ARTICOLO OFFERTRO DA TINTEGGIATURE CRISTIAN CIRELLI TRAVAGLIATO BRESCIA TEL 333.3523256 https://www.facebook.com/Cirelli-Cristian-Tinteggiature-718073821722326/
Più volte ne abbiamo parlato e ne parleremo francamente ancora del Great Reset, dopotutto è uno dei temi di questo periodo. Il Great Reset sarebbe il risultato di un libro trasformatosi in una serie di decisioni prese dai potenti della terra durante i vari summit internazionali. I politici del mondo, quei signori che avrebbero un potere tale, da stravolgere le economie mondiali o di portare ad un cambiamento radicale dei sistemi economico sociali, che proprio in questo periodo starebbero inesorabilmente andando nella direzione di un cambiamento davvero radicale. Il “pericoloso” Trump è stato ormai eliminato politicamente ed al suo posto si insedierà il più consenziente e malleabile Biden, l’uomo “chiave” per il compimento del NWO. Trump sarebbe stata a mia opinione l’unica speranza per evitare il cambiamento voluto dal NWO che porterà al Great Reset. Per quanto riguarda il 2021, il summit di Davos che in genere si tiene nella nota località elvetica verrà spostato al 25 gennaio.
La ormai nota riunione dei potenti della Terra sarà un poco differente in quanto quest’anno verrà aperto il forum digitale chiamato “Davos Dialogues”. Durante questi dialoghi i potenti della Terra (che dovrebbero essere i nostri delegati ma in realtà a quanto pare si adoperano per altri interessi) condivideranno le proprie opinioni sull’attuale sistema mondo e sul futuro sistema . In questo contesto il tema principale sarà proprio il Great Reset. I potenti del mondo cercheranno di progettare i radicali cambiamenti a cui dovremo assistere negli anni futuri segnati certamente dall’era post Covid. In questo articolo cercheremo di capire cos’è questo Great Reset tristemente famoso e preso di mira da opinionisti additati come complottisti, anche se devo dire che pur non ritenendomi un complottista non vedo affatto di buon occhio ne il Great Reset, come pure i piani del Nuovo Ordine Mondiale che ci obbligheranno in futuro ad accettare. Questa nuova visione del mondo non è di mio gradimento principalmente per il fatto che non mi sento dell’idea eventuale di giocarmi neppure la minima libertà, che per quanto mi riguarda resta la principale opzione per una vita assolutamente serena a felice. Il Great Reset sarebbe stato presentato nel maggio 2020 dal principe Carlo del Regno Unito e dal direttore del WEF Klaus Schwab. “The Great Reset: How the Post-Crash Economy Will Change the Way We Live and Work” il libro di Richard Florida pubblicato nel 2010 in seguito alla famosa crisi economica mondiale del 2008 che avrebbe portato il mondo sull’orlo della bancarotta. Nel libro sarebbero state proposte idee innovative in merito al sistema economico mondiale, cambiamenti assolutamente profondi nell’ambito economico ma che fossero orientati a portare un certo nuovo equilibrio, un equilibrio spazzato via dal capitalismo neo liberale che avrebbe creato l’ attuale sistema mondo. Klaus Schwab ovvero il fondatore del WEF nel 1971 ma anche Thierry Mallaret, inizierebbero a partire dall’ eguale concetto spiegato in Covid-19: The Great Reset. In questo caso si prenderebbero in considerazione e si metterebbero sotto esame tutti i possibili scenari, i cambiamenti necessari per poter uscire dalla feroce crisi creata dalla pandemia da Covid proprio nel periodo prossimo futuro. Per arrivare all’obbiettivo sarebbero stati proposti modelli gestionali della società ma assolutamente alternativi a quelli attuali come spiegato nel libro di Florida. Una sinergia profonda quindi fra i concetti espressi nel libro ed
il summit di Davos per cercare di trasformare la crisi in una sorta di grande opportunità. L’analisi dello scrittore Florida si riferirebbe nei dettagli alla situazione degli USA e risalirebbe ad una decina di anni or sono, al contrario quella di Swab/Malleret abbraccerebbe una moderna prospettiva globale. Per quanto riguarda i media staremmo assistendo ad una doppia e differente interpretazione antitetica del Great Reset. La prima interpretazione prevede cambiamenti radicali che possano condurre ad un maggior rispetto del pianeta, ad una più equa distribuzione delle risorse e dello stesso capitale, ad una società maggiormente equa, pacifica, sostenibile e solidale. La seconda visione invece vedrebbe un mondo dominato dalla tecnologia nel quale le persone saranno solamente fredde appendici da applicare alle macchine che tramite une dittatura globale li governeranno. Una società quindi, nella quale le macchine avranno l’ultima parola? Cose da fantascienza? Questo sarà probabilmente il prossimo futuro a cui dovremo sottostare. Questa seconda opinione porterebbe a vedere l’uomo in un’ottica transumanista. Il Great Reset avrebbe come primo obbiettivo una differente visione economica. Nella società globale sarà necessario portare al termine la fissazione per il profitto costi quel che costi. Questo