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di Goldfinger

Come era previsto dai più lungimiranti, la tendenza di rinchiudere i cittadini in aree piccole prosegue. La tendenza a limitare gli spostamenti da territorio a territorio inizia a seminare i propri nefasti “semi” anti libertà ed anti democratici. Per fare in modo che i cittadini si accorgano meno dell’inganno, per cercare di non “svegliare il can che dorme” (anche se in realtà il cane risulterebbe essere in coma) ed arrivare all’obbiettivo della famigerata agenda 2030 d delle città da 15 minuti di cui parlammo in un certo articolo nella sezione controcorrente, il sistema starebbe adottando la strategia di “prendere il giro largo”. Le città dei 15 minuti inizierebbero lentamente a materializzarsi e le proprie basi ad essere costruite. Il primo a farne le spese è il turismo di massa e di conseguenza i cittadini. Scopriamone i motivi.

La pandemia da Covid 19

Partirei dalla pandemia da Covid 19. La falsità del sistema pandemico, avrebbe avuto vari scopi occulti. La pandemia sarebbe stata creata a mia opinione, non solamente per il depopolamento mondiale ma anche per iniziare un esperimento sociale senza precedenti. Tramite la pandemia si sono aperte le porte per sperimentare “legalmente” diversi esperimenti sociali come testare la “reclusione elegante” della popolazione e comprenderne l’eventuale reazione. In questo modo il sistema avrebbe potuto alzare o abbassare “il tiro” nel caso di proteste massive o di disobbedienza cosciente.

Foto di Mircea Iancu da Pixabay

La reazione dei cittadini

Il fatto increscioso è che la popolazione non ha reagito. Di proteste massive significative e di disobbedienza cosciente non ce ne sono state. Ci sono state proteste, forse create appositamente da personaggi della disinformazione e poi sedate e cavalcate a dovere dagli interessati.

La popolazione in preda al terrore di una nuova problematica, abilmente amplificata dal potere mediatico si è adattata, arrivando nientemeno che a chiedere ai propri carnefici, la salvezza. La popolazione non si è neppure posta il problema se essere reclusi tramite i famosi lookdown emergenziali (fatti da Decreti legge) fosse giusto o sbagliato, fosse coerente con la costituzione o meno (nonostante in verità alcuni pochi soggetti avessero avvertito dello stratagemma del sistema).

Accettando la reclusione ed i test per arrivare alle programamate regolamentazioni sociali coercitive, che a posteriori sembrerebbero essere state falsamente emergenziali ma mirate nell’abituare la popolazione alla coercizione ed al restringimento dei propri confini, la cittadinanza avrebbe avallato l’accettazione all’inganno.

Facciamo l’esempio contrario

Qualora la popolazione avesse reagito disobbedendo in massa alle imposizioni di un esperimento sociale (come a mia opinione è stato) forse tutto sarebbe finito sul nascere. Se la popolazione avesse proseguito spostandosi di continuo, nonostante i veti, nonostante le multe ed i controlli, qualora i cittadini si fossero rifiutati di pagare multe, che a posteriori sarebbero state bollate come illegittime, oggi penso non saremmo quì ad affrontare ancora una volta nuovi e più feroci esperimenti sociali, imposti in nome di un inquinamento praticamente risibile e di cambi climatici assolutamente naturali.

Il sistema vorrebbe portarci alle città dei 15 minuti. Probabilmente per questo inizia con la condanna del turismo di massa, una risorsa in grado di portare una grande ricchezza, non solo ai cittadini ma anche alle istituzioni come comuni e stato.

Il denaro

Dopotutto lo stato in realtà non necessita di denaro come vorrebbe far credere. Il denaro è regolamentato da una banca privata chiamata BCE (per l’Europa) e FED (per l’America). Il denaro non è più proprietà dello stato. Non ci credete? Prendete una banconota e guardatela attentamente. Guardando con attenzione scoprirete tantissime cose ma ora parleremo solamente di una, il segno Copyright (C cerchiata) presente vicino al nome BCE (naturalmente scritto in caratteri piccoli). Il segno Copyright è sempre presente su ogni taglio di denaro cartaceo. Ciò significa che queste valute non sono altro che pezzi di carta proprietà di un’entità privata, che ha protetto quanto scritto sul biglietto tramite con un marchio che determina la protezione di un contenuto creativo, una funzione di protezione, per gli autori, di contenuti creativi e originali sulle opere tutelate dalla legge.

