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Finalmente è deciso, approvato e modificato. Da pochi giorni il Governo italiano ha deciso di apportare le ultime modifiche per quanto riguarda l’Ecobonus 110% per coloro che intendessero ristrutturare la propria casa quindi fra pochissimo si potrà finalmente partire. Già alcuni istituti di credito starebbero pubblicizzando l’erogazione di mutui destinati ai clienti che desiderassero intervenire nella ristrutturazione della propria casa, in modo da far fronte all’ eventuale spesa che nei periodi successivi all’intervento verrà recuperata. Il particolare più interessante dell’ Eocbonus, e ne parlammo già in un precedente articolo è il fatto che sarebbe possibile ristrutturare la casa ma soprattutto trovando l’azienda interessata, potrebbe essere possibile fare in modo che l’azienda stessa delegata alla ristrutturazione si prenda anche l’onere di riscuotere dal Governo italiano l’importo stesso, sgravando pertanto il ristrutturante
dalla stipula di mutui bancari o di esborsi relativi alla ristrutturazione. Nonostante il progetto sia passato il primo luglio, per l’attuazione sarebbe stato necessario attendere, dati i perfezionamenti che hanno portato il progetto stesso per il sostegno del settore edile ad essere più completo. A questo punto cercheremo di comprendere riassumendo il più possibile, in cosa consista l’Ecobous 110% ed in quale modo sarebbe possibile usufruirne. In questo caso si tratta di una super detrazione della spesa sostenuta per il ri ammodernamento edile dell’ immobile. Per poter accedere al super bonus sarà necessario apportare interventi edili in grado di portare l’immobile a guadagnare almeno due classi energetiche e quindi a divenire meno inquinante pertanto sarà necessario applicare interventi particolari come ad esempio l’ isolamento termico, come ad esempio un cappotto esterno, isolamento tetto, sostituzione di serramenti di vecchia concezione. Per riassumere possiamo tranquillamente affermare che il super Ecobonus 110% sia una sorta di incentivo per trasformare la propria abitazione in un edificio con maggiore efficienza energetica, quindi più economico nei costi di riscaldamento e di raffrescamento estivo ma l’Ecobonus sarà offerto anche per le modifiche edili necessarie per far calare il rischio sismico dello stesso edificio costruito nelle zone considerate sismiche.
Dal blog “fiscomania.com”: Gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali (quindi il cappotto termico) che riguardano l’involucro dell’edificio, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’immobile o dell’unità immobiliare sita all’interno di edifici plurifamiliari. La detrazione è calcolata su un ammontare complessivo di spesa: Fino a 50.000 euro per edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari (cd. “villette a schiera”); Fino a 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari in edifici da 2 a 8 unità; Infine, fino a 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari in edifici con più di 8 unità immobiliari. Gli interventi
sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti, con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di micro co-generazione.moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono gli edifici fino a 8 unità immobiliari. In questi casi, la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo di spesa di: Non superiore a 20.000 euro. Non superiore a 15.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono gli edifici composti da più di otto unità immobiliari. Interventi sugli edifici unifamiliari o su unità immobiliari all’interno di edifici pluri familiari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, di micro cogenerazione o a impianti a collettori solari. La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie aventi prestazioni emissive con i valori previsti almeno per la classe 5, esclusivamente per le aree non metanizzate
nei comuni non interessati dalle procedure europee di infrazione relative alla qualità dell’aria; La detrazione è calcolata su un tetto massimo di spesa fino a 30.000 euro. L’aliquota del 110%, inoltre, spetterebbe per tutti gli altri interventi di riqualificazione energetica, come l’installazione di pannelli o schermature solari, nei limiti di spesa previsti per ciascun intervento e devono essere eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi sopraelencati. In caso di interventi da Ecobonus sono ammessi gli interventi di demolizione e ricostruzione, nel rispetto dei requisiti minimi e del miglioramento delle due classi energetiche e purché si tratti di interventi di demolizione e ricostruzione.