sistema avrebbe portato a conseguenze assolutamente negative proiettate sia sulla natura del pianeta oltre che sulla società con un sistema assai discutibile, che si sarebbe da sempre basato su bolle economiche artificiali ma anche un sistema economico basato sul debito. Questi sono tutti fattori che i teorici del Great Reset vedrebbero come un vero e proprio fallimento globale del sistema economico odierno. Con il Great Reset sarà sentenziata la fine del sistema consumistico con la produzione di oggetti non necessari, la fine della speculazione edilizia e finanziaria. Il progetto prevede uno sfruttamento adeguato e sostenibile delle risorse naturali ma anche una giusta ripartizione delle risorse in modo da contenere inquinamento, cambiamento climatico, globalizzazione sregolata. La politica controllata dagli interessi delle multinazionali e dei grossi gruppi finanziari dovrà mutare evitando di indebitare le generazioni future e rimandando alle future generazioni problematiche economiche ed ambientali mai risolte. La crisi del Covid che sia naturale o meno (sono più propenso a pensare alla seconda ipotesi) avrebbe dato una spinta a questo sistema, costringendo i detentori del potere ma non solamente, anche la stessa società mondiale, a mettere il mondo ai ripari riconsiderando radicalmente le strutture sociali. La conseguenza della pandemia sarebbe stata finanziariamente ed economicamente devastante portando i mercati della finanza ad una perdita fino al 40% del valore. Si pensa che le perdite per il Covid tradotte in soldi si aggirerebbe intorno ai 8,5 triliardi. Il nuovo modello finanziario dovrebbe riuscire ad evitare azzardi economico finanziari che avrebbero portato alla varie crisi a partire dal 1929 con tutte le spiacevoli conseguenze del caso. Per arrivare al Great Reset il mondo economico dovrà patire forti conseguenze negative, la società dovrà subire cambiamenti impensabili ma si andrà, dicono i teorici di questo sistema, verso un miglioramento sulle varie realtà della Terra anche se personalmente sono molto scettico. Assisteremo si pensa a meno disuguaglianze sociali ed ad una “forbice minore” per quanto riguarda un mondo che viaggia a due o addirittura tre velocità. Nella società però esistono anche parecchi critici, che come me non vedrebbero questo sistema come una speranza, anzi leggerebbero nel rovescio della medaglia un complotto per instaurare una dittatura ed un totale controllo delle masse a livello mondiale. I critici del neonato sistema economico e sociale vedrebbero un reale pericolo nel sistema trans umanista in stile “grande fratello” che potrebbe portare ad un controllo totale orwelliano di tipo cinese, con il conseguente annullamento
di ogni singola libertà individuale. Dopotutto conoscendo l’imperfezione umana penso proprio che il rischio sia concreto. In questo caso l’uomo starebbe tentando per l’ennesima volta di mettersi al posto di Dio in una nuova creazione economico sociale che a mio parere si trasformerà nella “bastia bianca” descritta nell’ apocalisse. Saremo di fronte quindi ad un sistema più rispettoso per l’ecologia, un sistema più equo che porterà oltrettutto ad una tassazione inferiore, maggior rispetto per l’ambiente e per i lavoratori? Credo che se fosse così sarà perfetto ma i miei dubbi aumentano conoscendo il cuore e la cattiveria, la cupidigia, la sete di potere che contraddistingue gli uomini. Nella terza fase si prevede di utilizzare la quarta rivoluzione industriale con nuove tecnologie al servizio del comune interesse. Stando ai teorici del Great Reset dovremmo assistere ad un miglioramento della cooperazione fra università e centri di ricerca oltre che una sinergia fra scienza e tecnologia con conseguente miglioramento della salute pubblica ed ambientale. Un importante tassello sarà l’annullamento dei debiti dei vari stati, verranno abbandonati i sistemi basati sul PIL. Il sistema dovrebbe prevedere un reddito di cittadinanza universale e fino a questo punto potrebbe sembrare tutto perfetto e meraviglioso ma sarà proprio così? Per quali motivi quindi qualcuno nutrirebbe grandi sospetti riguardo al Great Reset sono tutti complottisti o pazzoidi di vario genere? Non credo proprio. Il primo motivo per il fatto che l’applicazione di tali regole porterà a ribellione ed a forti opposizioni da parte di alcune frange della società, quelle più realistiche. Punto secondo: l’umanità si scontrerà con il proprio stesso carattere imperfetto e vivrà una sorta di onnipotenza essendo padrone di un potentissimo apparato tecnologico della scienza fra cui la bioingegneria che a mia opinione sarebbe necessario venissero gestite con estrema saggezza, particolare inesistente nell’ intimo dell’ essere umano che da sempre mancherebbe di saggezza. Il Great Reset a mia opinione non sarebbe altro quindi che un’ ingenua utopia riportata in un libro, un’ utopia che si preparerebbe a divenire una catastrofe reale. Il Great Reset si baserebbe su basi evidentemente socialiste anche