Foto di Hans da Pixabay

La tassazione

Quanto vi hanno insegnato in educazione civica oggi non avrebbe più valore. Vi hanno insegnato certamente due concetti: il voto è un diritto democratico quindi andare a votare è necessario per mantenere la democrazia. Il secondo concetto è: le tasse vanno pagate per il mantenimento dei servizi e quindi per il tuo benessere sociale e quello dei meno abbienti. In realtà il voto non serve più a nulla se non a dividere i cittadini dato che oggi in Italia esiste un unico partito asservito ai poteri forti. Le tasse oggi avrebbero lo scopo unico di impoverire i cittadini e mantenerli sottomessi, essendo il denaro di proprietà di privati.

Se così non fosse, il denaro sarebbe ancora proprietà dello stato (come la Lira per intenderci) ed i servizi funzionerebbero a dovere, invece funziona nulla e la “casta” è sempre più fantasiosa nello sperperare i denari altrui “buttandoli dalla finestra”.

Il denaro oggi è FIAT quindi uno stato può averne fino a che se ne desideri, basta approvarne la stampa. Chi necessiterebbe di entrate non sarebbero gli stati ma i cittadini.

Per il cittadino il denaro è guadagnato con ore di vita, di fatica e di lavoro. Per i cittadini il cambio è svantaggioso: pezzi di carta di poco valore per ore di vita, pensateci bene. Per i cittadini la forbice guadano e costo della vita è sempre svantaggiosa. Il potere d’acquisto dell’Euro erode molto rapidamente i guadagni dei cittadini impoverendoli sempre più. Sono tutte strategie finanziarie per arrivare a determinati obbiettivi di potere. Dopotutto il denaro FIAT non essendo più ancorato all’oro, in teoria, non possiede più limiti nell’essere stampato. Questo stratagemma è in grado di piegare intere economie nazionali, impovendo nazioni o renderle floride, a discrezione del potere finanziaro.

I veri obbiettivi dei “burattinai”

Il vero obbiettivo dei “burattinai” è riuscire ad avere pochi abitanti sulla Terra e quindi tutti gestiti dalla AI, schiavi sottomessi come potenza lavoro, poveri e dipendenti dalle decisioni di governi, sotto scacco da parte del potere finanziario privato, cui al vertice della piramide coloro che tirano i fili, sarebbero le solite pochissime famiglie di origine kazara. In futuro i cittadini diverranno sotto scacco da parte di un governo mondiale, accettato dalla popolazione con la “leva” dell’impoverimento a causa di epidemie, di teatri di guerra (creati appositamente) in giro per il mondo.

La coercizione prosegue a passi da gigante e la “leve”? Sempre le medesime: la famigerata transizione ecologica.

I “burattinai” ed  i propri “burattini” non sanno più cosa inventare per imbrogliare la cittadinanza. Loro sono coscienti che una buona fascia della popolazione abbia capito l’inganno, tuttavia proseguono ingannando nuovamente perchè sanno che nessuno avrà il coraggio di disobbedire.

Il motivo dell’inganno costante

Il motivo di un sitema a mia opinione disonesto (ancora in vita per volere dei cittadini) consisterebbe nel fatto che la popolazione, tramite il proprio silenzio e la propria obbedienza a regolamentazioni folli (basate sul creare una difficoltà ed offrirne la soluzione), starebbe accettando (pur sapendo di essere ingannata) l’inganno stesso.

specchietto preso dalla rete per comprendere come si costruisce un inganno globale

Nulla avviene per caso. In una società strutturata e (almeno all’apparenza) democratica tutto avviene, ammesso che il cittadino lo accetti, oppure nel caso che il cittadino stia zitto ed obbedisca, confermando la regola del TACITO ASSENSO e di conseguenza la regola della consuetudine.

Forse non siete al corrente che una consuetudine può divenire legge. Questa è la chiave dell’inganno.

Foto di Mircea Iancu da Pixabay

Il seguito l’astuto inganno farà in modo che un regolamento (assurdo) trasformato in consuetudine muti in legge ed i cittadino inizierà ad avere le “mani legate”, “cornuto e contento quindi”.

Nelle prossime righe la giornalista economica Lina Colombo parlerà delle nuove regolamentazioni per disincentivare il turismo di massa.

Semafori per i selfie e stop agli Airbnb: le strategie per combattere il turismo di massa e il suo impatto energetico

di Lina Colombo

Il turismo di massa è un fenomeno che, sebbene abbia portato benefici economici significativi a molte destinazioni, ha anche generato profonde ripercussioni ambientali, soprattutto in termini di consumo energetico. Le strutture come hotel, resort, ristoranti e attrazioni turistiche consumano infatti enormi quantità di energia per soddisfare le aspettative dei visitatori.

L’impatto energetico dell’overtourism

Il turismo di massa ha un impatto energetico da non sottovalutare: un’elevata affluenza di turisti, implica un uso consistente di elettricità impiegata per riscaldamento, raffreddamento, illuminazione, acqua calda e altri servizi essenziali. Questi consumi energetici, spesso alimentati da fonti non rinnovabili, non solo contribuiscono alle emissioni di gas serra, ma accentuano la pressione ambientale, soprattutto nelle destinazioni già fragili.

