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Dopo un breve periodo di riposo forzato, per il fatto che le gare nell’ambito automobilismo storico non si svolgono ogni mese, ed in modo particolare le gare più importanti, ecco che è in prossimità di arrivo il GP Nuvolari organizzato da Mantova Corse. Questo Gran Premio automobilistico di regolarità, appartenente al prestigioso circuito dei grandi eventi avrà luogo dal 14 al 17 settembre 2023. Esiste una particolare sinergia fra Mantova e Brescia. La 1000Miglia e Nuvolari. Esiste una sorta di “cordone ombelicale” che unisce i due territori lombardi in campo automobilistico. Sia Mantova che Brescia sono oltrettutto città creatrici di importanti eventi automobilistici.
Tazio Nuvolari
A Mantova nacque il GP Nuvolari. Il Gran Premio che per il percorso, per le difficoltà che offre ai partecipanti, per le distanze previste nel tracciato di gara non è una gara da sottovalutare. Il GP non reca un nome casuale. Nuvolari è un nome assolutamente altisonante nell’ambiente dell’ automobilismo. Tazio Nuvolari, l’icona intramontabile dell’automobilismo di tutti i tempi nacque in provincia di Mantova a Castel d’Ario, il paese dove è possibile degustare il famoso riso alla pilota. Sembrerebbe un caso ma il pilota con il riso conta poco, anzi nulla, si tratta di una coincidenza. In questo caso la pilota altro non è che la casseruola tradizionale della zona, nella quale viene cucinato il riso tradizionale con le salamine.
L’ importanza maggiore del paese di Castel d’Ario è soprattutto aver dato i natali a Tazio Nuvolari. Se andassimo ad indagare nel passato del celebre pilota mantovano detto anche il “mantovano volante” scopriremmo un bambino tendente alla paura, timoroso, un bimbo dei tempi passati che grazie all’impegno ed alla strategia del padre, divenne un pilota interpido, un driver senza paura. Ricorderete l’aneddoto della moneta fra gli zoccoli del cavallo, gettata dal padre di Tazio per fargli vincere la paura di un vecchio calcio per fortuna andato a finire bene. Quest’avventura fece in modo che il giovane “Nivola” riuscisse a vincere ogni forma di paura, anche la più grande. Diciamo che oggi ce ne vorrebbero tanti di cittadini intrepidi, che non si lascino intimorire da molte forme di terrore ma questo è un altro discorso. Quello che vorremmo puntualizzare in questo articolo è la grandezza del celebre pilota mantovano, non solamente per la grande passione per i motori ma anche per il fatto che Tazio, divenne una vera e propria star dell’automobilismo italiano. Il pilota aveva l’innata capacità di trasformare qualsiasi gara in un vero e proprio spettacolo. Una dote eccezionale che lo porterà nei decenni a divenire molto amato dal pubblico. Personalmente vedo in Nuvolari la combinazione fra un grande driver ed un modeno show man. Nuvolari come spesso fu per i piloti di quei tempi era un grandissimo conoscitore della meccanica e della motoristica. Coloro che sono eccellenti sulle moto meglio ancora lo sono sulle automobili. Nuvolari gareggiava nei due ambiti, motoristico e automobilistico. Diciamo che a quei tempi per un pilota professionista era normale conoscere molto bene i motori in generale, ma soprattutto le vetture che lanciavano a velocità impensabili per quei tempi con lo scopo di cercare di vincere le gare ad ogni costo, anche a costo della vita. Non sarebbe la prima volta per Nuvolari aver rischiato di morire rinchiuso su una vettura da corsa. Ricordo u del celebre un aneddoto del pilota quando durante un test si fermò con la propria automobile sportiva lanciata in velocità a pochi centimetri da un pericoloso precipizio.
Il Gran Premo Tazio Nuvolari
Come giornalista indipendente per la prima volta nel 2022 ho seguito assieme al nostro team di professionisti il GP Nuvolari. Tutto ebbe inizio dalla decisione editoriale di occuparci di gare automobilistiche storiche cui la Lombardia è davvero ricca. Iniziamo quindi a seguire la 1000Miglia.
Prima del 2022 la 1000Miglia era per me la gara per eccellenza. L’anno successivo con il GP Nuvolari mi si aprì un mondo fatto di motori, sfide, perfezione e località meravigliose. Devo ammettere che questa gara di regolarità sia davvero importante nel mondo dell’automobilismo storico, sia per le difficoltà delle strade percorse, talvolte ancora bianche e polverose, che per i chilometri che compongono il tracciato di gara. Il percorso del GP Nuvolari non è variabile se non in particolari relativi. La gara mantovana almeno in me, ha suscitato una grande emozione. La 1000Miglia nonostante la propria invidiabile ed unica bellezza è a mio parere un connubbio fra gara automobilistica con una grande componente di turismo. Molti driver, in modo particolare quelli stranieri spesso puntano sul fattore turismo, al contrario dei driver nostrani che vedono di buon occhio il risvolto competitivo. Nel Gran Premio Nuvolari il fattore turistico è veramente relativo mentre emerge maggiormente il fattore gara. Pur essendo una gara di regolarità la regolarità è il punto focale del Gran Premio Nuvolari. In effetti molti dei driver che si cimentano in questa “tenzone” non sono driver di “primo pelo” ma Top Driver. In questo caso parliamo di grandi nomi della regolarità come ad esempio Andrea Vesco, Aliverti, Di Pietra, e tanti altri ancora che si sfideranno nelle tante difficoltà offerte dal tracciato di gara. Lo scorso anno i partecipanti hanno superato quota 300. Una partecipazione non trascurabile anche da parte di equipaggi stranieri.
