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FACCIAMO CHIAREZZA SULLE SANZIONI COVID OVER 50 di Goldfinger

PROCEDURASANZIONI COVID? I CONSIGLI DELL'AVVOCATO

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Foto di Spencer Davis da Pixabay

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Questi ultimi anni li potremmo definire gli anni della menzogna ma allo stesso tempo anche gli anni della confusione. L’Italia è un paese davvero strano, una nazione di opinionisti tutti differenti che, senza alcun dato di fatto oggettivo, esprimono opinioni, talvolta fantasiose e talvolta insensate e talvolta parzialmente reali. In questo modo la persona che desiderasse poter conoscere qualcosa di certo su un determinato argomento, sentirà per lo più i canti delle sirene a scapito di una possibile verità. Da questo ne deriverebbe il fatto che la persona veramente interessata alla questione non saprà più come comportarsi. Questo prologo vuole denunciare un fatto molto confuso da opinioni di vario genere opinioni di popolo, per intenderci, opinioni di persone fuorvianti per scelta o al contrario fuorvianti in buona fede ma fuorviati comunque. Siccome a noi piace offrire informazione il più reale possibile, non esprimeremo opinioni in merito a questo caso che sinceramente conosciamo davvero poco. Per poter informare con prudenza e con professionalità, abbiamo contattato per voi l’avvocato Olav Taraldsen, collega dell’avvocato Sandri. Il caso che esporremo in questa intervista sarà il “caso” delle multe ai non vaccinati over 50. Voi sapete esattamente come comportarvi o vi comporterete per “sentito dire”? Forse sarebbe meglio valutare le opinioni di un esperto come un avvocato fra l’altro specializzato per le questioni legate alla pandemia, alle sospensioni dal lavoro ed a tant’altro legato al fattore Covid 19. Sarà quindi l’avvocato Olav Taraldsen che esporrà la propria strategia e spiegherà come a suo vedere sarebbe opportuno agire in questo caso.

Avvocato: per quanto concerne le multe arrivate nei giorni scorsi ma anche quelle recapitate con data 2022, c’è chi sostiene che la sospensione riguardi solo le multe datate 2023. Cosa dice la legge? Sicuramente l’emendamento sulla sospensione delle sanzioni avrebbe potuto essere più chiaro, in modo da eliminare ogni dubbio interpretativo. Noi riteniamo, in ogni caso, che la sospensione riguardi altresì i termini di opposizione alle sanzioni e si applichi anche agli avvisi di addebito notificati prima del 30 dicembre 2022 (data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. 162/2022).

Pensa che a giugno si possa sperare in un’ eliminazione totale della sanzione? Da quanto dichiarato pubblicamente dalla parte politica che ha introdotto la sospensione, l’intenzione sarebbe quella di eliminare le sanzioni prima del termine della sospensione a giugno 2023.

Consigliate quindi il ricorso? No, per il momento noi non consigliamo ricorrere al giudica di pace. Meglio attendere nuovi sviluppi a fine giugno.

Per quale motivo il nuovo esecutivo ha solamente sospeso la sanzione e non l’ha eliminata totalmente? Personalmente, ritengo che tale soluzione sia il frutto di un compromesso politico.

Sembrerebbe che la questione “siero” stia venendo alla luce nella forma esatta ovvero che il siero non protegga dal Covid e neppure eviti i contagi, tuttavia sembrerebbe che gli effetti avversi stiano uscendo allo scoperto in numerosi casi. Lei che ne pensa? Il numero degli eventi avversi denunciati sta salendo costantemente, mentre l’efficacia della vaccinazione per prevenire la diagnosi di infezione è ormai smentita dagli stessi report dell’Istituto superiore di sanità. Noi abbiamo sostenuto sin dai primi mesi del 2021 che la vaccinazione deve essere una scelta personale, in quanto i soggetti vaccinati possono contrarre e trasmettere il virus esattamente come i non vaccinati.

Come si riflettono tali dati scientifici nella legislazione italiana? L’Italia ha da subito avuto un approccio catastrofista rispetto alla diffusione del SARS-CoV-2. Ciò ha determinato la totale soppressione del diritto fondamentale al lavoro e, paradossalmente, ha contribuito a innalzare il livello di decessi fra i soggetti fragili. Nonostante la recente presa di posizione della Corte Costituzionale sull’obbligo vaccinale, riteniamo che l’erroneità tecnica delle misure adottate dai Governi Conte e Draghi verrà sicuramente accertata. Noi stiamo agendo sia sul fronte della tutela del diritto al lavoro, rappresentando i lavoratori sospesi, sia su quello della tutela alla salute, difendendo coloro che hanno contratto il virus negli ospedali/RSA e i loro familiari.

So che voi come studio legale avete combattuto e state combattendo non poco su queste problematiche, cosa vi ha spinto a farlo? Non deve essere facile remare contro corrente? Non è per nulla facile anzi. Remare contro corrente è molto duro e difficoltoso. Riteniamo, tuttavia, che il compito più importante degli Avvocati sia quello di difendere, con i mezzi offerti dal diritto, coloro che si trovano in una posizione di debolezza nei confronti del potere pubblico e privato. Nel caso specifico del COVID, riteniamo che l’accanimento nei confronti di chi ha rifiutato il vaccino sia stato del tutto ingiustificato e che rappresenti un pericoloso precedente che deve essere contrastato con grande volontà e decisione.

I dati statistici sono attendibili a sua opinione? Assolutamente no. Al riguardo, consiglio di riguardare l’intervento dell’Avv. Mauro Sandri alla Corte Costituzionale.

Per quanto riguarda i social network cosa pensa dell’ostracismo alla libera opinione? I Social Network in questo caso hanno inciso parecchio nella questione Covid 19. Chi controlla i social sono aziende private che determinano una linea da tenere a loro conveniente. Il tema dei limiti al potere di censurare i contenuti pubblicati dagli utenti è centrale. È necessario ricordarsi che l’utente, nel momento che apre una pagina social, entra in un rapporto contrattuale con la società che gestisce il social. Ciò vuol dire che l’utente ha il diritto di pretendere che tale società agisca entro i limiti di quanto contrattualmente previsto. È possibile comprendere tali limiti leggendo le Condizioni d’uso di ciascun social, facilmente rinvenibili online. Ci stiamo battendo anche in questo campo, per imporre alle società che gestiscono i social network (ad esempio Meta per Facebook) di rispettare le Condizioni d’uso e di non cadere nell’arbitrio quando si tratta di censurare i contenuti degli utenti. Ci sono già in Italia importanti precedenti che hanno riconosciuto i diritti degli utenti, ma c’è ancora molta strada da fare.

In merito alle sanzioni Covid, sarà possibile seguire il video che abbiamo inserito ad inizio pagina, video nel quale l’avvocato Olav Taraldsen si esprimerà in merito alle sanzioni in modo molto dettagliato.

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Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali