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Il fanatismo green

Si potrebbe diere che parlando di Green ci troviamo inevitabilmente di fronte a una vera e propria contraddizione. Da un lato un’ideologia falsa e per questo perdente, dall’altro una tecnologia vincente come operazione economica. Cerchiamo di comprendere i dettagli.

Non desidero affatto demonizzare le energie verdi, anzi, da possessore di un impianto fotovoltaico sul tetto di casa devo ammettere di “vedere bene” la questione dell’auto produzione di energia elettrica ma per una sola ragione: un’operazione puramente economica, una sfaccettature ben diversa da quella dell’insensato fanatismo Green, una sorta di ideologia dall’amaro sapore quasi religioso, finanziata a mio parere da certe frange di potentissimi uomini, per uno scopo prettamente speculativo e di cambio di mercato. Per vedere le cose da un vetro trasparente sarebbe sufficiente pulire il vetro ogni tanto, quindi iniziare a farsi spazio fra le falsità delle ideologie politiche e sociali per poi focalizzarsi sugli stati, sulle (false) notizie del mainstream e dei propri alleati affrontando la cosa con un “filo” di ragionamento critico rifiutando di conseguenza di essere ingannati.

La filosofia Green ingannatrice

Il Green per l’ideologia in cui ci viene proposto è una forma di plagio assolutamente inutile. Produrre e un domani smaltire i componenti degli impianti “verdi” inquina ulteriormente e quì già è un punto di svantaggio. Il secondo punto di svantaggio sarebbe da vedersi nell’inganno. I sostenitori dell’ideologia Green sostengono che il pianeta sia al collasso. Nulla di più falso. Sarebbe abbastanza ricordarsi i discorsi di circa quarant’anni or sono proseguono senza sosta. Ricordate quando in TV, circa mezzo secolo fa annunciavano il collasso del pianeta, inondazioni, innalzamento dell’acqua sino a sommergere le coste e via dicendo. Guardiamoci intorno una buona volta. Siete andati alle Maldive ultimamente? Penso ci passereste volentieri una vacanza di relax. Gli atolli delle Maldive sono il classico esempio di isolotti a “sfioro” del mare. Questi atolli sono bene o male a pochi metri dal livello del mare e forse ho esagerato, forse meno ancora. Gli atolli sono uno dei termometri dell’andamento del pianeta in fatto di inquinamento climatico.

Foto di Peter Rüdlinger da Pixabay

Se la Terra fosse al collasso non credete che gli atolli paradisiaci delle Maldive sarebbero stati da tempo sommersi? A me risulta che in vacanza in quelle zone, potendo permetterselo ci si possa ancora recare, tornando ancor più felici e riposati. L’esempio degli atolli delle isole Maldve è un secondo punto che smonta la storia del collasso della Terra e dell’emergenza climatica. In rete esistono carte topografiche che riprendono il pianeta Terra evidenziando gli stati che predicano e inculcano le ideologie Green. Quali stati quindi si impegnano in questo cambio da energia tradizionale a verde? Pochieeimi fra cui la solita UE. Secondo voi la UE e qualche raro stato al moneo dasebbe in grado di fare la differenza sull’intero pianeta e su stati super produttivi che del Green se ne fregano altamente?

In questo caso credete veramente che se la Terra fosse effettivamente al collasso e quindi in pericolo oggettivo di implodere sotto l’influsso della “(non) cosi’ malefica ma utile” CO2 anche gli altri stati non si allineerebbero alla UE e compagnia demenziale?

Dopotutto gli altri stati che oggi producono usando energie derivate dal Petrolio, olio, carbone e derivati sono il resto del mondo e anche per loro vigerebbe la medesima regola dell’estinzione umana. L’uomo è avido, magari cattivo, ma non idiota fino in fondo.

Se la Terra fosse realmente in pericolo e le energie verdi fossero la “l’ultima spieggia” vi garantisco che nessuno al mondo oggi userebbe energie tradizionali per la produzione industriale. Ecco un terzo punto in grado di smontare le ideologie Green tanto care a quella bambina nordeuropea che per grazia divina non si fa più sentire, forse per il fatto che essendo stato bene o male scoperto l’inganno ideologico del Green si ritiene forse impresentabile?

Il mondo occidentale e l’UE

Ormai il vento finalmente sta rapidamente cambiando. L’UE si trova a essere completamente isolata, condotta da leader a mia opinione in totale malafede che proseguono (mi auguro ancora per poco tempo) con la direttive insensate dell’Unione Europea, che prevedono il dominio dell’ideologia Green usata per un vero e proprio lavaggio del cervello con lo scopo di imporre una dittatura globale, un banca mondiale e un governo mondiale, che in sintesi significa NWO (Nuovo Ordine Mondiale).

“Alla banda del buco” credo proprio che questa volta sia “andata buca”. L’arrivo inaspettato di Trump, coadiuvato dall’esito elettorale di un’America stanca, economicamente distrutta dalle precedenti politiche avrebbe fatto la propria parte portandola a un passo dal fallimento ha portato a un nuovo vento pieno di ossigeno proveniente dalle numerose nuove foreste nate a contrasto della CO2.

