Home Scienza COVID: ISRAELE TESTA UNA NUOVA CURA di Goldfinger

COVID: ISRAELE TESTA UNA NUOVA CURA di Goldfinger

SOLO VACCINI? LA NUOVA CURA ISRAELIANA

0
6588
Visualizzazioni: 0

ARTICOLO OFFERTO DA IMPRESA DI PULIZIE HYDRASHINE BRESCIA TEL 3391709051

Covid: una buona notizia viene da Israele. Anche il popolo di Dio si starebbe adoperando per  trovare una soluzione nella cura del Covid. Come abbiamo più volte sostenuto il vaccino non è l’unica soluzione. Diciamo che  è (a mia opinione) il “piatto più ricco” dato che lo stato od il privato che riuscisse a sviluppare e commercializzare un vaccino, dopo il terrore creato dai media per quanto riguarda il Covid, diverrebbe improvvisamente ricco oltre misura. Questo ultimo particolare gli stati lo conoscono molto bene, come pure certi investitori che avrebbero destinato cospicui investimenti sulla realizzazione di un vaccino mirato. Dopo avere letto i miei articoli precedenti, avrete capito come la penso in merito al vaccino per il Covid, pur non ritenendomi un no vax. Il vaccino tuttavia resta  a mia modesta opinione una soluzione “rischiosa”, per il fatto che

Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

oggi sarebbe il cuore umano ad avere la necessità di un vaccino molto efficace contro l’egoismo e contro il potere fine a se stesso. Considerando i risvolti di qualche anno fa, quando una nota azienda farmaceutica americana, (cui non faremo il nome ma dato il fatto pubblicammo a suo tempo un articolo) uscì allo scoperto il che nello stesso vaccino l’azienda avrebbe inserito qualche componente in grado di indurre alla sterilità, ma non solamente anche ad altre patologie. Detto questo devo dire che dei vaccini, oggi, non mi fido più di tanto. Non dimenticate il fatto che nei piani della massoneria deputata alla realizzazione dei piani del NWO, esiste un particolare progetto di eliminare buona parte della popolazione umana, considerata troppa, iniziando inizialmente dal contenimento delle nascite tramite aborti a non finire, eutanasia, contraccezione, divulgazione dell’omosessualità e via dicendo. Per questo non sarei tanto fiducioso dei vaccini ma lo sarei invece di una cura a contrasto del Covid. Pensate per assurdo: il vaccino non conosciamo esattamente da cosa sia composto per quanto riguarda Covid sappiamo bene cosa offra, ovvero  simil forma influenzale, possibili polmoniti acute e nel peggiore dei casi decesso e generalmente per patologie pregresse che nulla hanno a che vedere con il virus. Detto questo credo sia forse il minore dei mali rischiare il Covid piuttosto che lasciarsi vaccinare con qualcosa di poco sicuro poichè realizzato troppo rapidamente

Foto di Tibor Janosi Mozes da Pixabay

Le parole di Rothstein: (Ansa) “Non so se sia la fortuna dei principianti – ha aggiunto Rothstein che comunque si è detto cauto sulla vicenda – ma siamo molto entusiasti. Per un medico assistere ad un tale miglioramento in un così breve periodo di tempo è sorprendente”. Commenti positivi anche da parte di Kamada azienda tra le prime al mondo – hanno ricordato i media – a puntare su un farmaco tratto dagli anticorpi:  “Abbiamo usato – ha spiegato Amir London, ceo di Kamada, citato da Times of Israel – plasma convalescente come materiale grezzo, ma poi sottoposto a trattamento farmaceutico e processato per diventare farmaco. Quando si usa una infusione (di anticorpi regolari, ndr) non si sa esattamente cosa si sta dando”, invece con il farmaco messo a punto si assicurano – ha proseguito – quantità di anticorpi predefinite e standardizzate e ai pazienti è somministrato “un trattamento virale che può ridurre la carica virale”. Il prodotto – ha aggiunto ancora sempre citato dalla stessa fonte – è “una globulina iper immune, a volte definita come vaccino passivo, chiamato in questo modo perchè a differenza di un vaccino regolare che induce l’organismo a creare anticorpi per combattere virus o batteri, contiene anticorpi preformati”. London – anche lui cauto

Foto di valelopardo da Pixabay

sui primi incoraggianti successi – ha detto che la scelta di sperimentare su pazienti in condizioni moderate, affetti da polmonite da Covid 19, ma non ancora in ventilazione, è legata al fatto che “si è voluto prenderli quando sono ancora altamente vitali e prima del deterioramento, in modo da curare questa fase virale con un rimedio antivirale”.

Visualizzazioni: 0
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

NO COMMENTS