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Introduzione di GM

Il mondo sta cambiando rapidamente e radicalmente. Il declino del vecchio mondo basato sul terrore mediatico, sull’abuso e sul dominio totale che sembrava on finire mai starebbe finalmente morendo. Nonostante tutto prosegue (almeno in Italia) la follia ideologica del green, una vera e propria follia che parla di resilienza e di tante altre menzogne che al nostro pianeta, la Terra, non servono affatto. Il green non serve alla Terra per il fatto che non saremmo ne in emergenza climatica, e neppure la Terra avrebbe bisogno di aiuto dagli uomini, per arginare fantomatici cambiamenti climatici in essere. Se si desiderasse davvero offrire un aiuto alla Terra sarebbe sufficiente pulirla dalle visibili scorie, imparare ad essere più educati, meno creduloni alle menzogne di qualcuno, più critici verso le opinioni che escono da certi “salotti”, imparando finalmente a ragionare con un pensiero costruttivo, critico e libero da vincoli. Per creare il plagio il sistema inizia da bambini tramite la scuola. Peer questo diviene difficile poter avere un pensiero critico e libero.

Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

Se avessero un pensiero libero i cittadini capirebbero cosa davvero aiuta la Terra, non certo le follie basate sul del green e sulla resilienza, ideologie che non hanno alcun senso. Ricordiamoci bene che il green e i presunti cambi climatici catastrofici servono solamente ai portafogli di qualche potente, che usa il potere mediatico con lo scopo di plagiare le masse e fare in modo che esse, facciano quanto il sistema desidera ovvero spendano, per arricchire i pochissimi ideologi del NWO oggi morente, che in questo periodo sarebbe finalmente arrivando a capolinea.

La scienza vera

La questione green e resilienza altro non sarebbe che un pretesto per lucrare sui cittadini e per mantenete il potere assoluto. Scienziati di fama internazionale sostengono che i cambi climatici non dipendano dall’attività umana se non in una risibile percentuale. La famigerata CO2 non danneggia gli uomini, essa si equilibra con la crescita delle foreste che la trasformano nella giusta quantità di ossigeno. Noi respiriamo una perfetta miscela di Ossigeno e CO2. Guai a noi se la CO2 dovesse calare e l’Ossigeno aumentare. I nostri polmoni non reggerebbero all’impatto e si brucerebbero. Perchè negli ultimi decenni molte foreste sono aumentate? Per controbilanciare la CO2. Il Creatore ci ha donato una natura perfetta, in grado di auto pulirsi e bilanciarsi per regalarci la vita. Vorrei assolvere il genere umano dicendo di non preoccuparsi, perchè la Terra si regola da sola. I cambi climatici esasperati sarebbero dovuti a certi uomini che usano la tecnologia HAARP per esasperare il clima a scopi militari ma soprattutto a scopi di plagio verso la popolazione del mondo. Come sarebbe possibile forzare l’umanità a credere che sarebbero in atto cambi climatici catastrofici se non tramite il plagio e tramite la tecnologia che in grado di amplificarli a dismisura? Se non si adottassero queste strategia il “gioco” sarebbe terminato in partenza.

Il sole

Il sole, la nostra stella senza la quale la Terra diverrebbe una sfera di ghiaccio, contribuisce in modo assolutamente naturale ai cambi climatici, come pure lo spostamento dell’asse terrestre avvenuto alcuni decenni or sono. Il sole è oggi protagonista assoluto di modifiche climatiche assolutamente naturali. Questo per il fatto che le esplosioni nucleari che il sole produce per offrirci il caldo e per offrirci la vita, in questo periodo storico sono più forti del normale. Dal sole partono quindi immensi fasci di radiazioni che investono la Terra producendo tempeste solari che terminano nelle meravigliose aurore boreali che ultimamente possiamo ammirare anche in Italia.

Foto di AstroGraphix_Visuals da Pixabay

Le aurore boreali sono alla vista di tutti e non sono assolutamente casuali. Il sole riveste un’azione ciclica nelle esplosioni nucleari. Ci sono periodi in cui le esplosioni sono maggiori e altri in cui sono inferiori. Oggi siamo nel periodo di esplosioni fortissime. Alcuni mesi fa hanno superato i massimi storici. Questo è uno dei motivi principali per i quali il clima è in tendenza di instabilità, instabilità naturale e sopportabile se non fosse che qualcuno lavori per esasperarla.

L’azione umana sul clima

Sostenere che l’umanità del periodo post industriale sia responsabile dei cambiamenti climatici e dell’instabilità degli stessi è da folli. L’umanità ha davvero poco a che vedere con i cambiamenti climatici esasperati che ci affliggono da alcuni anni. Uomini di scienza di fama internazionale del calibro di Rubbia, Zichichi e Prodi sostengono che il genere umano e l’industrializzazione possano essere responsabili dall’uno al cinque per cento sui mutamenti del clima.

La tecnologia HAARP

Come farebbe quindi il clima ad essere così instabile? Non certo a causa del genere umano ma semmai di certi pochi uomini che ben conoscono la tecnologia HAARP. HAARP è un progetto “High Frequency Active Auroral Research Program” (programma aurorale di alte frequenze) che prosegue sin da fine anni 80 arrivando nel pieno della sperimentazione negli anni 90. HAARP venne approvato in America in epoca reaganiana. Tramite apposite antenne disseminate nei punti cruciali della Terra certi uomini riescono a toccare la ionosfera deformandola e creando delle bolle tramite irrorazioni di metalli pesanti nell’atmosfera e il rilascio di onde ad alta frequenza. Queste bolle lenticolari che si formano nella ionosfera permetterebbero di creare fortissime siccità localizzate o alluvioni ma anche mega tombe d’aria, super uragani, e si pensa addirittura terremoti localizzati. La spiegazione del procedimento è semplicistica ovviamente, ma necessaria per comprendere il meccanismo di HAARP. Spero che ora che sapete come funziona inizierete a ricercare o quantomeno sarete guardinghi nel credere alla “favola dell’orso”. Il primo appezzamento disseminato di antenne venne installato a Gakona in Alaska. Negli anni altre postazioni più innovative e potenti, sono state installate in altri stati.

