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Sono passato circa un anno ormai, dall’entrata in scena del Covid, tuttavia la pandemia non si sarebbe rivelata solamente una questione di virus, di vaccini che stentano ad arrivare, di difficoltà di vario genere, di morti e di cure innovative. Le difficoltà dovute alla pandemia in modo particolare si abbatterebbero su alcuni settori ben specifici come ad esempio il settore della ristorazione, dell’abbigliamento, dello spettacolo dell’estetica e via dicendo, quei settori commerciali che in pratica lavorano a stretto contatto col pubblico.
La pandemia non è solamente la riprova che lo stato italiano sia in “braghe di tela” e che quindi non sappia indennizzare adeguatamente i settori che obbligherebbe a chiusure forzate, portandoli alla rovina assieme a se stesso, dato che se chiudessero non pagherebbero più le tasse. La pandemia è a mia opinione una vera e propria calamità economica ma soprattutto sociale. Che sia una calamità sociale la pandemia da Coronavirus lo vediamo tutti i giorni mi direte, tuttavia credo che il peggio per i cittadini italiani debba ancora arrivare. Molto presto saremo costretti a “purgare” quelle che a mia opinione sono le mancanze e le inettitudini di un Governo che debbo dire abbia a mio parere sprecato fondi in “monopattini elettrici” e tant’altro, piuttosto che concentrare le risicate risorse in ristori adeguati per i facenti parte dell’ economia di una nazione civile e sviluppata. Come scritto nelle righe precedenti i cittadini italiani molto presto dovranno scontrarsi con una serie di aumenti che altro non faranno che impoverire la cittadinanza. Prenderemo ispirazione da un articolo uscito in questi giorni e pubblicato sul quotidiano “Il Giornale” un articolo in grado di informare su quali saranno i beni che vedranno un aumento nei prossimi mesi. La tragicommedia all’italiana è il fatto che gli aumenti riguardino parecchi campi economici di primaria importanza come naturalmente la luce, il gas, le RC auto e la telefonia ma anche i mutui che devo dire in fatto di interessi non scherzino affatto.
Mutui bancari: L’arrivo
prepotente della pandemia avrebbe provocato in Italia una vero e proprio stato di profonda incertezza che si sarebbe abbattuto sui mutui che di conseguenza avrebbero portato inizialmente il mercato dei prestiti, ad un calo dei tassi di interesse. In effetti oggi gli indici sarebbero inferiori del periodo ante Covid. Tuttavia da quanto sosterrebbe Facile.it il tasso fisso sarebbe tornato a crescere mentre il Taeg medio avrebbe visto una aumento dell’ 1,35% ovvero l’8,9 in più rispetto al mese di febbraio. Per quanto riguarda il tasso variabile avrebbe dimostrato una maggior stabilità, un calo nel 2020 ed ancora oggi fermo ai livelli minimi. Perché tutto questo? Per il fatto che da un certo punto di vista la pandemia avrebbe creato incertezza e maggior rischio per gli istituti di credito. Se ragionassimo nel lungo periodo potremo assistere ad un aumento dei tassi di interesse che oggi sarebbero sotto lo zero. Per quanto riguarda i tassi variabili dovrebbero restare simili stando a quanto sostiene l’Avv. Marco Festelli vice Presidente nazionale di Confconsumatori.
(Da IL Giornale) Confconsumatori: “Da mesi chiediamo al governo un ulteriore provvedimento di sospensione generalizzata sui mutui per le partite Iva ed i cassaintegrati perché, anche nel primo trimestre del 2021, hanno avuto un calo degli incassi rispetto al 2019. Chiediamo che venga reiterato e siano coperti fino alla fine dell’anno, è un nostro pallino”, ha sottolineato.
RC auto: L’inizio della pandemia avrebbe portato le assicurazioni del settore automobilistico ad una
leggera contrazione delle tariffe. Trend contrario a partire dall’inizio 2021. In questo caso sarebbe stato rilevato un recupero nei premi medi (circa l’ 1,44%). Nonostante la pandemia abbia portato i cittadini ad utilizzare molto meno le vetture portando quindi ad una diminuzione dei sinistri, le tariffe non sarebbero calate in modo sostanziale e ricomincerebbero la tendenza all’aumento. Sempre l’Avvocato Festelli rileverebbe il fatto che i bilanci della compagnie assicurative siano nettamente lievitati nel 2020 rispetto all’anno precedente.
