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COVID: DAVIDE CONTRO GOLIA di Nicola Migliorini

UN HOTEL CONTRO LA CINA

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L’attuale pandemia ha segnato oggettive difficoltà un po’ in tutti i settori economici fra cui quello del turismo. L’isolamento imposto dal Governo per il contenimento del Coronavirus ha portato per forza di cose al crollo del turismo in tutto il mondo. L’Italia in fatto di crollo del turismo non è stata certamente esente, dato che si attesta ad essere una delle principali mete apprezzate dal turismo internazionale, un po’ per le bellezze naturali e dall’altro canto (quello più evidente) per la grande cultura e tradizione, per gli antichi fasti che l’hanno contraddistinta nei secoli. Quest’anno per quanto riguarda il turismo montano in certe mete particolarmente di lusso sarebbe stata anche una buona annata, come ad esempio a Cortina d’Ampezzo

Foto di Tanja Schwarz-Krapp da Pixabay

che ha visto un inverno finalmente con un buon innevamento, una particolarità che non accade da anni, per di più la concomitanza con la Coppa del Mondo di sci alpino che si sarebbe dovuta disputare fra il 18 ed il 22 marzo sarebbe stata una concomitanza davvero ottimale. In questo periodo avrebbero potuto arrivare a Cortina i giusti frutti dovuti ai numerosi turisti portando nella cittadina delle Dolomiti dei buoni introiti. Dopotutto ultimamente la casualità di poter avere quantomeno un buon innevamento di questi anni risulta essere un po’ una rarità, data la “pazzia” del tempo, ma quest’anno sarebbe stata veramente una stagione eccezionale per quanto riguarda la neve e quindi il turismo montano ma il tutto si sarebbe trasformato in un vero e proprio miraggio a causa dell’attuale pandemia. Purtroppo il virus proveniente dalla Cina avrebbe vanificato i sogni di gloria per l’inverno 2020, conducendo il settore del turismo soprattutto il turismo dello sci ad una netta perdita in particolare nelle zone considerate lussuose e affollate di Hotel che vedono soprattutto nella stagione invernale il proprio buisness, la punta di diamante del sostentamento relativamente alla propria attività. Stando a quanto descritto su alcuni media come ad esempio il giornale economico per eccellenza, quello dalle pagine rosa ovvero “Il sole 24 Ore”, un hotel di Cortina, L’Hotel De La Poste, avrebbe citato il Ministero della sanità della Repubblica Popolare Cinese accusandolo di non aver segnalato con la dovuta tempestività

Foto di Simon Steinberger da Pixabay

all’ Organizzazione Mondiale della Sanità lo stato di diffusione del Covid-19 pertanto anche i gravi effetti virali e letali nel periodo fra novembre e dicembre dello scorso anno, quindi per non avere preso tutti i doverosi provvedimenti nel controllo dei propri connazionali in partenza dalla Cina verso i paesi esteri. Da una parte vediamo quindi una contesa fra l’Avvocato Vignola di Bari rappresentante appunto l’hotel delle Dolomiti che si affaccia sul celebre Corso Italia e dall’altra parte lo stato cinese. La mossa dell’Hotel di Cortina certamente farà esultare il presidente dello zio Sam Donald Trump che recentemente avrebbe minacciato di chiedere i danni alla stessa Repubblica Popolare Cinese a causa della forma virale che ha infettato tutto il mondo, Stati Uniti compresi, affermando che la Cina avrebbe diffuso il virus e fornito false informazioni sull’ epidemia che poi si sarebbe trasformata nientemeno che in pandemia. Nella causa verso la Cina l’hotel trentino chiederebbe i danni come precedentemente accennato, per il mancato afflusso turistico dato fra l’altro che l’inverno 2020 sarebbe stato assolutamente favorevole riguardo all’innevamento eccezionalmente perfetto, in più l’ evento della Coppa

Foto di gavia26210 da Pixabay

del Mondo avrebbe registrato il tutto esaurito. Dopotutto la zona delle Dolomiti è famosa per le piste da sci che in genere fanno in modo che migliaia di turisti si precipitino nella zona per scivolare sulle famose piste godendo dei fantastici e rinomati panorami dolomitici portando i numerosi hotel della a lucrosi incassi. Naturalmente le gare della Coppa del Mondo a causa della forma virale sarebbero state annullate negando quindi alla zona un prezioso valore aggiunto riguardo al settore turistico. Nella causa fra l’Hotel e lo stato cinese il danneggiato chiederebbe i danni per denaro non guadagnato a causa del virus cinese e delle presunte negligenze dello stato del dragone. La causa è un’iniziativa isolata che riguarda solamente questo hotel senza l’appoggio dell’Associazione Albergatori di Cortina. L’hotel De la Poste avrebbe dovuto chiudere i battenti per il 2020 a partire dal 12 marzo con ovvie conseguenze economiche disastrose, prima fra tutte il licenziamento di tutto il personale e la disdetta delle forniture. Ciliegina sulla torta: la stagione fredda 19/2020  avrebbe dovuto essere la migliore stagione invernale del decennio. Chissà se il celebre hotel riuscirà a vincere la causa e quindi a farsi risarcire. Se dovesse riuscire nell’intento potrebbe attirare anche altre realtà ad intentare cause verso la Cina ma soprattutto una potenziale causa vinta potrebbe dare ossigeno, come precedentemente accennato, ai desideri del Presidente Americano che se riuscisse a citare lo stato Cinese ed a farsi risarcire, potrebbe portare al rivale economico del dragone guai economici piuttosto seri.

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Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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