L’’overtourism – ossia l’eccesso di visitatori in luoghi che non possono più sostenere la capacità – peggiora ulteriormente la situazione. Città come Venezia, Barcellona e Firenze, che attraggono milioni di turisti ogni anno, stanno affrontando sfide enormi legate all’usura delle infrastrutture e all’esaurimento delle risorse energetiche. Le reti elettriche di queste destinazioni vengono messe a dura prova, con conseguenti aumenti di domanda che richiedono un maggiore ricorso a fonti energetiche inquinanti, come il gas naturale e il carbone.

Una combinazione di fattori energeticamente dispendiosi

Il consumo energetico legato al turismo di massa è strettamente connesso all’incremento della domanda di comfort e servizi moderni nelle destinazioni turistiche. Gli hotel di lusso e i resort, in particolare, richiedono enormi quantità di energia per mantenere operativi impianti di climatizzazione, riscaldamento, piscine riscaldate, spa, ascensori e illuminazione 24 ore su 24. 

Anche le piccole strutture alberghiere e i B&B contribuiscono al problema, specialmente in alta stagione, quando il sovraffollamento delle destinazioni porta a un uso più intensivo delle risorse. 

Un altro aspetto critico è il trasporto dei turisti, con il settore aereo che rappresenta una delle fonti principali di consumo energetico globale e di emissioni di CO2. Infine, il turismo crocieristico, anch’esso in crescita esponenziale, ha un pesante impatto energetico sia per il funzionamento delle navi che per l’energia richiesta dalle infrastrutture portuali. Questa combinazione di fattori amplifica l’impronta ecologica del turismo di massa e rende urgente l’adozione di strategie energetiche più efficienti e sostenibili.

Sensori di flusso e sistemi intelligenti: le strategie per contrastarlo

Con la crescente consapevolezza riguardo agli effetti dannosi del turismo di massa, diverse soluzioni sono state proposte e implementate per mitigare l’impatto energetico. Tra queste, l’adozione di tecnologie avanzate per monitorare e regolare i flussi turistici è cruciale. Città come Venezia e Firenze stanno sperimentando l’uso di “semafori per i selfie” e sensori di flusso turistico. Questi sistemi intelligenti aiutano a ridurre l’affollamento nelle aree più sensibili, consentendo una distribuzione più uniforme dei visitatori e, di conseguenza, un minore stress sulle infrastrutture energetiche.

Sul fronte delle strutture ricettive, molte località stanno incentivando la transizione verso pratiche più sostenibili. L’installazione di pannelli solari, l’uso di impianti geotermici per il riscaldamento e il raffreddamento, e la gestione intelligente dell’energia attraverso sistemi di controllo automatizzato dell’illuminazione e della climatizzazione sono solo alcune delle misure adottate da hotel e resort per ridurre il loro consumo energetico. Inoltre, l’efficientamento degli edifici tramite l’isolamento termico e l’uso di finestre a risparmio energetico contribuisce a contenere il fabbisogno energetico.

Un esempio rilevante è quello di Barcellona, che ha deciso di affrontare il problema dell’overtourism e del suo impatto energetico in modo radicale. La città ha annunciato che dal 2029 sarà bandito l’affitto turistico tramite piattaforme come Airbnb, una misura mirata a limitare l’afflusso incontrollato di visitatori e a ridurre l’impatto sulle risorse locali, inclusa l’energia.

Foto di Dominick Vietor da Pixabay

Inoltre, c’è una crescente enfasi sul turismo sostenibile, che incoraggia i viaggiatori a scegliere opzioni di viaggio a basso impatto ambientale. Questo include l’uso di trasporti più ecologici, come il treno anziché l’aereo, la preferenza per strutture ricettive che adottano pratiche energeticamente sostenibili e la scelta di un fornitore di energia attento all’ambiente come Egea, Wekiwi o Plenitude.

Una lotta necessaria

Ridurre l’impatto energetico del turismo di massa è essenziale per garantire la sostenibilità delle destinazioni più visitate. L’adozione di tecnologie intelligenti, il miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture ricettive e politiche più rigorose come quelle adottate da Barcellona rappresentano passi importanti verso un turismo più responsabile. Tuttavia, è fondamentale che tutti gli attori coinvolti – dai governi locali alle aziende turistiche, fino ai singoli turisti – si impegnino attivamente per ridurre il consumo energetico e promuovere un turismo che sia compatibile con la salvaguardia dell’ambiente. Solo così si potrà continuare a godere delle meraviglie del nostro pianeta senza compromettere la salute a lungo termine.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/turismo-massa-soluzioni/

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Author: ospite ospite

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