ARTICOLO OFFERTO DA TINTEGGIATURE CRISTIAN CIRELLI TRAVAGLIATO BRESCIA
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Speravate forse che fosse finita? Direi invece che il martirio è appena iniziato anche se grazie al cielo. le temperature miti stanno durando ancora. Un altro anno da dimenticare si starebbe abbattendo sulla nostra italia. Come avevamo previsto quasi profeticamente in un articolo precedente, essendo ormai impresentabili, i signori del NWO dopo l’ormai vetusto e poco credibile conflitto ucraino, ecco arrivare puntualmente il conflitto israeliano. Sono ormai poche le persone che credono ancora nella casualità di questi eventi. Questo particolare starebbe impensierendo non poco i “registi del NWO” tanto da creare ogni volta un unovo pretesto, per tenere il mondo su una corda tesa. Ieri l’Ucraina oggi Israele. Il doppio vantaggio dei due conflitti a mia opinione sarebbe due vedersi in due sfaccettature positive per queste pesone appartenenti alle èlite. La prima sfaccettatura fare in modo che la popilazione mondiale cali e con la guerra si tolgono di mezzo molto in fretta un buon numero di “mangiatori inutili”, inoltre con questi conflitti mirati si porterebbero alcune nazioni (l’Europa per prima) sul lastrico. L’Italia sarebbe per il momento una delle più colpite, tuttavia le altre nazioni, non cantino vittoria. In seguito il coccodrillo mangerà pure loro. Per il momento il sistema ci starebbe svuotando le tasche in vari modi, tramite i carburanti che dalla Russia non arrivano più e fra poco rischieremo che non arrivino più neppure dal medio oriente.
Questo porterà a copiosi aumenti del gas (e guarda caso proprio in inverno) e dei carburanti in generale. La conseguenza? Inflazione ai massimi livelli, potere d’acquisto sempre inferiore ed impoverimento generale. Molti hanno capito il gioco sporco, altri non hanno il coraggio di guardare la realtà in faccia, altri invece dormoni tranquilli nel proprio letto irreale. Quando le coperte inizieranno ad accorciarsi se ne accorgeranno ma oggi fingono di non accorgersene. Penso che a breve altri ancora inizieranno a capire cosa starebbe accadendo. In quel momento inizierà il vero crollo del sistema e forse avremo la speranza di poter tornare a vivere una vita vivibile, in pace con tutti, commerciando con ogni stato si decida di commerciare. Un po’ quanto avrebbe voluto dettare la linea politica di Donald Trump. Le centrali atomiche per la produzione di energia, osteggiate da sempre tramite una strumentalizzazione che a mia opinione viene dai soliti noti, sarebbero l’arma vincente per liberarci dall’incertezza dei mercati energetici. Spero che la coscienza degli italiani maturi in fretta ed auspico altrettanto che la si finisca di accettare quello cha e mia opinione è la strumentalizzazione ovvero di dar credito a chi parla a vanvera, promette e non mantiene. Nelle prossime righe la giornalista Franca Rovelli ci anticiperà i tempi duri che saremo obbilgati a vivere fra non pochi mesi.
Conflitto in Israele e rincaro gas: è di nuovo stangata in bolletta?
Si sono già palesate le prime ripercussioni sulle quotazioni del gas a seguito dell’attacco di Hamas su Israele. Negli ultimi giorni il prezzo della materia prima sul Ttf di Amsterdam è schizzato al 50%, e sono già state rese note le prime stime di questo rincaro sulle bollette, corrispondente a un aumento di 314 euro annui.
Come aumenteranno i prezzi di luce e gas?
Sono già evidenti le conseguenze dell’attacco dell’organizzazione estremista palestinese Hamas sul suolo israeliano sul prezzo del gas, ora sopra i 42 euro al Megawattora. Il rialzo sul Ttf di Amsterdam, il mercato europeo di riferimento, era già salito al 10% lunedì 9 ottobre, primo giorno di riapertura dei mercati dopo l’attacco ad Hamas, e ora si è attestato intorno al 50%. Questa escalation di prezzi energetici sui mercati internazionali è certamente preoccupante in chiave bolletta.
Si stima un aumento medio delle tariffe pari al +15% sia per la luce che per il gas. Questo comporterebbe un rincaro del prezzo sulla bolletta dell’energia elettrica di 115 euro annui a nucleo familiare, per una spesa complessiva per la luce di 879 euro. Dall’altra parte, la bolletta del gas subirebbe un aumento di 199 euro annui a famiglia, portando la spesa complessiva per il gas a 1.526 euro annui a nucleo.
In questo modo, il rincaro complessivo tra luce e gas sarebbe di 314 euro annui, per una spesa totale per le forniture energetiche di 2.405 euro all’anno a nucleo.
Le dichiarazioni di Urso riguardo l’approvvigionamento di gas
Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha esternato le sue preoccupazioni per l’attuale scenario geopolitico, rilasciando la seguente dichiarazione a Mattina 24 su Rainews 24: «Siamo tutti convinti che Israele abbia il diritto a tutelare la propria libertà e credo bisogna essere vigili sotto ogni aspetto. La guerra incombe e rischia di coinvolgere altri fronti, e incombe attorno a noi in Europa, come ci ricorda la guerra in Ucraina. Bisogna essere vigili, uniti e coesi in Europa per fronteggiare questa situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, mi riferisco per esempio a quella dell’energia come accaduto per la guerra della Russia in Ucraina, per l’approvvigionamento di gas e petrolio».
La dichiarazione di Urso fa eco al monito lanciato dagli esperti in corrispondenza della guerra tra Russia e Ucraina, momento in cui si era resa evidente come il nostro paese fosse dipendente dall’estero per le forniture di gas.
Fondi UE per far fronte al caro bollette?
Una delle soluzioni delineate dall’Italia e dalla Commissione Europea per contrastare il caro bollette riguarda lo stanziamento di fondi, secondo quanto riportato dall’Ansa. Le due istituzioni hanno intavolato una proposta di riprogrammazione dei fondi regionali Ue per un importo pari a 1,3 miliardi di euro per supportare le famiglie a fronteggiare il rincaro dei prezzi dell’energia.
Tale proposta si inserisce all’interno del programma Safe, che prevede la riprogrammazione di 4 miliardi dei fondi di coesione per misure contro il caro bollette a favore delle Pmi e delle famiglie. Elisa Ferreira, la Commissaria Ue alle politiche regionali e urbane, ha dichiarato che di questi 4 miliardi ne restano circa 3,3 di cui buona parte sarà destinata ad aiutare le famiglie a contrastare il caro energia.
Che bollette ci aspettano questo inverno?
Nonostante le conseguenze sui prezzi del gas alla luce dei recenti sviluppi in Israele vadano ad aggravarsi al panorama già poco diradato a causa della guerra in Ucraina, i principali attori europei stanno dialogando tra loro al fine di adottare delle soluzioni che facciano fronte al rincaro delle bollette.
La situazione spaventa ancora di più se si pensa che la problematica è sorta in concomitanza con il periodo peggiore dell’anno, ossia “Nei mesi invernali quando gli italiani accendono gli impianti di riscaldamento e concentrano l’80% dei consumi annui di gas”, secondo quanto riportato da Assoutenti. Ciononostante, piani come il Safe lasciano intravedere un barlume di speranza per le famiglie italiane, che tramite la riprogrammazione di fondi potrebbero non incorrere in una nuova stangata in termini di costi di forniture energetiche.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/
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