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Esistono ancora persone (forse grazie a Dio poche) e istituzioni (quelle sono più dure a cambiare mentalità) che credono ancora nella faccenda a mia opinione sporca del “verde”, una ideologia creata per poter arrivare in fretta ad obbiettivi non certo verdi ma obbiettivi magari “verdoni” per alcune piccole frange del potere finanziario e delle multinazionali. Dall’entrata in campo della pandemia demenziale, il progetto che prevede la falsa narrativa climatica e tutto il corollario di menzogne che compone il progetto, sembrerebbe essere tornato al mittente come un boomerang. Forse i registi dell’ormai morente NWO non se l’aspettavano, tuttavia così è stato. Le difficoltà imposte ai cittadini hanno di primo acchito colto di sorpresa la maggioranza della popolazione, ma per fortuna non hanno sorpreso una minoranza di pensatori liberi. Questi soggetti apostrofati come Novax, come complottisti e quant’altro, sono subito passati all’attacco e non hanno ceduto di un passo. Questi attacchi al potere continui hanno portato la maggioranza dei cittadini, ad aprire gli occhi sulla questione sieri, cambi climatici, haarp e tanto altro. La maggior parte dei popoli hanno ben compreso di essere stati palesemente ingannati e quindi ora, per imbrogliarli diverrà più difficile. I canali mediatici vassalli del sistema non riusciranno probabilmente più ad essere credibili, almeno nel medio periodo, a meno che non inizino a cambiare posizione e a mutare i propri programmi in programmi davvero informativi.

I vertici della nostra amata chiesa Cattolica purtroppo per qualche ragione a mia personale opinione, sarebbe a propria volta abboccata all’amo del pescatore subdolo, che avrebbe iniziato ad appoggiare un po’ in tutto sin dall’entrata in campo della falsa narrazione della pandemia. Sappiamo che in genere la chiesa tende a strizzare l’occhio al carro del più forte ma ora dovrebbe comprendere di essere stata a propria volta ingannata. Questo dovrebbe servire a prestare maggior attenzione nella valutazione elle sfide quotidiane del mondo. Penso che tutto possa essere utile, anche gli errori se trasformati in virtù. Per i vertici della chiesa Cattolica dovrebbe essere vigente la medesima regola dell’esperienza che obbliga a valutare le cose con attenzione prima di scegliere da che parte stare. Se Mussolini si fosse schierato con gli alleati piuttosto che con uno psicopatico come Hytler avremmo vinto la guerra e anche per l’Italia il destino sarebbe stato ben differente da quello che è adesso. Non so se avete colto l’esempio ma la storia è zeppa di esempi analoghi e questo la chiesa che vive sulla scia di almeno due millenni di storia dovrebbe averlo compreso, a meno che ci sia stato dell’altro che oggi non voglio analizzare anche perchè si tratta di ipotesi e di opinioni quindi, in questo articolo lascerei perdere. Il 2025 sarà un anno giubilare. Una grande occasione per Roma, il centro del mondo che vedrà un afflusso turistico impressionante ma anche entrate economiche non certo irrilevanti. Come sempre si parla della (falsa) sostenibilità ma quei discorsi ipocriti e intrisi di falsità, penso  dureranno ancora poco per il fatto, che il vento guidato da Dio, stia spirando finalmente dalla parte giusta preannunciando un vero e proprio uragano. Nelle prossime righe il giornalista per il settore economia, Oscar Pacheco parlerà del giubileo 2025.

Giubileo 2025: riqualificazione e impatto ambientale

di Oscar Pacheco

Il Giubileo 2025 rappresenta una straordinaria occasione per Roma, con oltre 4 miliardi di euro destinati a riqualificazione urbana, mobilità sostenibile e accoglienza. Tuttavia, l’impatto ambientale legato a milioni di visitatori richiede una pianificazione attenta per bilanciare sviluppo e sostenibilità. Giubileo 2025: quali sono i programmi di riqualificazione? Il programma di riqualificazione del Giubileo 2025 prevede investimenti totali di 4,3 miliardi di euro, suddivisi tra infrastrutture, accoglienza e ambiente. Circa 1,77 miliardi sono destinati specificamente ai fondi giubilari, coinvolgendo 327 progetti per migliorare la città e le aree circostanti. Le aree di intervento principali includono:

• Riqualificazione urbana: 717,6 milioni di euro per migliorare piazze, beni culturali e spazi pubblici, sia nel centro storico che nelle periferie.
• Mobilità: 545,8 milioni di euro per potenziare trasporti pubblici, nuovi convogli e depositi per tram.
• Accoglienza: 222,9 milioni di euro per costruzione di ostelli, centri sanitari e strutture per persone vulnerabili.
• Ambiente: 60,4 milioni di euro per creare parchi, riqualificare le sponde del Tevere e restaurare aree verdi storiche.

Inoltre, un finanziamento straordinario di 26,1 milioni di euro coprirà costi aggiuntivi e adeguamenti strutturali. In tal senso sarà importante l’apporto di alcuni dei maggiori attori sul piano energetico, tra cui Enerxenia.  Asfalto green: in cosa consiste e quali sono i benefici per l’ambienteTra i progetti innovativi spicca l’utilizzo di asfalto green, sviluppato dalla società Iterchimica. La tecnologia Gipave, a base di grafene e plastiche dure riciclate, è stata implementata in diversi tratti stradali a Roma, come Via Trionfale e Via dei Laghi.Questa soluzione garantisce:

• Migliore resistenza: aumento della vita utile della pavimentazione dal 18% al 61% rispetto alle tecnologie tradizionali.
• Riduzione dell’impatto ambientale: utilizzo di 32.000 kg di plastiche riciclate e risparmio di 200.000 kg di bitume.
• Efficienza energetica: riduzione del consumo di energia di 3.932 GJ, pari al fabbisogno mensile di 4.854 famiglie.
• Minori emissioni: abbattimento di 446.000 kg di CO₂eq, equivalente all’azione di 18.000 alberi in un anno.

Questi benefici si traducono in un approccio sostenibile alla mobilità urbana, riducendo costi di manutenzione e consumo di materie prime.

Impatto del Giubileo a Roma: aumenterà l’inquinamento?

Nonostante i programmi previsti per ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’evento, l’afflusso stimato di 30 milioni di visitatori rappresenta una sfida significativa per la città. Si prevede un aumento delle emissioni di CO₂ dovuto a trasporti privati e pubblici, con un conseguente peggioramento della qualità dell’aria.

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