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Introduzione di Goldfinger

Dopo il flop della ristrutturazione 110% ecco apparire una serie di nuovi “aiuti” per riqualificare le case degli italiani portando gli immobili verso un’orizzonte più orientato al risparmio. Da un lato questi incentivi sono utilissimi per mantenere il volano economico sempre in moto, dopotutto l’edilizia è utile per tutte le frange economiche, avvalendosi indirettamente di ogni settore produttivo, dall’altro canto, portare l’abitazione a dei livelli energetici che prevedano meno sprechi di combustibili è altrettanto utile, per le famiglie italiane che oggi stentano ad arrivare a fine mese e che vedono in questo sistema economico e finanziario una minaccia ai propri risparmi. Anche la facilità nel “sanare” piccole modifiche è una buona pensata. Dipotutto nell’arco degli anni qualche piccola modifica magari interna alla casa qualcuno la potrebbe aver portata a termine per acquisire un po’ di comodità.

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Il 110% si potrebbe dire si sia rivelato una sorta di flop considerato il fatto di essersi prestato alla speculazione in tutti i sensi ma anche al fatto che la responsabilità dei lavori, alla fin fine, ricada sul proprietario dell’immobile e non tanto sull’azienda che ha eseguito la ristrutturazione, magari in modo errato a livello normativo. Comunque anche in questo caso al settore edile una boccata di ossigeno direi che il 110 l’abbia portata. Tuttavia ha portato anche non pochi grattacapi alle aziende dell’edilizia che hanno dovuto chiedere allo stato i pagamenti e che spesso per varie ragioni non li hanno ancora ricevuti, dovendo (i più fortunati) ricorrere ai privati perdendo percentuali dei crediti. Insomma il 110 è stato solamente una grande rogna per tutti, per lo stato, per molte imprese e per i privati ma non per i “corsari” che approfitando dell’occasione ci hanno dato dentro come si deve. Dopotutto le leggi che hanno regolamentato i crediti ed il 110 si sono prestate all’inganno. E’ evidente che in fatto di regolamentazione lo stato si sarebbe trovato di fronte a pericolosi “bachi”. Comunque ciò che è passato è passato. Ora sono in arrivo altri possibili benefici che sarebbero da valutare molto attentamente e se convenienti da sfruttare.

“Rivoluzione Edile: Come il Nuovo Decreto Cambia il Gioco dell’Industria Costruttiva”

Articolo di Paola Menghetti

L’industria delle costruzioni si trova all’alba di una nuova era, segnata da un’innovazione legislativa rivoluzionaria. Con l’introduzione del decreto “Salva Casa” (Decreto Legge n. 117/2023), il governo ha scosso le fondamenta delle normative costruttive, promuovendo una flessibilità senza precedenti. Ora grazie alla riduzione dei vincoli sulla doppia conformità e all’espansione delle tolleranze costruttive, il processo edilizio accelera, aprendo nuovi orizzonti per la ristrutturazione e l’adattamento creativo degli spazi urbani. Per le piccole difformità, ad esempio, non è più richiesta la piena conformità urbanistica e catastale, rendendo più semplice e meno oneroso riqualificare gli edifici esistenti e valorizzare spazi prima inaccessibili.

Innovazioni Sostenibili e Accessibilità: Un Futuro Più Verde e Aperto

Il decreto “Salva Casa” inietta vitalità nell’edilizia libera, estendendo la gamma di interventi esenti da permessi. Le innovazioni comprendono l’installazione di sistemi ecocompatibili di protezione solare e la rimozione di barriere architettoniche, facilitando l’adattamento delle strutture alle esigenze contemporanee di sostenibilità ed efficienza energetica. Il decreto introduce anche sostanziosi incentivi, fino a 50.000 euro, per la riqualificazione energetica degli edifici, incoraggiando gli interventi ecologici e sostenibili. Queste modifiche segnano un passo decisivo verso un ambiente costruito più accessibile e rispettoso del pianeta.

Cambiamenti Normativi e Nuove Opportunità di Mercato: occasione d’Oro per gli Investitori

Le riforme introdotte non solo snelliscono i processi edilizi ma spalancano le porte a opportunità di mercato straordinarie. La semplificazione delle procedure di sanatoria e l’allentamento delle destinazioni d’uso trasformano il paesaggio immobiliare, invitando gli investitori a sfruttare procedure più agili e economiche per la valorizzazione degli immobili. Un cambiamento significativo permette la trasformazione di uffici vuoti in residenze o alberghi con un processo burocratico ridotto, adeguando gli spazi urbani alle nuove dinamiche di mercato con un’efficienza mai vista prima.

In conclusione, il decreto “Salva Casa” non è solo un regolamento, ma un vero e proprio catalizzatore di cambiamento, che inietta innovazione e sostenibilità nell’industria delle costruzioni. Queste modifiche legislative offrono nuove prospettive per adattarsi rapidamente alle richieste di un mercato in continua evoluzione, promettendo un futuro di costruzioni più efficienti, sostenibili e proficue. L’industria costruttiva non sarà più la stessa: preparatevi a un mondo di possibilità illimitate.

Fonte: https://www.misterworker.com/it/

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