L’UE per il momento resta isolata e “cornuta”, fra non molto come si suol dire sarà anche “mazziata” dai dazi americani, sino al punto in cui (me lo auguro) si disintegrerà e disgregandosi tornerà agli stati come era un tempo. Il globalismo è finalmente in dirittura di arrivo e penso proprio che questa volta l’abbiamo scampata davvero bella come si suol dire.

Credo fermamente che qualcuno dall’alto abbia voluto agire, usando determinate persone in minoranza, che al contrario di altre, hanno saputo reagire all’inganno e all’ipnosi collettiva perpetrata ai danni dei cittadini del mondo occidentale. Mi auguro che gli stati europei tornino presto alla propria sovranità, alla propria moneta, tornino presto ad essere padroni del proprio destino ma torniamo al Green, non all’ideologia Green ma alla tecnologia verde a mio parere utilissima.

Foto di Alexander Droeger da Pixabay

I punti a favore della tecnologia verde: il conto della serva

I punti a favore della tecnologia verde proveniente da fotovoltaico risulterebbero essere di grande utilità a un secondo tipo di verde: il conto corrente che non andrà in rosso, anzi, al contrario, sempre a patto che gli impianti non rubino terreno agricolo, dopotutto di spazio ce n’è tanto da utilizzare come i tetti dei capannoni industriali e artigianali, i tetti delle case e via dicendo.

Tramite il fotovoltaico si acquisisce una sorta di sovranità individuale o libertà dagli eventi economici negativi che incidono inevitabilmente sui prezzi dell’energia, oltretutto un impianto fotovoltaico moderno dura almeno 30 anni e tanto per fare due conti, costa mediamente 11500 Euro per 6KW.

La convenienza espressa in numeri indicativi

Calcolando che oggi il prezzo dell’energia è mediamente 0,12 Euro al KW e con un impianto da 6 KW/ora  la produciamo per circa 6 ore di media in una giornata, avremo in  un positivo risparmio in bolletta di circa il 70% usando i nostri elettrodomestici durante la produzione.

Così facendo da circa 100 Euro di materia energia consumata + circa 80 Euro/mese di tasse e balzelli (che aumentano in base al consumo), andremo a pagare fatture ridotte a  circa 30 Euro al mese + tasse che si adeguano ai consumi (iva, trasporto ecc) quindi il risparmio sarà notevole ma non è finita.

I restanti 3 KW circa prodotti ogni ora (18 KW al giorno) calcolando una produzione media di 6 ore giornaliere li venderemo alla rete al prezzo di 12 centesimi a KW incamerando un totale di Euro 2.16 al giorno (circa 450 Euro annuali calcolando una media dei giorni di sole più o meno lunghi) e questo avverrà per 30 anni con un entrata di 13500 Euro. Se come ho fatto io che riscaldo la casa con una stufa a pellet, collegheremo un boiler per l’acqua calda sanitaria, avremo un ulteriore risparmio anche sul gas (da 40 Euro di bolletta attuale a 20 Euro/mese con impianto fotovoltaico) per un totale in 30 anni di altri 7200,00 Euro risparmiati

In 30 anni il mio impianto mi avrà regalato dalla vendita di energia riimmessa in rete 12.960 Euro più 25.200 Euro di energia autoprodotta non prelevata dalla rete e quindi, denaro risparmiato. La prercentuale di tasse risparmiata, in base all’energia che non ho prelevato dalla rete, la quantificherei in circa 6480 Euro in 30 anni  (Euro 18 Euro al mese circa di iva e balzelli sui 100 Euro al mese di materia prima consumata prima di avere l’impianto fotovoltatico).

A questo conto dovremo aggiungere la detrazione fiscale del 50% in 10 anni, quindi altri  Euro 5750,00 totali da sommare a circa 600 euro all’anno per vendita energia alla mia comunità energetica che in 30 anni frutterà Euro 18000 circa, alle quali entrate positive dovremo togliere il costo (negativo) dell’impianto di 11500,00 Euro per un totale in attivo di 64100 Euro circa in 30 anni.

Riepilogo:

Risparmio in energia consumata Euro 25000

Vendita energia venduta alla rete Euro 13500

Risparmio gas per acqua sanitaria 7200

Recupero fiscale (oggi 50%) Euro 5750

Vendita energia alla comunità energetica Euro 18000

risparmio tasse sin bolletta (iva, tresporto ecc) Euro 6480

TOTALE EURO + 75930 – 11500 ( costo impinato fotovoltaico da 6 KW/ORA)  

= Euro + 64430 in 30 anni (Euro 2147 netti ogni anno)

 

L’investimento iniziale

Se dovessi calcolare di vincolare i miei 11500 Euro (investimento iniziale) sul mio conto bancario senza rischiare nulla e ricevere gli interessi a un tasso oggi vantaggioso del 3% fisso (2,4 % al netto da tasse) avrei un beneficio di circa 8280 euro in 30 anni, senza calcolare l’interesse composto per 30 anni cosa che comunque non arriverebbe mai a 64100 Euro circa di entrate, che in percentuale annua offre una resa netta di circa l’18,5% annuale.

