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     ARTICOLO OFFERTO DA LINEA GIARDINI PIAN CAMUNO BRESCIA

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Che le cose non vadano certo bene non è una novità. Tutti credo riusciamo ad intuire dalle pieghe della vita quotidiana che tante cose non stiano andando per il verso giusto. Il periodo di tansizione che vorrebbe già vederci catapultati nel NWO ci sta offrendo un assaggio di quanto reca nel proprio essere: difficoltà economiche, difficoltà di vita, stress, coercizione e tanto altro non certo positivo. Se fossimo attenti al quotidiano ci renderemmo conto che tutto è aumentato e purtroppo continua la scalata al rialzo quotidianamente. Tutto è sensibilmente rincarato anche i generi di prima neccessità. A dire il vero ce lo aspettavamo dati gli aumenti dei carburanti e dell’energia in generale. I generi alimentari hanno subito aumenti tanto sensibili da poter permettere al consumatore di accorgersi a colpo d’occhio dell’aumento. Spesso non ci si accorge dei rialzi di prezzo per il fatto che trattandosi di qualche centesimo, l’occhio non attento, la mente e la memoria non riescono a rendersi conto dei prezzi aumentati se non confrontando gli scontrini recenti con quelli passari. In questo periodo certi prodotti sarebbero aumentati anche del 15/20 per cento in poco meno di un anno. Credo non sia poca cosa. Sono aumentati i carburanti e quindi tutto è lievitato. Le cause principali di questo malessere economico sarebbero molteplici a partire dalla guerra in Ucraina, una guerra insensata se non per un fine egemonico di potere dell’ occidente, la passata pandemia e tante altre difficoltà. La guerra della NATO contro la RUssia sullo scacchiere ucraino sembrerebbe la “storia infinita”. Un secondo boomerang contro l’occidente sarebbero state le sanzioni studiate ufficialmente ed imposte dagli americni per piegare la Russia, sanzioni dissennate che alla fine sono servite per piegare l’Europa e di conseguenza anche noi italiani.

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I russi, da sempre clienti e fornitori della nostra bella Italia ma anche dell’Europa, hanno cambiato fornitori per gli interscambi commerciali, rivolgendosi ad oriente. I turisti russi oggi non si riversano più, in massa verso la penisola italiana quindi anche dal punto di vista turistico la “piaga sanguinante si allarga e duole”. Noi italiani saremmo, in questo periodo, spattatori di una serie di aumenti dei prezzi accentuati da un potere d’acquisto sempre minore, oltrettutto le nostre retribuzioni sono obsolete, non certo in linea con il costo della vita. Siete encora convinti che l’Euro sia stata la salvezza dell’ Italia? Credo francamente che l’Euro sia stata la nostra rovina e che l’appartenenza all’Euroclub ci porterà, con il tempo, verso la distruzione economica totale. Spero che le mie previsioni possano essere smentite, tuttavia penso che a conti fatti, almeno per il momento la moneta unica ci abbia solamente fatto vedere “i sorci verdi” ed in futuro non prometta proprio nulla di positivo. L’impoverimento dell’Italia e la declassazione da potenza economica primaria a potenza economica irrilevante credo sia il proggetto studiato dall’Europa “dei popoli”, un’ accozzaglia di predatori sempre pronti ad azzannare i pesci più piccoli ma più grassi come l’Italia. Non voglio essere pessimista ma considerato l’andamento del sistema economico italiano, fra non molti anni faremo la fine della vicina Grecia e la catastrofe sarà visibile a tutti. Potremo avere un periodo di pace nel momento in cui il sistema (cui l’Europa sarebbe complice), ci avrà depredato di ogni avere mobile ed immobile. Per parlare chiaramente penso avremo un forzato periodo di pace quando ci avranno eroso tutti i risparmi tramite l’inflazione, ci avranno ridotto sul lastrico dai risparmi di una vita di lavoro e con la scusa di un debito pubblico creato appositamente, tramite prestiti impagabili basati sul nulla, con la compilcità di una classe politica a mia opinione supina ai comandi dei potentati e disonesta, ci avranno pignorato gli immobili. In questo caso potremo essere catapultati sul medesimo piano di tutti gli altri stati occidentali, a partire dagli americani per arrivare agli europei, ovvero quando non avremo più nulla di nostro. A quel punto l’Italia popolo di risparmiatori, proprietari di casa propria, diverrà un ricordo. Voi direte: – Ok ma l’Italia è avvezza a ripartire quando tocca il fondo. Certamente rispondo io, ma non potrà più ripartire perchè se lo facesse diverrebbe ancora una volta pericolosa economicamente per gli stati trainanti del nord Europa che hanno attuato ogni politica possibile, anche la più insensata, per comprimere l’Italia e ridimensionarne l’economia, affinchè non sia più un competitor pericoloso per le proprie economie. Questa vi sembra l’Unione Europea? Ridotta in cenere l’Italia a questo punto il sistema passerà ad un altro stato con qualcosa da depredare. Alla fine quando tutto sarà compiuto si compirà anche il Nuovo Ordine Mondiale, un sistema basato sul capital comunismo più feroce in stile cinese. Nessuno sarà possessore di nulla e “sarà felice” (come una certa deputata UE affermò in passato).

