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Come la maggior parte dei mercati anche quello del mattone sarebbe stato costretto a subire una certa crisi dovuta l’inaspettato arrivo dalla pandemia da Coronavirus. Quest’anno quindi nonostante le manovre del Governo a sostegno di questa fascia economica, con facilitazioni nel campo delle ristrutturazioni immobiliari, il settore edile ha dovuto subire una sfida ulteriore che tuttavia sarebbe stata parzialmente calmierata. L’edilizia devo ammettere essere un settore molto importante per l’economia nazionale per il fatto che l’indotto del mercato edile avrebbe un certo peso su una buona fetta dell’economia italiana.
Nel 2021 il settore del mattone tuttavia non sarebbe ancora uscito del tutto dalla crisi per varie ragioni, principalmente a causa della pandemia che si sarebbe rivelata, ripeto, una delle disavventure economiche principali un po’ per tutti i settori economici e produttivi dello “stivale”. Nonostante le previsioni non certo brillanti del 2021 se tutto andrà nel verso giusto, il prossimo anno si rivelerebbe un 2022 abbastanza sereno per questo settore che verrà trainato da una certa euforia anche per il 2023. L’edilizia (e non solo) se le previsioni ottimistiche saranno reali, potrà vedere la luce dal tunnel per almeno un biennio. Come andrà il mercato immobiliare? Ecco le previsioni degli esperti. Dopo un anno dalle chiusure forzate a causa del Covid i monitor del settore immobiliare avrebbero registrato l’impatto sul numero di acquisti e delle vendite immobiliari. In questo caso la tendenza registrata sulle compravendite (oltre ai prezzi relativamente agli immobili) sarebbe stata meno sostenuta di quanto si avrebbero previsto le previsioni più ottimistiche, considerando la profonda crisi economica legata alla pandemia. In questo caso i monitor immobiliari si sarebbero aspettati un calo intorno al – 15 -20%. A tutti gli effetti il calo ci sarebbe stato ma si sarebbe attestato a solo – 7,7%. A salvare la situazione sarebbe stato un rimbalzo positivo nelle compravendite che nell’ultimo trimestre dell’anno avrebbe iniziato a volare fino al +8%. Per il 2021 quindi cosa ci si potrebbe aspettare per questo mercato trainante dell’economia nazionale? Quali sarebbero le soluzioni finanziarie migliori in questo periodo così anomalo? Meglio i mutui variabili oppure a tasso fisso? Stando a quanto previsto dal famoso osservatorio immobiliare Nomisma l’effetto pandemia si prevede possa portare ad una positiva euforia del mercato immobiliare, che vedrà di conseguenza una buona ripresa. Si tenga presente che il 2020 ed il 2021 sarebbe stato per gli italiani un biennio di risparmio. Il timore avrebbe portato il popolo italiano (che da sempre resta un popolo di risparmiatori) a contrarre ulteriormente le spese e quindi ad aumentare i numeri positivi sui propri conti correnti. Il maggior problema italiano nel settore immobiliare è il fatto di essere un segmento bloccato per quanto riguarda gli immobili nuovi, eccetto alcune bolle come Milano che invece offrono buone possibilità per il nuovo. Nelle altre città non resta che affidarsi al settore immobiliare dell’usato.