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CIRCUITO INTERNAZIONALE BRESCIA – MONTICHIARI 2021 di Alcantara Maira

BRESCIA PATRIA DELLA GARE AUTOMOBILISTICHE

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Fra le tante manifestazioni storiche che si svolgono ogni anno sul territorio bresciano una delle rievocazioni storiche di sicuro interesse è il “Circuito Internazionale Brescia-Montichiari” che per questo 2021 è pronto a scendere in pista con un centinaio di equipaggi. Auto storiche di grande interesse e di grande valore storico arricchiranno la zona di Montichiari nella giornata di domani 16 settembre 2021. Il famoso Circuito Internazionale Brescia-Montichiari è stato ripreso recentemente dal gruppo HRC (Historic Racing Club Fascia d’oro) ed oggi si aggiudica la terza edizione. Nella giornata di domani potremo quindi rivivere una interessantissima sinergia fra presente e passato, fra automobilismo sportivo e cultura che certamente susciterà grandissime emozioni. Potremo veder sfilare nella zona quelle che sono le autovetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo italiano. Vetture realizzate in quegli anni gloriosi con estrema fatica e spirito artigianale da instancabili ed visionari tecnici della meccanica e dei motori e da espertissimi batti lamiera. Automobili che oggi possiamo annoverare come testimoni della capacità imprenditoriale ed artigianale da sempre fiore all’occhiello dell’ Italia migliore, quella nazione che da sempre è stata una guida, un faro, per l’intera umanità in fatto di scoperte scientifiche,

foto gentilmente concessa da HRC Fascia d’Oro

di capacità imprenditoriali, di senso della bellezza e di stile. Per cercare di capire l’importanza di questo circuito assolutamente intriso di storia sarà necessario ricordare qualche particolare storico. Nella zona fra Castenedolo e Montichiari esiste una frazione monteclarense intermedia, confinante con i due comuni chiamata “Fascia d’Oro”, nel punto ove oggi esiste un B&B che in realtà fu in quei gloriosi anni l’ “Osteria fascia d’oro”. Questa zona in quegli anni fu un territorio prettamente caratterizzato da una grande brughiera. Una zona quindi non certo ricca (all’epoca) e neppure molto coltivata ma estremamente pianeggiante e ghiaiosa. Un territorio morfologicamente adatto per le corse automobilistiche che negli anni 30 ma anche successivamente erano di velocità e si svolgevano su strade pubbliche sia asfaltate che sterrate. La zona arida e ghiaiosa della brughiera monteclarense, fra l’altro priva di alberi divenne quindi il punto ideale per organizzare corse automobilistiche. Gare importantissime per un settore, l’automotive, in inesorabile evoluzione in una vera e propria gara nella ricerca della vettura più performante. L’importanza della zona per le gare automobilistiche è confermata dal monumento metallico visibile dal tratto di tangenziale. Ciò che rendeva doppiamente interessante il territorio della brughiera era il fatto di essere adatto ad una futura espansione. Montichiari che da sempre ha avuto una particolare e lungimirante visione, avrebbe visto in questo territorio una vera e propria occasione per far crescere il proprio prestigio. Nel settembre del 1899 a Brescia si organizzarono ben quattro giornate dedicate al settore automobilistico che avrebbero previsto una corsa. Le gare in seguito ebbero un proseguo. Nel settembre del 1905 si corsero la rinomata Coppa Vincenzo Florio, la Coppa Conte di Salemi e la Coppa d’Italia, vinte tutte e tre da G.B. Raggio con una Itala di 100 hp. Il traguardo e le tribune erano installete proprio alla Fascia d’Oro di Montichiari. La Coppa Florio corse anche nel 1907 con la vittoria di Minoia su Isotta Fraschini. Il 4 settembre 1921 la zona fu protagonista di un evento grandioso, la disputa del GP d’Italia su una pista di 18 KM. I tempi talvolta sono bizzarri come pure gli accadimenti che si susseguono. Il famoso autodromo di Monza realizzato nel 1922 avrebbe dovuto essere costruito in quella zona monteclarense. Questo anche per il fatto che la brughiera era ormai lanciata in fatto di corse automobilistiche avendo per altro ospitato il GP d’Italia nel 1921. Montichiari era destinato ad essere l’ Autodromo permanente italiano ma la beffa del fato ha voluto che l’anno seguente fosse costruito a Monza il famoso Autodromo nazionale che oggi ospita le gare di Formula Uno. Proseguendo nell’articolo capiremo anche i motivi di questo cambio di programma.

foto gentilmente concessa da HRC Fascia d’Oro

Questo importante fatto portò il GP d’Italia ad essere disputato a Monza e non tornò più nella brughiera monteclarense. Il famoso rettilineo della zona di Montichiari tuttavia venne utilizzato in seguito per altre importanti gare come la 1000Miglia di velocità e per altre competizioni. Tutto era previsto affinchè la Fascia d’oro ospitasse il più importante circuito nazionale. Un ingegnoso tentativo di sfruttare dei terreni improduttivi. Il fondo era sterrato, le curve erano state sapientemente soprelevate. In quella precisa zona era prevista una tribuna di ben 400 posti. In quel punto esatto si pensa fossero ospitati la partenza ed il traguardo. Non pochi campioni corsero a Montichiari. La zona vide gareggiare piloti del calibro di Minoia, Morandi, Cagno, Wagner, De Palma, Alfieri Maserati, Vincenzo Lancia, Goux, Bordino, Sivocci, Enzo Ferrari,Tazio Nuvolari, Frederich, Nazzaro, Masetti, De Vizcaya, Chassagne ma anche la baronessa Avanzo. Anche in fatto di case automobilistiche la zona della Fascia d’Oro vide la presenza di brand automobilistici fa i più grandi del mondo come Isotta Fraschini, Mercedes, Fiat, Alfaromeo Ballot (che sarà presente in questa edizione) che vinse il GP d’Italia, la bresciana OM, Chiribiri e Bugatti con il modello T13 chiamato Tipo Brescia. Il primo GP d’Italia del 1921 fu finto da Jules Goux.

foto gentilmente concessa da HRC Fascia d’Oro

In seguito il circuito venne trasferito a Monza per un semplice “capriccio”. Uno dei propri fondatori per sfortuna dei bresciani si trasferì in Brianza, quindi volle spostare il circuito e nel 1922 nacque l’Autodromo di Monza. A Brescia sfuggì di mano una grandissima occasione in campo automobilistico, un occasione meritata considerando il fatto che Brescia è storicamente la patria delle più famose gare automobilistiche di tutti i tempi. Un ringraziamento particolare ad HRC Fascia d’Oro ed al Presidente Emanuele Prignacca per aver saputo riprendere questo importante evento valorizzandolo nel migliore dei modi. Ricordiamo a tutti gli appassionati di automobilismo che proprio questa sera alle 20,30 Piazza santa Maria (la piazza principale di Montichiari) ospiterà un evento correlato libero a tutti con la partecipazione del pilota di Formula Uno, Renè Arnoux. René Alexandre Arnoux è stato un pilota automobilistico francese in auge nel ventennio 70 e 80. Il pilota ha gareggiato in Formula 2 vincendo il titolo nel 1977 ma anche in Formula Uno, categoria nella quale è stato protagonista di competizioni di alto livello a bordo della francese Renault ma anche dell’italianissima Ferrari.

Per informazione su programma e percorso clicca quì

 

 

 

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Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno

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