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Una delle gare di regolarità classica che si organizzano tradizionalmente nel comprensorio bresciano è la “Franciacorta Historic”. La Franciacorta Historic è da sempre una delle corse di sicuro interesse per la top ten dei migliori piloti che si avventurano sugli impegnativi tracciati pensati per le numerose gare di regolarità dedicate alle vetture del passato presenti nel nostro territorio. Con questo articolo cercheremo di comprendere questa gara che si svolge in una giornata nella terra del “bollicine nazionale”. Anche in questo caso si tratta un evento automobilistico dell’ambito della regolarità organizzato da Vecars, la medesima società che si occupa della Winter Marathon, la stupenda corsa che abbiamo appena vissuto a Madonna di Campiglio. La Franciacorta Historic è una gara non certo lunghissima tuttavia per le difficoltà che reca, rimane uno degli appuntamenti preferiti per i grandi driver, essendo organizzata a poco più di un mese dalla 1000Miglia. Una gara strategica molto apprezzata dai migliori piloti che approfittano del periodo di aprile per provare a gareggiare prima della “corsa più bella del mondo” che si svolge nel mese di giugno. Dopotutto la Franciacorta Historic si presta in modo incredibile all’allenamento preparatorio per la 1000Miglia, essendo una zona similare a quella del centro Italia dove tradizionalmente la celebre corsa da Brescia a Roma – Roma Brescia transita. In questo caso le difficoltà naturali sono simili a quelle offerte dal territorio tosco laziale e se vogliamo anche i paesaggi, che in questo caso poco contano con le difficoltà, ma preparano psicologicamente a immergersi nella 1000Miglia.

Franciacorta Historic 2024

Per quanto riguarda lo scorso anno la corsa franciacortina ha visto posizionarsi molto bene l’equipaggio bresciano Turelli – Turelli a bordo di una Fiat 508 S del 1934. L’equipaggio famosi per i buoni posizionamento nelle gare di regolarità e appartenente alla categoria dei migliori driver è riuscito a prevalere di pochissimi decimi di secondo, sui vincitori della Winter Marathon, Bellini – Tiberti un’altra coppia di eccellenti piloti, sempre a bordo di una Fiat 508 C del 1937, una vettura analoga a quella dell’equipaggio che ha vinto il terzo podio Riboldi – Riboldi. Devo ammettere che da qualche anno le Fiat 508 “Balilla” spadroneggino nelle varie corse di regolarità. Ci sarà pure un motivo. Cercheremo di svelarlo nelle prossime righe.

Le Fiat 508

Le Fiat 508 sono vetture dalla cilindrata medio bassa ma molto versatili e dinamiche, che spesso vincono le gare nonostante la potenza dei propri motori, sia limitata confronto a vetture dello stesso periodo, con motori più spinti e performanti. Stando a un’intervista che abbiamo proposto durante la Winter Marathon di quest’anno a un giovane navigatore di un equipaggio piuttosto famoso nell’ambito della regolarità classica, abbiamo svelato il motivo della predominanza delle Fiat 508 in questa tipologia di corse.

Stando a quanto comunicato dal giovane navigatore, il predominio di questo tipo di vetture sarebbe da vedersi in due fattori: nel marchio italiano e nei costi dei ricambi della vettura. Stando al navigatore le Fiat 508 hanno il vantaggio di offrire i pezzi di ricambio con molta disinvoltura, non si tratta di parti meccaniche di estrema rarità, nonostante l’età non certo giovane della vettura.

La Fiat di quegli anni era una vettura non certo cara al confronto di altri brand, anche italiani come ad esempio la Lancia o l’Alfa Romeo. Le gare di regolarità essendo spesso molto estese (parlando di tracciati) e spesso organizzate su terreni molto variegati che vanno dalle campagne ai passi che superano i 2000 metri di quota, tendono a mettere a dura prova la resistenza di certe parti meccaniche che vengono continuamente sollecitate, come i freni, tamburi, la testa dei motori, il cambio. Nonostante il motore delle 508 non offra certamente il massimo della performance, essendo per lo più un motore mediamente piccolo e prodotto da una casa automobilistica popolare italiana, l’equipaggio riesce a contenere i costi di eventuali guasti ma soprattutto dei ricambi che si usurano durante la gara.

E’ normale che dopo una competizione di parecchi chilometri, sia necessario ripristinare alla perfezione la vettura per prepararla alla corsa successiva. Anche i costi fanno la propria parte quindi nel caso di queste piccole e simpatiche Fiat, i costi sono contenuti. E’ anche importante possedere una vettura i cui pezzi di ricambio siano comuni, oltretutto  penso che le dimensioni molto contenute della Fiat 508 facilitino le manovre e il passaggio anche in strade non certo larghe.

Caratteristiche tecniche della Fiat 508

Questa vettura è stata concepita dalla casa automobilistica italiana Fiat per uno scopo ben preciso che sveleremo nelle prossime righe. La Fiat 508 “Balilla” resta una delle più famose automobili della casa italiana essendo la vettura protagonista della “motorizzazione dell’Italia”. Prima della produzione delle Balilla, le automobili in Italia si può dire fossero un vero e proprio lusso per pochi possidenti. La Balilla ha seguito la strada della VW tedesca che anche in quel caso è stata protagonista della motorizzazione della Germania. Dalla creazione della Balilla, l’automobile in Italia è diventata d’uso comune. Dobbiamo tanto quindi alle Fiat 508 “Balilla”. La “Balilla” era munita di un motore a 4 cilindri in linea a valvole in testa cilindrata 1089 da 32 CV a 4.400 giri al minuto. La vettura montava un cambio a 4 marce con retromarcia e la vettura raggiungeva i 110 Km orari. Non abbiamo specificato per nulla il fatto che la 508 C montasse la retromarcia. Sarà una curiosità ma sappiate che negli anni 70 esistevano brand di vetture come ad esmepio la russa Moskovich che non possedevano la retro. Non mi immagino le manovre. Le nostre automobili al contrario già negli anni 30 erano già munite di retromarcia ma torniamo alla nostra 508. La sospensione anteriore era indipendente, con bracci trasversali, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici a bagno d’olio inseriti in un apposito astuccio. La sospensione posteriore era invece ad assale rigido con balestra e molle. Queste specifiche tecniche riguardavano le 508 prodotte fino al 1938, anno in cui le “Balilla” verranno migliorate in alcuni particolari. Questi dettagli lasciano comprendere come queste vetture fossero davvero ben fatte.

Per i possessori di vetture storiche che possano rientrare nei periodi iscrivibili alla gara sarà possibile effettuare l’iscrizione cliccando su questo link (clicca quì)

Per poter leggere il regolamento di gara (clicca quì)

Contributi

le fotografie presenti nell’articolo sono del fotografo Pierpaolo Romano

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Maira Alcantara
Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno

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