Generalmente sono le guerre che rendono i popoli coesi. In questo caso la pandemia da Coronavirus che staremmo vivendo oggi sarebbe pari ad una calamità, ad una sorta di guerra. Purtroppo di errori economici a mia opinione se ne sono fatti parecchi a partire dall’ Europa cosiddetta “dei popoli” (come ama farsi chiamare ipocritamente) uno “stato”, che come vedete scrivo virgolettato, dato che oggi la Ue non può fregiarsi dell’appellativo di stato perché stato è in realtà tutt’altra cosa. Comunque sia è
normale che nei momenti di gravi difficoltà talvolta si cerchi di apportare delle modifiche (per causa di forza maggiore) quindi che alcune realtà embrionali, mal realizzate come lo è a mio parere l’Unione Europea inizino a pensare di prendere forma. Non è passato molto tempo dal rifiuto dei tedeschi e dei paesi comunitari nord europei per il famoso fondo, (i famosi Eurobond) a sostegno dei paesi comunitari che necessiterebbero più aiuto e questo fatto avrebbe contornato con un segno più marcato il dipinto, facendo finalmente vedere con chiarezza il vero volto egoista ed opportunista dell’ attuale UE. Con la pandemia abbiamo capito che la UE prima di tutto non può chiamarsi stato ma direi piuttosto un accordo economico fra paesi ma “potrei definirlo meglio come accordo economico fra pescecani opportunisti pronti a sbranarsi l’uno con l’altro” . A mia opinione questo modo di fare è contro il buon senso e lascerebbe intravedere la mala volontà di creare uno stato federale vero e proprio come quello stato che probabilmente i padri fondatori avrebbero progettato. Purtroppo in UE esiste ancora la mentalità di agire come se esistessero due differenti tipi di paesi, i “Pigs” ovvero maiali da macello, che in genere sono i paesi del sud UE e paesi COW ovvero quelli macellai che praticamente spolpano i PIGS. Questo modo di agire porta alla comprensione che una vera UE quindi un vero stato UE non sia mai esistito se non forse, nei sogni di coloro che pensarono di creare l’UE. Credo che l’Europa se vorrà continuare ad esistere dovrà per forza di cose iniziare a pensare in un modo radicalmente differente quindi iniziare a capire che non devono esistere paesi di serie A e paesi di serie B. Per diventare un vero e proprio stato la UE è necessario che inizi a lavorare per mutare in uno stato federale
come dopotutto lo sono gli Stati Uniti d’ America, che sono uno stato serio. Ricordo che proprio lo stato federale USA intervenne con copiose iniezioni di denaro quando anni fa la California stava arrivando sull’orlo del fallimento. Per divenire un vero e proprio stato federale affidabile nel mondo la UE dovrebbe farsi carico del debito pubblico di ogni stato e pertanto provvedere tutti assieme a pagarlo. Se leggessero questo articolo i paesi del nord Europa si straccerebbero le vesti ma d’altronde se si vuole essere uno stato non è possibile che le cose siano diversamente. Comunque sia in questi giorni saremmo di fronte ad un vero e proprio colpo di scena provocato dalla Cancelliera tedesca che in un incontro col francese Macron avrebbe agito come se intendesse progettare l’emissione dei bond europe con un valore molto alto di ben 500 miliardi di Euro. Il progetto pensato dalla Merkel sarebbe quello di poter distribuire risorse agli stati membri più colpiti dalla pandemia in modo da poter avere un sostegno al momento della ripresa economica. Un sostegno a fondo perduto da poter investire nei compartimenti economici particolarmente strategici come le fonti di energia pulita, l’ambiente ed altro. Quello che sarà la possibile opposizione ai piani della Merkel saranno certamente il gruppo dei paesi del nord UE come l’Olanda, la Svezia, l’Austria, la Danimarca quindi si dovranno certamente attendere gli sviluppi di questo possibile passo avanti che potrebbe iniziare a portare all’idea di uno stato vero e proprio. In questo caso l’arrivo della pandemia quindi potrebbe essere quella leva che potrebbe portare l’Unione Europea a decidersi finalmente a formare le basi per un vero e proprio stato che auspico possa iniziare presto a formarsi. In questo caso potremmo magari iniziare a fare una doverosa riflessione
. Se così non fosse sono sempre propenso a pensare che forse, la scelta migliore per l’Italia sarebbe uscire dall’ Europa imitando il Regno Unito, accollandosi i possibili pesanti oneri della scelta, ma anche gli inevitabili onori. Continuo a credere fermamente che il poter tornare in possesso della propria sovranità possa essere per l’Italia comunque sia la migliore delle scelte. Un’ eventuale Italexit potrebbe produrre un tempo iniziale di sacrifici che comunque sia col tempo potrebbero sfumare e portare la nostra bella nazione a volare economicamente tornando come un tempo una potente e meravigliosa Italia. Dopotutto credo che sia meglio decidere del proprio destino che farsi guidare da ciechi o da “furbi”.