se il WEF in realtà sarebbe stato molto attento all’utilizzo del termine socialista, tuttavia i favorevoli al Great Reset sosterrebbero che la pandemia, il rispetto del pianeta e gli effetti economici, dovrebbero portare per forza di cose ad un cambiamento del sistema economico e della stessa società per poter arrivare ad una stabilità sociale. Quindi per una stabilità sociale sarà necessaria una cooperazione fra governi e questo farebbe pensare a poteri illimitati nel nuovo Governo mondiale in mano ad una oligarchia tecnocratica. Questa sarebbe una preoccupazione per i capitalisti che vedrebbero limitata la libertà di azione. Ad alimentare i sospetti sarebbe anche un Governo mondiale centralizzato per forza di cose. Un ulteriore preoccupazione sarebbe l’affido totale al mondo all’ informatica ed alla digitalizzazione di moltissimi servizi ma anche l’eliminazione del denaro contante come oggi lo conosciamo (che potrebbe essere soppiantato dai Bit Coin) portando ad una totale dipendenza dal digitale che porteranno all’esclusione di quella frangia della popolazione che non avesse dimestichezza con la digitalizzazione. Nel nuovo mondo economico le aziende sarebbero obbligate ad investire su sistemi meno inquinanti ed anche questo preoccuperebbe gli industriali. Il Reset porterebbe a rivedere le regole sul copyright riducendo i profitti dei detentori dei brevetti. Per quanto concerne le migrazioni sregolate (a mia opinione prodotte e finanziate a tavolino) saranno stabilite da un piano sovranazionale ed articolato che investa alla periferia del mondo ed offra nuove opportunità dissuadendo la migrazione stessa. Accordi internazionali saranno portati a termine per evitare migrazioni selvagge ma anche guerre per il controllo delle risorse, come la necessaria acqua. Importantissimo per la realizzazione del Great Reset sarà il 5G anche se poi si passerà al 6G ed anche in questo caso aumenta la preoccupazione degli scettici dato che queste tecnologia potrebbero essere dannose per la salute umana in quanto molto potenti ma soprattutto la preoccupazione riguarderebbe il famigerato microchip nel cervello già sperimentato da Musk o nella mano destra, che con il 5 e 6g potrebbe divenire una realtà. Questa tecnologia sarebbe necessaria per il funzionamento dei robot, per i trasporti pubblici senza pilota, per l’uso dei droni e per l’efficienza degli edifici moderni ad alta efficienza. A livello educativo vedremo un potenziamento della scuola con lo scopo di creare nuovi tecnici specializzati.
Questo sarà il Great Reset che farebbe parte di un progetto pensato da parecchio tempo, ed una certa cinematografia ne sarebbe testimone. Questo progetto lascerebbe aperte le porte alla teoria del complotto in merito al Covid. La pandemia sarebbe stata creata ad oc per poter permettere alla società di poter avallare tutti questi cambiamenti che a mio parere potrebbero rivelarsi molto pericolosi per la libertà individuale? A mio parere avrebbe una duplice funzione, certamente obbligare la società ad avallare scelte scomode ma anche eliminare una certa percentuale di persone, in particolar modo le meno produttive, i malati e la fascia più anziana. A proposito nel Great Reset c’è posto per Dio e per la fede? Probabilmente il tutto porterà ad un Governo mondiale ma anche ad una religione universale assolutamente falsa, alla quale ogni uomo sarà obbligato a credere. Una religione umanitaria quindi molto lontana dal cristianesimo anzi, una religione agli antipodi della via della verità e della vita. Certamente vivremo in un sistema nel quale il volàno della storia umana non sarà più Dio ma l’uomo stesso seduto sul trono dell’ Altissimo, trasformato in una patetica scimmia di Dio. Detto questo, anche per questa ragione è lecito temere il Great Reset dato che l’uomo è da sempre incapace di saggezza, incapace di bontà ed incapace di coesione pertanto credo che tutti i tentativi di coesione saranno nel tempo vani portando a lungo andare la “bestia bianca” (descritta nelle sacre scritture) dopo aver danneggiato fortemente la società, al collasso come accadde dopotutto per la precedente “bestia rossa” indentificata come l’ex impero comunista sovietico. Dopotutto lo stile è sempre lo stesso e guarda caso anche la proposta di un mondo ancora una volta senza Dio che si rivelerebbe provatamente fallimentare. Credo che il Great Rest sarà l’ennesimo tentativo di esclusione divina destinato al fallimento. Per quanto riguarda una certa frangia della chiesa cattolica, da cattolico convinto, avrei qualcosa da dire in particolar modo quando un pontefice avallerebbe un tale sistema (data la recente intervista) obbligando una parte della chiesa di Dio, quella più ingenua e meno preparata in merito alle sacre scritture, a remare verso una direzione a mia opinione opposta all’insegnamento cristiano ma mascherata di altruismo, con tutto quello che comporta dal punto di vista della fede e della salvezza che dal punto di vista della libertà individuale.