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Mai come oggi il mondo ha bisogno di eroi. Chi sono questi soggetti cui la Marvel è specialista? Chi è Superman? Chi è Batman? Chi è Spyderman? Forse questi eroi mescolti fra le pieghe della società non li conosceremo mai. Non conosceremo mai questi super eroi pensati e descritti dalla Marvel, perchè di fatto restano figure inesistenti. Questo genere di supereroi sono personaggi fantastici creati, forse con lo scopo di offrire un po’ di sollievo ai cittadini che perlomeno nella fantasia, avranno la possibilità di credere di avere qualche speranza.

Foto di Andrea Toxiri da Pixabay

La quotidianità

Forse non ci crederete ma il mondo è pieno di eroi. I primi supereroi siete voi, siamo noi. Pensate solamente ai cittadini che nella quotidianità della vita, nella famiglia, nel lavoro sono costretti ad affrontare un grande numero di fantasmi, sempre nouvi. Gli spettri sono quelle problematiche che inevitabilmente la nostra vita assai complicata ci mette davanti. Sono le sfide che ogni giorno dobbiamo imparare a vincere e pur senza accorgercene, pur assuefacendoci ad esse, ci accorgiamo essere sempre più complesse ed all’apparenza insormontabili. Tuttavia riusciamo sempre bene o male a risolverle anche se queste sfide continue, ci provocano un grande stress, una grande stanchezza fisica e psichica. Non siamo forse tutti dei super eroi? Direi di si.

I Guardiani o “cani da pastore”

Nascosti fra la moltitudine delle persone che incrociamo ogni giorno si celano soggetti attivi che hanno un particolare mandato, una particolare missione, un particolare istinto. Alcuni anni or sono mi inviarono un filmato in cui venivano descritte tre figure che formano la nostra società: le pecore, i lupi ed i “cani da pastore”. Dopotutto la nostra società a ben pensarci, che lo si voglia o meno, è divisa in queste tre tipologie di persone. Le pecore sono le prede, quei cittadini che ogni giorno vengono ingannati dai predatori ovvero i lupi, soggetti che si nutrono delle pecore o di quanto esse posseggano come la vita, il denaro, la libertà, la felicità e tanto altro di nobile. Diversamente esistono per grazia divina anche i cosiddetti “cani da pastore” o guardiani, che sarebbero da vedersi negli uomini e nelle donne che per un particolare istinto non sopportano gli abusi e che inevitabilmente si scontrano costantemente con i lupi, i predatori, con lo scopo di salvaguardare il gregge. Credo che se dopo le varie disavventure che ultimamente abbiamo passato e che ogni giorno dobbiamo affrontare, la realtà sia stata mitigata dal buon Dio, forse è anche merito dei “cani da pastore”, quegli uomini e quelle donne che non si assuefanno al male, al mondo, che non si legano al menefreghismo imposto da una società sempre più orientata verso l’anarchia, vero il soggettivo, verso il cinismo ma al contrario reagiscono in vari modi. Questi particolari uomini sono coloro che intervengono attivamente al momento giusto, all’ora giusta e con i giusti metodi, per salvaguardare qualcuno che in quel preciso istante è in difficoltà. Questi soggetti non si limitano a guardare mentre un “lupo” sbrana, ferisce o  depreda la “pecora” per poi postare il video e ricevere qualche cinico like, a scapito delle disgrazie altrui.

Foto di Engin Akyurt da Pixabay

Questi soggetti intervengono in prima persona, noncuranti del fatto che potrebbero andarci di mezzo, magari prendersi una coltellata o qualche pugno. Loro intervengono come farebbero i “cani da pastore” quando un lupo minacciasse il “gregge”. Questi sono gli eroi che fanno la differenza nella nostra società sempre più fredda, cinica e menefreghista. Questi sono quegli eroi di cui abbiamo ed avremo sempre più bisogno. Loro vivono nascosti nelle pieghe della società, lavorano negli uffici, nelle fabbriche, fra i tutori dell’ordine, fra gli impiegati. Loro sono persone come tutti e sono sempre sempre lì, in attesa del comando di Qualcuno in alto per poter intervenire ed entrare in azione. Dopotutto credo abbiano una missione da compiere, una missione che verrà loro svelata al momento opportuno.

L’eroe in azione

Forse avrete letto sui quotidiani quanto è accaduto in un paese vicino al nostro: Castiglione delle Stiviere. Ad inizio mese un quarantenne con precedenti penali, agli arresti domiciliari sarebbe evaso dal territorio assegnatogli dalla giustizia, per rincorrere la compagna e per ragioni oscure picchiarla. Il pregiudicato inizia a pichiare ferocemente la donna per strada. Forse una delle tante liti domestiche che questa volta sarebbe avvenuta alla luce del sole, fra i cittadini impauriti. Molti hanno pensato di proteggersi rinchiudendosi nelle proprie abitazioni, nei negozi della via. Le urla della vittima cercano di farsi udire. Cerca aiuto, un aiuto che nessuno le offre. La disperazione della ragazza è palpabile. La trentanovenne viene raggiunta dal compagno furioso e malmenata selvaggiamente. Un cittadino ode le urla. Lui sa distinguere un grido disperato di aiuto, è il suo lavoro. Il grido di terrore della donna giunge a lui che invece di chiudere la finesta come avrebbe potuto fare, si precipita in strada. E’ un giovane carabiniere di stanza alla caserma di Montichiari ed appartenente al glorioso corpo militare italiano, ma in quel momento fuori servizio. Il carabiniere esce in strada, vede l’aggressore infierire sulla vittima.

Foto di frizio annovi da Pixabay

Avrebbe potuto farsi i fatti suoi come si suol dire, nessuno l’avrebbe condannato. Avrebbe potuto  “lavarsene le mani” come fece Ponzio Pilato. Dopotutto lui è fuori servizio quindi, perchè immischiarsi in una lite con il rischio di essere a propria volta malmentato, pur se con molta probabilità di neutralizzare il quarantenne aggressore? Lui ha l’istinto del guardiano, ha l’istinto del “cane da pastore”. L’istinto della giustizia e della protezione del gregge è troppo forte, quindi affronta l’aggressore neutralizzandolo. L’aggressore ora è stato isolato e non potrà più nuocere.

La speranza

E’ vero, siamo in un mondo in cui sembra che la speranza ormai sia morta definitivamente. Tuttavia son certo, che sino a che il Creatore darà ai propri “guardiani” la forza di combattere, il gregge sarà salvo e la speranza non potrà morire. Personalemente penso che siamo in un periodo di grande cambiamento, in cui il vecchio sistema mondo stia per morire, lasciando spazio ad un mondo totalmente nuovo, fatto di giustizia e di pace, tuttavia è necessario non abbassare la guardia. Sino a che la morte definitiva del mondo egoistico e cinico non sopraggiunga definitivamente, credo sia necessario rimanere in guardia. Il colpo di coda della belva ferita è il più pericoloso.

La quotidianità

Ogni volta che camminiamo per strada, ogni volta che siamo sulla nostra vettura per recarci in qualche luogo, ogni volta che ci rechiamo alle nostre occupazioni quotidiane, ricordiamoci che non siamo mai soli.

Foto di Engin Akyurt da Pixabay

Nei volti talvolta anonimi,  che notiamo intorno a noi, non dimentichiamo che da qualche parte, al momento opportuno, qualche supereroe potrebbe sopraggiungere in modo inaspettato in nostro aiuto, ed in qualche angolo della città, forse, qualche guardiano sta lottando per proteggere “il gregge”, anche a costo della propria vita.

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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