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ARRIVA IL PRICE CAP DINAMICO di Lucia Ferrero

GUERRA ALL' EUROPA

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Quante regole, quanti sistemi si adottano per nascondere la malafede. Cosa volete che vi dica? La malafede fa parte della politica. Un politico a mia opinione ha sempre a che fare con la malafede o meglio ancora, così ci capiremo meglio con la doppia faccia. Non esiste persona che abbia più facce del politico. Che il prezzo del gas naturale sia aumentato a dismisura provocando i danni economici che tutti ben conosciamo, tramite il caos fatto esplodere in Ucraina è un dato di fatto. Che il prezzo del gas sia stato fatto gestire alla borsa di Amsterdam è un altro dato di fatto (clicca quì) . Che Putin ci abbia sempre fornito il gas a prezzi sempre vantaggiosi, anche quello è un dato di fatto. Quindi per quale oscuro motivo il metano sarebbe cresciuto (varcando i confini europei) in maniera esponenziale? A mia opinione per pura speculazione. Una speculazione a mio parere dettata dalla finanza. Chi specula è colui che arricchisce (in questo caso) sulla pelle di intere popolazioni. Sappiamo che il prezzo del gas è ancorato a dei prodotti finanziari come i “futures”. Questi prodotti finanziari possono innescare la speculazione su un combustibile o su un prodotto a loro ancorato. La stessa regola vale anche per il gas, necessario per la produzione di energia e per il funzionamento del sistema economico. Questo accadimento è la prova che l’economia degli stati non è mai da considerarsi al sicuro. Ogni stato può essere arricchito ma anche “polverizzato” dal sistema finanziario mondiale. Questo particolare fa capire come i personaggi che regolano il potere finanziario in realtà siano i veri governatori. I politici? I politici sarebbero solamente governatori di facciata o meglio esecutori del potere finanziario. Facciamo un esempio pratico enunciando una serie di accadimenti già visti. Governo italiano: un nuovo Governo attua una politica particolare propendendo non esattamente da quanto previsto dal potere finanziario ma cercando di lavorare (almeno in parte) a convenienza della propria nazione. Dopotutto è stato eletto democraticamente.

Foto di NikolayF.com da Pixabay

Il potere finanziario aumenterà lo spread e farà entrare in crisi il Governo, forzando la mano affinchè venga rimpiazzato dai propri “tecnici” che riporteranno le cose come desiderano i “baroni” della finanza. Un secondo esempio: è necessario derubare una nazione delle proprie ricchezze, in questo caso il potere finanziario cercherà di indebitare lo stato con prestiti ingenti, anche se non necessari, accettati dagli esecutori della politica ed il gioco sarà fatto. Il sistema industriale dello stato preso di mira passerà di mano svenduto al miglior offerente per pagare i debiti (clicca quì) . Un terzo esempio: se l’indebitamento non fosse accettato dal politico di turno o non fosse sufficiente per poter creare problemi a vantaggio del potere finanziario, una bella guerra in un paese strategico per il passaggio del gas o per la fornitura di combustibile sarebbe l’ideale. Inizierebbero ad alzarsi i prezzi e lo stato sacrificato inizierebbe automaticamente ad impoverirsi, bruciando il denaro accumulato dai cittadini speso per pagare bollette astronomiche. Il denaro passerà automaticamente di mano, dai cittadini alle multinazionali, ed in seguito al sistema bancario. Questo è il gioco del “Risiko” finanziario che a mia opinione, i veri governanti starebbero mettendo in atto, iniziando dall’ Europa. Un terzo sistema del tutto nuovo è quello di sanzionare Putin “aggressore della povera ed indifesa Ucraina” sapendo bene che le sanzioni non impoveriranno la Russia ma impoveriranno coloro che le attuano, in questo caso gli stati europei. Da decenni il sistema si basa su questa strategia ma torniamo all’ Italia.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Da tempo il potere finanziario ha capito che la ricchezza privata è concentrata in due nazioni, l’Italia ed il Giappone, popoli di risparmiatori a tutti gli effetti, quindi occorre mettere le mani sul tesoro privato di questi due stati. Credo che ormai il sistema lo avrete capito, dopotutto è lì da vedere. Oggi entra in scena il Price Cap quando invece sarebbe sufficiente un po’ meno di malafede. Tutti questi nomi anglofoni di sistemi assurdi per calmierare i prezzi di alcune materie prime, sono a mia opinione metodi studiati per ingannare i popoli, dimostrare una falsa preoccupazione dei vertici, su un determinato problema. Credo che se non ci fosse di mazzo uno studiato sistema speculativo e determinati obbiettivi imperialistici tutto andrebbe automaticamente nella direzione giusta. (Introduzione di Goldfinger)

