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CURE MEDICHE GRATUITE POST COVID di Nicola Migliorini

IL GOVERNO STANZIA 50 MILIONI DI EURO

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Quando si parla di Covid in genere non si divulgano buone notizie, tuttavia ecco una news che tampona la negatività in merito a quei cittadini che avessero contratto il virus in forma non certo leggera,  che a causa della forma virale fossero stati costretti a rivolgersi all’ospedale, quindi essere ricoverati per poter guarire dalla malattia. Da un articolo con data odierna uscito sul quotidiano “Il Giornale” ecco arrivare nel dedalo del terrorismo mediatico, una notizia confortante. Stando a quanto scritto nell’articolo coloro che fossero stati colpiti dal Covid in forma grave e poi guariti tramite ricovero  presso le strutture ospedaliere, per i prossimi due anni non pagheranno ne esami ma neppure visite mediche relative al post Covid. Per poter far fronte a questo ammortizzatore sociale il Governo italiano avrebbe stanziato 50 milioni di Euro. L’ agevolazione rivolta dal Governo verso i cittadini servirà per aiutare i medici nello studio della cosiddetta sindrome “Long Covid”. Arrivati a questo punto cercheremo di approfondire la notizia, di capire quali esami fossero gratuiti per gli ex malati di Coronavirus. Chi fosse stato affetto da una forma virale grave quindi si vedrà esentato dal pagamento del tiket sanitario per il prossimo biennio.

Foto di Darko Stojanovic da Pixabay

La gratuità dei servizi di salute pubblica, saranno da intendersi come esami da laboratorio ma anche accertamenti e visite specialistiche. Naturalmente anche in questo caso si tratterebbe di un “do ut des” ovvero una sorta di interscambio che dovrebbe intercorrere fra Governo italiano e cittadino interessato alla forma virale. Per capirci meglio: lo stato offrirebbe i servizi ma allo stesso tempo, come anticipato nelle precedenti righe, il cittadino offrirà ai medici la disponibilità di studiare approfonditamente gli effetti del post Covid detti “Long Covid” dato che in molti casi, la conseguenza della malattia contratta in precedenza, sarebbe in grado di dare a questi pazienti colpiti in forma non certo leggera, problematiche di varia natura, anche a distanza di tempo dalle dimissioni ospedaliere.

Ecco cosa enuncerebbe la bozza: ( Da Il Giornale): L’articolo 31 della bozza del Decreto sostegni Bis prevede “l’esenzione” delle “prestazioni di monitoraggio per pazienti ex Covid”. Come detto non varrà per tutti e per ogni tipo di prestazione: nel testo si legge che l’obiettivo dell’investimento è garantire delle cure omogenee a tutti coloro che hanno avuto il Covid, con un “programma di monitoraggio dedicato tale da assicurare un’attività clinico-diagnostica assistenziale modulata in base alla severità della sintomatologia presentata” e “anche mediante la diagnosi precoce delle possibili sequele della malattia”. L’obiettivo è chiaro: seguire i pazienti Covid anche sui possibili sintomi a lungo termine in maniera completamente gratuita ma in base alla severità della malattia.

Chi sarebbero quindi i pazienti “Long Covid” ai quali spetterebbe il diritto dell’esenzione temporanea dei tiket sanitari? A questa tipologia di pazienti apparterrebbero quei soggetti che come specificato nelle precedenti righe, avessero contratto il virus in forma grave ma che a distanza di tempo dalle dimissioni seguirebbero a manifestare sintomi specifici, spiegherebbe Gianfranco Prati docente di cardiologia presso l’Università di Milano – Bicocca oltre che direttore della struttura Istituto Auxologico Italiano, l’istituto che avrebbe attivato dei particolari servizi di monitoraggio per il controllo distanza e la riabilitazione a posteriori dell’infezione da Covid. Stando a quanto rilevato dal team di medici molti pazienti che fossero stati affetti da Covid in forma grave, avrebbero continuato a subirne gli effetti anche nella situazione di guarigione, lamentando ad esempio la mancanza del gusto e dell’olfatto cui soffrirebbe un 21% dei guariti, (un sintomo tipico dell’infezione) ma anche stanchezza cronica che avrebbe colpito il 58% degli ex pazienti, dolori alla testa che proseguirebbero nel 44% dei dimessi, deficit di attenzione che lamentano il 27%, difficoltà respiratoria 25% dei guariti dal virus, ma anche la perdita dei capelli. Stando a quanto affermato da Prati una ricerca americana avrebbe portato alla luce più di 50 effetti negativi nel periodo post Covid a danno dei pazienti colpiti in forma grave e poi guariti, tuttavia circa l’80% degli stessi continuerebbe a subire i disturbi per due o tre settimane. Coloro che soffrissero dei sintomi post Covid quindi potranno sottoporsi ad esami specifici come visite cardiorespiratorie, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, spirometria, esami del sangue ma anche un’eventuale Tac toracica dedicata ai soggetti che avessero subito una polmonite interstiziale, una RM dedicata a coloro che avessero contratto a causa del Covid una miocardite od un danno al cuore.

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Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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