti che desiderebbero sostituirsi al Creatore, obbligando una massa di circa otto miliardi di persone, a sprofondare nella medesima illusoria menzogna. Ormai la narrazione dell’ agenda 2023 starebbe sgretolandosi rapidamente. La roccaforte inizierebbe a produrre le prime crepe, tuttavia i nostri sedicenti auto proclamati leader, non perdono l’occasione per continuare ad imporre regole al di fuori di ogni logica, cercando di portare il genere umano in uno stato di tensione perenne e falsi problemi in modo che la popolazione presente nel mondo caschi nel tranello. Il fatto è che ormai alle presunte elucubrazioni divulgate da un sistema a mia opinione “criminal psicopatico”, usato per scopi puramente economici atti al mantenimento del potere, grazie al cielo non ci crede più nessuno, o almeno veramente poche persone. Esse verrebbero mantenure impaurite, sotto controllo da statagemmi psicologici e sociologici molto ben stiduati. Per quanto riguarda il siero, in questo periodo satarebbe uscendo la mille ed una. Per quanto riguarda i l cibo a base di insetti, abbiamo capito che si tratti di una barzelletta poco piacevole, per quanto riguarda il conflitto ucraino men che meno. Le auto elettriche salvatrici dell’umanità? Nessuno le vuole più, tanto che molti prestigiosi brand avrebbero deciso di sospendere le linee di produzione. Oggi non resta che il tentativo di tornare su nuovi conflitti e sulle carni sintetiche, su nuovi fantomatici nemici, come i peti dei ruminanti, con il tentativo di creare divisione ed instabilità perenne. Se anche queste narrazioni andranno a vuoto e so certo che accardrà molto presto, a questo punto sarà il momento dell'”extrema ratio”.

Foto di Roland Schwerdhöfer da Pixabay

Quale sarebbe? Credo inizieranno la narrazione dell’invasione aliena tramite i satelliti deputati al progetto Blue Beam, ovvero la trasformazione del mondo in un cinamatografo mondiale formato da perfetti ologrammi in grado di simulare un vero e proprio attacco alieno con annessi e connessi. I satelliti per questa tecnologia sono posizionati da tempo e le prove sono state già portate a termine in varie occasioni. Perchè credete che la cinematografia dei nostri tristi periodi, insista per inculcare la questione extraterrestri nonostante di prove certe non ne esistano? Quando il progetto avrà inizio in un primo momento sarà difficile capire chi sia il vero nemico ma soprattutto se il nemico fosse reale. Probabilmente verranno uccise persona durante l’attacco alieno simulato ma ad uccidere non saranno gli alieni ma umani prezzolati appartenenti al sistema. Quando e se questo stratagemma diverrà reale certamente sul nostro blog troverete le risposte a tutto. Sarà forse l’ultimo inganno, la prova più pericolosa a cui il genere umano divrà sottostare. Tuttavia credo che anche il progetto Blue Beam verrà smascherato, come accade a tutto quanto sia maligno. A questo punto il “castello” crollerà definitivamente portando finalmente il genere umano verso la fede e verso la pace. La questione CO2 credo che lo avrete compreso, non sarebbe un problema e neppure ci sarebbe da allarmarsi. Questo lo sostengono alcuni grandi uomini di scienza come Antonino Zichichi o Franco Prodi. Maggiore è la CO2 maggiori sono le foreste che crescono per bilanciare l’equilibrio. A quanto pare le forsete occidentali ultimamente si sarebbero allargate. Ricordiamoci che le piante di giorno si cibano di CO2 e la trasformano in ossigeno. Il fatto è che di una certa perecentuale della “famigerata” CO2 ne abbiamo bisogno per vivere. Ciò che respiriamo non è ossigeno puro ma una perfetta miscela di componenti fra cui ossigeno e CO2. L’aria secca al suolo è composta all’incirca per il 78,09% di azoto (N2), per solo il 20,9% di ossigeno (O2), per lo 0,93% di argon (Ar) e per lo 0,04% di anidride carbonica (CO2). Se l’aria che respiriamo fosse ossigeno puro per noi sarebbe una disgrazia, una grande disgrazia, moriremmo tutti con i polmoni bruciati. Non vi ricorda una certa cosa? Un certo protocollo? La natura si basa su precisi equilibri quindi non c’è da preoccuparsi. Taluni uomini di scienza di grande spessore ritengono che l’attività umana incida dall’ 1 al 5 % sui cambi climatici. Detto questo, se chiudessimo temporaneamente tutte le aziende presenti nel mondo simultaneamente per un certo periodo di tempo nulla cambierebbe. Il riscaldamento globale sembrerebbe essere dovuto principalmente all’attività solare che nei nostri anni è al massimo delle esplosioni nucleari ed i soggetti che si spacciano per semi-dei lo sanno benissimo. L’aurora boreale dello scorso mese è la firma di questo processo solare. Questi sono i corsi e ricorsi della storia naturale della Terra che per permetterci di sopravvivere, muta negli anni per rimanere in vita. Nei secoli si sono avvicendati periodi di glaciazioni, periodi caldi, tiepidi. Dopo migliaia d’anni siamo ancora quì e non ci siamo mai estinti. Detto questo penso che sarebbe meglio adeguarci ai moti naturali della Terra, pregando Dio che ci risparmi da una nuova glaciazione, altrimenti sarebbero guai seri.