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Siamo proprio sicuri che senza nulla saremo felici? Siamo proprio certi di essere felici dipendendo dai sussidi statali? Siamo proprio certi di divenire felici, barattando la libertà di pensiero e di opinione in cambio di pochi spiccoli per sopravvivere? So che mi sto rivolgendo ad una grande platea di lettori e quindi vi chiedo di fermarvi un solo istante e fare una riflessione su quanto ho scritto. Le prime avvisaglie di malessere economico sarebbero da vedersi con le vacanze estive di questo martoriato anno. Possiamo affermare che questo ferragosto sia stato un termometro davvero sconfortante. Nelle prossime righe la giornalista Teresa Monaco tirerà le somme di questo amaro periodo di vacanze estive. ( Introduzione di GM)

Caro Ferragosto: i rincari estivi che scoraggiano gli italiani

Ferragosto, tradizionalmente un momento di festa e relax, si è tinto quest’anno di amarezza per molti italiani. L’aumento dei prezzi durante la stagione estiva pesa sulle tasche dei cittadini, mettendo a dura prova la voglia di vacanza. In questo articolo, riportiamo tutti gli aumenti di prezzo nonché le cause e le conseguenze che si sono verificate.

Un Ferragosto più caro della norma?

L’estate italiana quest’anno ha risentito di un’impennata nei prezzi, che ha avuto ripercussioni significative sulle tradizioni di Ferragosto. La dipendenza del Paese dal trasporto su strada, influenzato dai crescenti prezzi del carburante, ha fatto sì che oltre l’80% delle merci vedesse un incremento di costo.

Tale scenario ha portato Luigi Sbarra, leader della Cisl, a chiedere misure decise per fronteggiare l’aumento del costo della vita. Una proposta emergente è quella di introdurre un “contributo solidale” per le imprese che hanno avuto profitti elevati, ispirandosi a tassazioni bancarie precedenti.

Perchè si è verificato ciò?

Il cuore del problema risiede nel continuo aumento del costo dei carburanti, che ha fatto schizzare i prezzi sopra i 2 euro al litro sulle autostrade. Questa situazione, unita ai costi turistici proibitivi, sta indirizzando molti italiani verso destinazioni dove le spese sono più contenute. La domanda che sorge è: come verrà affrontata questa sfida economica nel prossimo futuro?

Il 2023 ha già visto diversi rincari partendo dall’energia con l’incremento dei prezzi delle tariffe di luce e gas dopo il conflitto russo ucraino così come della pasta, del pane e dei voli.

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Il pranzo di Ferragosto e le località balneari

Il pranzo di Ferragosto, una tradizione così radicata tra le famiglie italiane, ha risentito quest’anno delle variazioni economiche e sociali. Infatti, gli italiani dovranno fare i conti con una spesa maggiore:

  • la celebrazione domestica vedrà un incremento del 10,7% per cibo tradizionale;

  • scegliere un ristorante avrà un sovrapprezzo del 5,3%.

 

Tali aumenti stanno influenzando anche il turismo: con costi fino al 240% in più rispetto ad altre nazioni, molti cittadini stanno optando per mete estere più vantaggiose economicamente, causando un calo del 30% del turismo interno.

In aggiunta, con l’avvicinarsi dell’autunno, si prospetta un ulteriore onere per le famiglie italiane, considerando le spese imminenti per mutui, assicurazioni e necessità scolastiche.

In questo panorama, le località balneari, cuore pulsante dell’estate italiana, hanno registrato una drastica riduzione dei turisti, con un calo del 30% rispetto alle usuali affluenze. Questo declino è stato accentuato dall’assenza di visitatori provenienti soprattutto dalla Russia e dall’Est Europa. Tuttavia, nonostante i cambiamenti, sembra essere restato immutato l’investimento delle famiglie nel settore alimentare durante le vacanze estive, con un terzo della spesa turistica, ovvero oltre 15 miliardi di euro, che viene destinato alla tavola.

Tutti i rincari: dal carburante al cibo

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In occasione del Ferragosto, l’Italia ha visto una serie di incrementi significativi nei prezzi. Sulle autostrade, durante l’esodo e il controesodo, il costo dei carburanti ha fatto un balzo:

  • la benzina self ha registrato un aumento di un centesimo, posizionandosi a 2,015 euro per litro;

  • il gasolio self è ora a 1,921 euro e anche il Gpl ha mostrato un lieve incremento.

Questi aumenti, combinati con il fatto che in Italia, come già accennato, oltre l’80% delle merci viene trasportato su strada, hanno innescato rincari anche per beni fondamentali.

Tutto ciò aggiungendosi alla varianzione in merito alle bollette della luce e del gas stimate (periodo 1 ottobre 2022 – 30 settembre 2023) con il +7,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno scorso (1 ottobre 2021- 30 settembre 2022).

Inoltre, i servizi turistici hanno visto una crescita esorbitante dei prezzi, portando a una drastica riduzione del turismo, con un calo del 30%. Questa situazione ha spinto molti italiani a scegliere mete dove i costi sono più contenuti. Personalità come Gianfranco Vissani hanno esposto preoccupazioni sulla pressione economica sulle famiglie italiane e la diminuzione di turisti, in particolare dalla Russia.

Fonte: http://Fonte: https://www.prestoenergia.it/news/caro-ferragosto/

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