Le vetture
Al GP Nuvolari le vetture candidabili vanno dal 1919 al 1976. In effetti è possibile notare fra i partecipanti anche vetture più recenti. Anche in questo caso, come pure per la 1000Miglia è importante il coefficiente delle auto in gara. Se così non fosse la vittoria sarebbe perennemente prerogativa dei driver con la vettura più moderna. Il coefficiente è stabilito dalla modernità dei componenti dell’ automobile. Facciamo un esempio semplificato. E’ più facile che abbia un coefficiente maggiore una vettura più datata che magari abbi ai freni a tamburo e non a disco e così via. L’automobile più svantaggiata vedrà equilibrato il proprio svantaggio tramite il coefficiente. Un vantaggio di gara quindi che permette un po’ a tutti di poter vincere. Un modo maggiormente equo per poter arrivare al podio evitando le categorie in base alla cilindrata o all’anno difabbricazione. Per vincere una gara di regolarità poi è necessaria una buona dose di attenzione e di precisione, se così non fosse, nonostante il coefficiente alto, sul podio diviene davvero difficile salire. Quest’anno il GP Nuvolari arriverà alla 33 esima edizione. Nelle prossime righe accenneremo anche alla 1000Miglia per il fatto che sia il GP Nuvolari che la 1000Miglia, come abbiamo specificato nelle precedenti righe, hanno un pezzetto di storia in comune.
La storia del GP Nuvolari risale all’epoca dei padri fondatori della 1000Miglia che data la scomparsa dell’ amico Tazio, grande personaggio che contribuì a rendere le 1000Miglia la più grande corsa del mondo, pensarono di realizzare in onore dle pilota mantovano, una gara che in seguito divenne il GP Nuvolari che oggi conosciamo. Un tempo gli amici erano amici davvero, esietevano ancora i grandi ideali come l’onore e l’amicizia, ideali che con il tempo sarebbero andati via via perdendosi. I padri fondatori della 1000Miglia conosciuti anche come i 4 moschettieri, dimostrarono grandemente l’amicizia nei confronti di Tazio Nuvolari. In quei tempi si andava ben al di là del denaro. Le cose belle come le gare automobilistiche di quei tempi si organizzavano non tanto per profitto ma per piacere, per passione. Proprio per questo credo che certe competizioni diverranno eterne.
Nuvolari e le 1000Miglia
Le 1000Miglia che spesso vedevano Tazio in pista divennero per forza di cose epiche. Possiamo affermare che proprio Nuvolari fu il pilota che contribuì con l’originale carattere ed il proprio amore per il pubblico e la velocità, a far divenire intramontabile questa lunga e difficile gara, in quei tempi ancora di velocità, la 1000Miglia era la regina delle gare di velocità fino al 1957 quando chiuse i battenti. Il carattere di Nuvolari in pista non era certo dei più facili. Se dovessi azzardare un bonario giudizio sulle avventure del “mantovano volante” direi che Nuvolari fosse un pilota con una guida piuttosto istintiva ma anche molto sicuro delle proprie capacità di driver. Certamente il pilota non era una persona che si tirava indietro, che non amava le sfide, anzi, credo che proprio le sfide erano quelle che gli davano la forza per vincere. In effetti quando Nuvolari era in gara difficilmente non arrivava al traguardo, magari con la vettura a pezzi ma il traguardo doveva essere tagliato. Potrei descrivere Nuvolari non tanto come un pilota ma come un uomo “fuso nella propria vettura”, un driver in grado di divenire una sorta di corpo unico con la macchina. Le ruote divenivano le sue gambe ed il motore il suo cuore. Questo particolare credo facesse la differenza fra una vittoria ed una sconfitta. Quando il pilota mantovano lasciò l’automobilismo perchè ferito da un male incurabile, il mondo dell’ automobilismo perse veramente un tassello di vita. Anche la 1000Miglia perse una parte di se senza Nuvolari in pista. Alla 1000Miglia dopo Nuvolari si avvicenderanno grandissimi piloti, anche se a mio modesto parere nessuno riuscirà ad avere le doti del pilota mantovano ed a rendere le gare automobilistiche non semplici gare, ma veri e propri spettacoli indimenticabili. Se in quegli anni ci fosse stata la televisione credo che Nuvolari sarebbe stato il centro dello spettacolo per milioni di persone. Nonostante la tecnologia mediatica di allora fosse pressochè inesistente il pilota mantovano ha saputo, forse in modo poco cosciente, divenire intramontabile anche nel futuro. A lui sono state dedicate nientemeno che celebri canzoni come la stupenda opera di Lucio Dalla intitolata “Nuvolari”, una canzone che ben spiega, il carattere del “mantovano volante”, una canzone che contribuisce in modo attivo a rendere “Nivola” il simbolo dell’automobilismo passato e futuro.
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