Foto di Brigitte Werner da Pixabay

A questo punto dovremmo iniziare a “purgare i ruminanti affinchè emettano miliardi di peti ogni giorno” in modo da riscaldare la Terra che diverrebbe un pianeta letteralmente inospitale. Nelle prossime righe la giornalista Teresa Monaco espone la lavorazione della carne sintetica, gli eventuali lati positivi ma anche gli immensi lati negativi. La spiegazione delle dinamiche per la produzione della carne sintetica, lascerebbe comprendere come la narrazione ufficiale in merito alla CO2, ai peti dei ruminanti, al riscaldamento globale e le proprie cause, sia ancora una volta una grande menzogna. L’obbiettivo principale lo si comprende molto bene leggendo le prossime righe. Io ci vedo un tentativo di far ammalare le persone per poi poterle curare riempiendosi le tasche e poi? Poi eliminarle, centrando quindi più obbiettivi in un solo colpo.

Carne Sintetica: 25 volte più Inquinante di quella Tradizionale?

L’ultimo decreto del governo riguardante la proibizione di produzione di carne sintetica è connesso all’impatto che questa ha sull’ambiente. Tuttavia, con i dovuti controlli sulle emissioni di CO2, possibili grazie ad investimenti in ricerca e sviluppo, potrebbe diventare un’interessante alternativa sostenibile per l’ambiente.

Cos’è e come si produce la carne sintetica?

La carne sintetica, meglio definita coltivata o artificiale, rappresenta un’innovazione rivoluzionaria nel campo alimentare. Prodotto di una coltivazione cellulare in vitro, deriva da cellule animali, solitamente prelevate da polli, mucche o maiali. Queste cellule vengono fatte proliferare in condizioni controllate, utilizzando bioreattori che replicano l’ambiente naturale dei tessuti animali. Il processo inizia con l’estrazione di cellule staminali, che successivamente si differenziano in cellule dei principali tessuti.

Foto di Smiling Pixell da Pixabay

Il processo di coltivazione comprende:

  • Uso di terreni di crescita e di nutrienti per lo sviluppo cellulare.
  • Differenziazione in cellule muscolari, formando le fibre base dei tessuti muscolari.
  • Crescita in tessuto muscolare attraverso condizioni controllate.

Questo metodo permette la produzione di carne senza il bisogno di allevare e macellare animali, riducendo il consumo di risorse naturali come energia, acqua e suolo.

CO2 emessa dalla carne coltivata: nell’ambiente per millenni

Nonostante la carne coltivata sia una soluzione innovativa in ambito alimentare, presenta alcuni aspetti critici, quali:

  • Difficoltà nel riprodurre esattamente le caratteristiche organolettiche della carne tradizionale.
  • Dubbi sulla salute a lungo termine legati al consumo di carne sintetica.
  • Preoccupazioni per l’impatto ambientale in termini di produzione energetica e CO2 emessa. In particolare il gas metano, emesso nell’ambiente dalla produzione di carne tradizionale, si dissipa nel giro di 12 anni, nonostante abbia un impatto immediato sull’alterazione del clima più elevato rispetto alla CO2. La produzione di carne sintetica, che a differenza della carne tradizionale libera nell’ambiente solo CO2 e non gas, preoccupa in quanto l’anidride carbonica rimane nell’ambiente per millenni

Queste sfide sottolineano la necessità di ulteriori ricerche e sviluppi per rendere la carne coltivata un’opzione realmente sostenibile e accettabile per i consumatori.

Foto di Pete Linforth da Pixabay

Carne sintetica come alternativa etica e sostenibile 

D’altra parte, la carne sintetica offre vantaggi significativi che la rendono una proposta allettante per il futuro dell’alimentazione. Tra i benefici principali troviamo:

  • Riduzione delle emissioni di gas serra rispetto all’allevamento intensivo tradizionale.
  • Diminuzione dell’utilizzo di antibiotici e farmaci: essendo prodotta in condizioni controllate e sterili, la carne coltivata riduce il bisogno di questi prodotti, spesso impiegati in abbondanza nell’industria della carne.
  • Minore consumo di risorse naturali: la produzione richiede significativamente meno acqua, suolo e energia rispetto all’allevamento convenzionale.
  • Cruelty Free: evita la macellazione di animali, offrendo un’alternativa etica.

Questi aspetti la rendono particolarmente interessante in un contesto dove la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale sono prioritari.

Rendere la produzione sostenibile: investimenti in ricerca e sviluppo

In conclusione, la carne coltivata rappresenta un’opzione promettente per il futuro dell’industria alimentare. Sebbene attualmente presenti sfide significative, soprattutto in termini di impatto ambientale e accettazione da parte dei consumatori, potrebbe diventare un’alternativa sostenibile alla zootecnia. A tal fine, è fondamentale prevedere degli investimenti in ricerca e sviluppo che permettano la produzione di carne sintetica su larga scala e far sì da avere un maggiore controllo sulle emissioni di CO2 ad essa connesse. 

Fonte: https://www.contatti-energia.it/news/carne-sintetica/ 

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Author: admin

Nicola Migliorini alias ADMIN è Direttore del blog WWW.MONDOOGGI.COM decide cosa e quando pubblicare, è un giornalista con incarico a 360 gradi