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COVID: BRICIOLE DI SOLIDARIETA’ NEL MONDO DEL LAVORO di Maira Alcantara

CONNOR GROUP: MERITOCRAZIA IN USA

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Certe volte esistono realtà private anche nell’ America da sempre capitalista che nel loro piccolo sanno essere più equilibrate di certi stati. Chi lavora bene va premiato. Credo fermamente a questo insegnamento, tuttavia generalmente si attua in modo totalmente opposto ovvero: chi lavorasse bene andrebbe spremuto al massimo. Questo assurdo e gretto modo di pensare assolutamente arcaico a mio parere, farebbe in modo che le aziende, si vedano col tempo obbligate a perdere i migliori lavoratori, punte di diamante delle proprie attività, imprese che siano destinate ai servizi come alla produzione. A mia opinione questo accade spesso soprattutto nel mondo del lavoro italiano. Erroneamente sovente si adotta il sistema che,

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chi meglio lavora vada spremuto, ma a lungo andare questo sistema obsoleto e duro a morire porterebbe da sempre i propri velenosi frutti. Non sarebbe la prima volta a mia opinione che soprattutto nei posti di comando agiscano persone poco capaci e tantomeno capaci farsi voler bene ma in modo particolare, con il proprio modo di fare, agiscano in modo che il lavoratore non si senta affatto soddisfatto del proprio lavoro, di appartenere all’ azienda e quindi svolga i propri compiti con mala voglia e noncuranza lavorando non tanto per la soddisfazione e per migliorare l’azienda ma solo per i soldi. Questo fattore porta in genere ad eseguire con estrema superficialità la propria attività evitando di portare all’ azienda i frutti positivi che dovrebbe ottenere. Perché l’ America è grande economicamente parlando? Certamente per più di un fattore ma anche perchè spesso gli imprenditori americani sanno riconoscere il valore dei propri collaboratori o dipendenti che possano essere e spesso siano pronti a premiare coloro che lavorino bene e portino guadagni alla stessa azienda. Nei mitici USA in effetti in genere viene utilizzato il sistema meritocratico che in Italia in genere non è neppure concepito lontanamente. Questo modo di fare poco utilizzato dalle nostre parti è più usato dagli amici di oltreoceano che hanno capito che non è la soggettività a fare l’azienda ma il team aziendale, nel quale le persona lottano per la stessa causa e pertanto vengono premiate per i successi che l’azienda ottenga. A conferma di questo oggi proponiamo un articolo piuttosto inusuale se letto con la mentalità italiana ma molto importante per potersi fare un’idea nuova e cambiare tattica. Credo che migliorare il proprio pensiero e comportamento sia necessario anche oggi. In questo articolo si nota come l’azienda consideri vere risorse i propri dipendenti e si proponga ad essi come aiuto d’emergenza. Un valido inaspettato strumenti d’aiuto per i propri lavoratori che necessitino un maggiore guadagno in modo da far fronte al periodo emergenziale causato dal Covid. In questo caso il gruppo aziendale ed il titolare, si renderebbero disponibili nella condivisione con il proprio team del proprio inaspettato guadagno di 1,6 milioni di dollari guadagnati in borsa. L’azienda che prenderemo come esempio è la

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Connor Group il cui fondatore è l’americano Larry Connor, un colosso immobiliare con sede nell’ Ohio, una realtà che offre la possibilità di lavorare a ben 400 persone. Connor Group, un gruppo con un buon volume d’affari che in questo caso è fonte di sostentamento numerose famiglie della zona. Tutti i preziosi dipendenti oggi sono oggi nell’emergenza da Covid. Come ormai sappiamo il famigerato virus abbatte la propria rabbia anche in USA, un paese molto colpito dagli effetti nefasti del la pandemia. Tutte le persone della Connor Group con uno stipendio basso e medio basso dice il “boss”, proprio per far fronte all’ emergenza della pandemia riceveranno fra i 2 mila ed i 9 mila dollari a testa come bonus. Le parole di Connor (come riportato su Adnkronos): “Sono momenti difficili, ma la risposta del nostro personale è stata assolutamente eroica” (ancora) “Il nostro motto numero uno è “fai la cosa giusta” quindi, quando penso a come ho guadagnato questi soldi e faccio il paragone con quello che i nostri associati fanno ogni giorno, pagare il bonus è la cosa giusta da fare”. I bonus saranno destinati in particolare logicamente a quei lavoratori che in genere percepiscono fino ad un massimo di 150 mila dollari l’anno. Chi guadagnasse una cifra maggiore non riceverebbe alcun bonus. Non è comunque finita qui, la Connor Group si farà carico di eventuali spese impreviste che dovessero mettere in difficoltà le famiglie dei propri lavoratori con figli minorenni e si renderebbe disponibile per offrire la possibilità di anticipare ai propri dipendenti quote dei futuri stipendi in modo da poter avere un vero e proprio “paracadute sociale” per poter essere in grado di far fronte all’ emergenza pandemia.

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Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno

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