Price Cap dinamico: di cosa si tratta? Vicini al lancio!

La Commissione Europea sta limando in questi giorni gli ultimi dettagli per l’introduzione del Price Cap Dinamico del gas con l’arrivo dell’inverno. Si prevede per il 18 ottobre 2022 la pubblicazione del documento ufficiale che ne stabilisce il funzionamento e andrà a sottolineare i dettagli che ancora sono in discussione. Entro il 20 e il 21 ottobre dovrebbe poi arrivare la successiva approvazione al vertice esecutivo a Bruxelles.

Che cos’è il Price Cap Dinamico e quali sono le ragioni?

Il Price Cap Dinamico, si scosta dalle iniziali proposte di Tetto sul prezzo del gas in quanto non si tratta di un limite massimo del gas che congela lo scambio naturale tra domanda offerta, fissando un prezzo massimo oltre il quale non si può scambiare. Piuttosto si tratta dell’introduzione di un “corridoio” o di una “forbice” entro il quale il prezzo può oscillare con una valore centrale dato da un indice per il prezzo del gas. Questo sistema va a limitare le oscillazioni del prezzo del gas, oltre che agli aumenti dei prezzi e le speculazioni di quest’ultimo.

Ma come funziona ?

In poche parole, questo sistema, dato un indice del prezzo del gas (al momento si utilizzerebbe il TTF della borsa di Amsterdam, ma si sta valutando un indice più affidabile); si determina un range con un prezzo minimo e uno massimo. I provider di energia possono quindi commercializzare ai consumatori qualsiasi prezzo all’interno di questo range stabilito. Da qui si può capire come questo Price Cap sia un “corridoio” in cui i provider devono stare all’interno. Questo dovrebbe garantire che i provider non abbiamo crolli (come invece è successo in altri paesi) in quanto già ora i principali provider italiani hanno come principale offerta una indicizzata, ovvero basata sul PUN o il PSV.

Quali sono i pregi del Price Cap Dinamico?

Il Price Cap Dinamico sembra che sia stata la chiave per mettere d’accordo tutti gli stati in UE con diverse necessità e diversi ruoli nell’Unione. L’idea di un Price Cap Standard aveva infatti già visto la forte opposizione di Germania e Olanda in primis. Questo sistema dovrebbe garantire la funzionalità, a patto che continui l’import di gas, dovrebbe garantire il funzionamento e la sopravvivenza di tutti i fornitori del mercato, garantendo allo stesso tempo un limite dei prezzi di Gas e Luce per i consumatori.

Quali sono i rischi del Price Cap Dinamico?

I rischi sono principalmente a livello geo-politico. Mosca infatti sta da giorni minacciando un blocco totale dell’export di gas naturale in Europa, che secondo recenti stime ad oggi potrebbe essere diventato il 10% del totale consumato. L’avvertimento arriva da Alexei Miller, il CEO di Gazprom, che ha recentemente ha dichiarato che l’introduzione di un Price Cap porterebbe a una “violazione delle attuali condizioni del contratto, implicando una cessazione delle forniture”. Un’altra criticità è che al momento l’indice principale del gas in Europa è il TTF del mercato di Amsterdam che ha già dimostrato molte criticità e speculazioni. È intenzione della commissione utilizzare un altro indice di base o di riformare quello esistente, che sia in Europa o negli USA.

Fonte:https://www.prontobolletta.it/news/price-cap-dinamico/

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Author: admin

Nicola Migliorini alias ADMIN è Direttore del blog WWW.MONDOOGGI.COM decide cosa e quando pubblicare, è un giornalista con incarico a 360 gradi