Quale investimento privo di rischi oggi offre i 18,5 % nannuale? In futuro oltretutto le previsioni danno i prezzi dell’energia in crescita e quindi la resa potrà essere maggiore. I tassi di interesse sui depositi al contrario caleranno (e stanno già calando) questo particolare allarga la forbice futura ancor più a vantaggio dell’impianto fotovoltaico.

Conclusione

La tecnologia verde resta una risorsa molto interessante come operazione puramente economica, al punto che anche alcune macro aziende hanno ben pensato di correre ai ripari. Dopotutto mantenere il denaro in banca non frutta più nulla, è solamente un costo e resta un grosso rischio. Se si volesse ottenere di più sarebbe opportuno investire i propri risparmi a rischio tramite la borsa, le criptovalute o altro ma il rischio è troppo alto. Fra l’altro dopo i 100 mila Euro se la banca fallisse il denaro in eccesso lo vedremmo sfumare in un attimo. Investendo in energia autoprodotta e ceduta alla rete è ancora possibile avere buoni risultati, come dimostrato nei conti indicativi precedentemente enunciati.

Nelle prossime righe da un articolo della giornalista del settire economia Teresa Monaco, capiremo come l’aeroporto Leonardi da Vinci si è adeguato alla tecnologia verde. Mi auguro che molti cittadini comprendano l’importanza di queste tecnologie senza tuttavia porgere il fianco a ideologie insensate e subdole e senza utilità se non per scopi occulti e diversi dal benessere soggettivo e famigliare di ogni cittadino. Penso che anche la continua demonizzazione dell’utilissima CO2 sia prossima alla fine. Sappiate che senza CO2 e quindi più ossigeno ci si brucerebbero i polmoni. La nartura è stata create per raggiungere sempre un’equilibrio. Le foreste sono in aumento proprio per contrasto alla CO2. La natura si arrangia sempre da sola e per questo il Creatore l’ha voluta in questo modo, per salvaguardare la nostra salute.

Nuova Solar Farm a Fiumicino: energia pulita per il futuro

L’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino ha recentemente inaugurato una delle più grandi installazioni fotovoltaiche aeroportuali al mondo, segnando un passo significativo verso la sostenibilità energetica. Questa iniziativa non solo riduce l’impatto ambientale dello scalo, ma offre anche vantaggi tangibili per i consumatori e la comunità locale.

Un Impianto da Record

La nuova Solar Farm si estende per quasi 2,5 chilometri lungo il lato est della Pista 3 dell’aeroporto di Fiumicino ed è composta da circa 55.000 pannelli in silicio monocristallino. Con una capacità iniziale di 22 MWp, l’impianto è in grado di produrre oltre 30 milioni di kWh all’anno, sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico di circa 10.000 famiglie. Nei prossimi cinque anni, è previsto un ampliamento che porterà la capacità a 60 MWp, coprendo il fabbisogno energetico di 30.000 famiglie.

Benefici Ambientali e per i Consumatori

L’implementazione della Solar Farm comporta una serie di vantaggi significativi:

Riduzione delle Emissioni: La produzione di energia pulita consente di diminuire le emissioni di CO₂ di oltre 11.000 tonnellate all’anno, contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione.

Indipendenza Energetica: Generando energia in loco, l’aeroporto riduce la dipendenza da fonti fossili e aumenta la resilienza rispetto alla volatilità dei mercati energetici.

Vantaggi per la Comunità: L’energia prodotta in eccesso potrebbe essere immessa nella rete elettrica locale, offrendo potenziali benefici ai residenti dell’area circostante.

Un Investimento per il Futuro

Il progetto, sviluppato da Aeroporti di Roma (ADR) in collaborazione con Enel e Circet, rappresenta un investimento di circa 50 milioni di euro. Fa parte di un piano più ampio da oltre 200 milioni di euro destinati a interventi per la generazione di energia rinnovabile e la mobilità sostenibile. Questa iniziativa non solo riduce la dipendenza dalle fonti fossili, ma rafforza anche l’indipendenza energetica dell’aeroporto, mitigando la volatilità dei mercati energetici.

Impatto sulla Comunità Locale

L’iniziativa della Solar Farm non si limita ai confini dell’aeroporto. La produzione di energia pulita contribuisce a migliorare la qualità dell’aria nella regione, offrendo un ambiente più salubre per i residenti. Inoltre, l’investimento in tecnologie verdi può stimolare l’economia locale, creando opportunità di lavoro nel settore delle energie rinnovabili.

Conclusioni

La Solar Farm di Fiumicino rappresenta un modello di sostenibilità e innovazione, dimostrando come le infrastrutture aeroportuali possano evolversi per affrontare le sfide ambientali contemporanee. Questo progetto non solo avvantaggia l’aeroporto, ma porta benefici tangibili ai consumatori e alla comunità locale, promuovendo un futuro energetico più pulito e sostenibile.

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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