Luce e Gas: in questo caso saremmo di fronte ad aumenti medi del 5% a scapito di tutte le famiglie italiane, le imprese, i cittadini. Potremmo vederci quindi recapitare fatture energetiche con tariffe nientemeno che superiori rispetto a quelle rilevate prima di inizio della situazione Covid.
Tenetevi ben saldi, ora vi daremo una notizia interessante: I primi tre mesi del 2021 la spesa media per famiglia con consumo annuo di 2.700 KW/h si sarebbe aggirata a 47,59 Euro /mese ma si prevede un aumento come precedentemente detto di circa il 5% rispetto allo stesso periodo del 2020. Per quale ragione le tariffe energetiche aumenterebbero? Che impatto avrebbe avuto il Covid sui consumi energetici? Ricordiamo che il prezzo del petrolio crollò nei primi sei mesi del 2020, tuttavia oggi starebbe recuperando terreno e questo potrebbe essere la causa degli aumenti. I provvedimenti governativi porterebbero benefici solamente alle piccole imprese dato che i benefici previsti per il Covid riguarderebbero esclusivamente le utenze buisness, ma non alle famiglie che in questo caso pagherebbero i costi del piccolo risparmio riservato alle aziende chiuse per i lokdown. Il fatto creerebbe una vera e propria guerra dei poveri. Da tempo Confconsumatori chiederebbe al Governo una moratoria per le piccole e medie imprese chiuse per il lokdown ma anche da destinarsi alle famiglie.
(Da Il Giornale): Confconsumatori: “Ai nostri sportelli riceviamo quotidianamente migliaia di italiani che sono in difficoltà a pagare il conguaglio dell’acqua, la fattura della corrente elettrica così come quella del gas: solo fino al 9 aprile 2020 c’è stata la sospensione delle utenze domestiche per morosità di gas, elettricità ed acqua con persone che non lavorano, cassaintegrati e bar e ristoranti chiusi, una cosa allucinante. Avevamo chiesto e chiediamo rateizzazioni congrue alla pandemia: se non si riesce a pagare una bolletta da 4-5 mila euro, andrebbero rateizzate a 36 o 48 mesi e non a 5-6 o 9 mesi, sono cifre importanti. Non possono sottrarre liquidità alle famiglie così come alle piccole e medie imprese”, afferma Marco Festelli.
Prestiti di denaro: gli aumenti sarebbero ingiustificati anche in questo caso sempre secondo Facile.it. Consideriamo un Taeg medio per un prestito di 10 mila Euro con restituzione in 5 anni. In questo caso la crescita sarebbe stata del 6% nei primi mesi di pandemia poi passato al 6.25% di gennaio 2020 per poi lievitare al 6,3% del mese di giugno 2020. Lo scorso mese gli indici avrebbero visto un assestamento ad un buon 6.44%.
Prestiti da Finanziaria:
Se è vero che il mercato lo farebbe la domanda e l’offerta è anche vero che la richiesta di denaro potrebbe spingere i fruitori di prestiti come ad esempio le finanziarie ad una serie di aumenti. In effetti il periodo di pandemia avrebbe portato i cittadini ad aumentare la richiesta di denaro a scopo di liquidità. Questo particolare avrebbe permesso una serie di aumenti come nel caso di un mutuo che sarebbe erogato con un aumento dello 0,11% in più, ma nel caso dei prestiti tramite finanziaria si parlerebbe nientemeno dei un incremento nel campo degli interessi del 5-6% in più ovvero un vero e proprio raddoppio dei costi che non sarebbe giustificato neppure dal rischio del credito. In questo caso si tratterebbe di aumenti dovuti quasi esclusivamente alla forte richiesta di denaro
Telefonia fissa ed internet: La telefonia fissa non avrebbe visto cospicui aumenti nel 2020 ma non internet rincarato di circa il + 5.3% da inizio pandemia. E’ normale, ormai la connessione alla rete sarebbe divenuta essenziale, ed è proprio lì che scatterebbero gli aumenti. I rincari sarebbero anche dovuti al fatto che lo Stato non avrebbe investito a sufficienza in fatto di dorsali digitali destinato alla banda larga, i cavi adatti per intenderci.
Lo spettro di una serie di aumenti quindi attenderà i cittadini, aumenti che certamente contribuiranno ancora una volta ad impoverire una popolazione assolutamente impoverita, prima dall’entrata in scena dell’ Euro, poi da una misteriosa pandemia che prepotentemente sarebbe sbarcata in Italia misteriosamente, conquistando lo scacchiere mondiale e mandando sulla soglia del fallimento moltissimi settori economici che credo possano un domani post pandemico, essere acquistati per un tozzo di pane da qualche facoltoso straniero.