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E’ salita sul podio proprio ieri la nuova “Rossa più desiderata al mondo” . La nuova Ferrari SF1000 ha fatto il suo esordio l’11 febbraio sul palco del Teatro Municipale Romolo Valli a Reggio Emilia una location molto particolare dato che proprio in quell’ambito ebbe i natali il tricolore italiano. In questo caso la nuova Ferrari sarà una monoposto, una vettura da Formula Uno che combatterà quest’anno per il titolo di campione mondiale.
Ha aperto le danze prima della presentazione il team con Mattia Binotto ed i due piloti Vettel e Leclerc che hanno incontrato i tifosi del Ferrari team riuniti nella piazza davanti al teatro in cui si è svolta la presentazione della neonata Ferrari F1. Louis Camilleri ha aperto l’evento dedicando la serata ai 350 professionisti che lavorano presso la scuderia del Cavallino Rampante. Una doverosa citazione al mitico Drake,
Enzo Ferrari che fu il cuore pulsante di tutte le “rosse di Maranello”. Binotto: “la Ferrari c’è sempre stata, ci sarà sempre ed è la squadra più vincente della F1”. Curioso il fatto che la SF 1000 sia la sessantaseiesima “rossa” realizzata dalla Scuderia di Maranello. Sempre Binotto spiega la sfida epocale che la Ferrari starebbe combattendo descrivendola come il più grande cambiamento che ci sia mai stato nella storia della F1 e riferendosi alla nuova autovettura da competizione: “Può sembrare molto simile a quella dell’anno scorso, ma vi assicuro che è molto diversa: abbiamo portato all’estremo numerose intuizioni”. Perché Ferrari SF 1000? Il nome non è assolutamente casuale ma voluto, in effetti il nome dato alla monoposto da competizione sarebbe stato scelto per celebrare il traguardo dei 1000 Gran Premi che la “Rossa di Maranello” taglierà nella stagione che avrà inizio il prossimo 15 marzo a Melbourne in Australia . Il Presidente della Ferrari John Elkann spiegando la scelta di Reggio Emilia riguardo alla presentazione della mitica nuova vettura ha specificato che è la prima volta che avviene la presentazione di una Ferrari da Formula 1 esternamente al paese natale di Maranello tuttavia in questo caso sarebbe stata scelta una location differente ma profondamente simbolica per l’Italia, come lo è il Teatro Valli nel quale come precedentemente accennato è nata la bandiera italiana simbolo assoluto della nostra nazione. Possiamo confermare però che i simboli dell’Italia siano in questo caso due, dato che oltre la famosa bandiera tricolore in fatto di automobili ed automobilismo, il simbolo dell’Italia sia proprio lei, la mitica la più desiderata delle autovetture, la “Rossa di Maranello”,
quel bolide dal rombo particolarissimo che sfreccia alla velocità di un giaguaro ma con la ferocia della tigre. L’automobile sportiva per eccellenza, tradizionalmente rossa, che quando corre sulle strade in qualche paese straniero inevitabilmente lascia la striscia rossa dell’Italia migliore, una nazione creativa, geniale, artistica che si ripercuote nelle linee “cattive ma eleganti” della vettura ma nel contempo competitiva, di quell’ Italia che molti magari desidererebbero far morire, appiattire ma che a loro dispetto non morirà mai perché abitata da persone del tutto eccezionali ed insostituibili.