HAARP in Sicilia

Prima degli impianto HAARP in Sicilia il cima era più stabile. Da quando gli immpianto HAARP sono entrati in pieno regime in Italia il tempo è divenuto “magicamente” instabile. Questo particolare ha certamente una connessione. In Sicilia abbiamo installazioni HAARP che si basano su una precisa tecnologia israeliana, approvate forse in buona fede, dal Governo Berlusconi con lo scopo di far piovere nelle zone tendenzialmente aride dell’Italia come la Sicilia e il meridione. E’ ovvio che fu tutto un inganno.

Foto di claude alleva da Pixabay

Le postazioni installate in Sicilia per la modifica del clima sarebbero servite per altri presunti scopi di dominio totale, non certo per rinverdire il meridione. Un meridione verde non fa comodo a nessuno se non agli abitanti. Tramite le scie chimiche che decorano i nostri cieli azzurri e le postazioni HAARP, esasperando il clima risulterebbe assai facile lasciar credere alle popolazioni, che la responsabilità di tali cambi climatici sia dovuta all’inquinamento per sostenere il proprio benessere. Così facendo tramite il potere mediatico, sarà un gioco da ragazzi convincere i cittadini che si sentiranno tanto colpevoli da prendere decisioni favorevoli a ideologie di dominio totale. Questo sarebbe quanto è accaduto sino ad oggi e che proseguirà ancora per poco a dire il vero.

L’era di Trump

A fare la differenza sarebbe stata l’entrata in scena del Presidente Trump, l’incubo peggiore dei potentati maligni. Per questo ha subito ben tre attentati. Trump starebbe portando ad un cambiamento radicale iniziando dall’America. Credo che l’inganno climatico e pandemico durerà ancora poco. Nonostante tutto i media si ostinano ancora a “sparar balle” a base di green, di resilienza, possibili “pandemenze” e di tante altre “favole” a cui oggi le persone tendono finalmente a non credere più. Questo lo dobbiamo alla farsa pandemica che come un boomerang, inaspettatamente è tornata al mittente, colpendolo in modo molto duro. Dopotutto i maligni non possono pensare di farla “sempre franca”. Nelle prossime righe la giornalista per il settore economico Paola Menghetti parlerà ancora una volta di resilienza nel settore dell'”edilizia del futuro”.

“L’Edilizia del Futuro

Sostenibilità, Innovazione e il Ruolo Cruciale della Manutenzione”

di Paola Menghetti

Il settore dell’edilizia si trova al centro di una trasformazione epocale, spinta da dinamiche globali che ne stanno ridefinendo le basi. La crisi energetica e il cambiamento climatico hanno reso sempre più urgenti interventi di riqualificazione degli edifici, per ridurne l’impatto ambientale e i consumi. Le normative europee come il Green Deal impongono standard più severi, stimolando gli investimenti in materiali sostenibili e tecnologie avanzate. Allo stesso tempo, la carenza di manodopera specializzata e l’aumento dei costi delle materie prime rappresentano sfide significative per le imprese, rallentando in parte i progetti. In Italia, il Superbonus ha dato una spinta importante alla riqualificazione energetica, ma la gestione complessa e le continue modifiche legislative hanno creato incertezza, lasciando molte aziende edili in difficoltà.

Parallelamente, l’innovazione tecnologica sta iniziando a rivoluzionare il settore. Strumenti come i droni, la stampa 3D e i software BIM (Building Information Modeling) permettono di ottimizzare i tempi e i costi di costruzione. Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie richiede investimenti iniziali significativi e un cambio di mentalità, che non tutte le aziende sono pronte ad affrontare. Il risultato è un panorama diversificato, in cui alcune imprese abbracciano il futuro con entusiasmo, mentre altre faticano a tenere il passo con i cambiamenti.

Foto di moerschy da Pixabay

Il futuro dell’edilizia: sostenibilità, digitalizzazione e manutenzione intelligente
Guardando avanti, il settore dell’edilizia si prepara a un’evoluzione senza precedenti, guidata dalla necessità di costruire in modo più sostenibile e intelligente. Si prevede un aumento delle costruzioni “green”, con edifici che producono più energia di quanta ne consumino, grazie a impianti fotovoltaici integrati, sistemi di isolamento avanzati e l’uso di materiali innovativi come il calcestruzzo a basse emissioni di carbonio.

La manutenzione degli edifici avrà un ruolo centrale in questo processo di trasformazione. Con l’obbligo crescente di rispettare standard energetici e di sicurezza, gli interventi di manutenzione si stanno spostando da approcci reattivi a strategie preventive. L’utilizzo di sensori intelligenti e tecnologie IoT (Internet of Things) permette di monitorare in tempo reale lo stato delle strutture, rilevando guasti o deterioramenti prima che diventino critici. Questo approccio non solo prolunga la vita utile degli edifici, ma riduce i costi complessivi di gestione.

Le nuove normative, come quelle relative alla manutenzione dei ponti e degli edifici pubblici, obbligano le amministrazioni e le aziende a implementare piani di manutenzione periodica e documentata. Questo crea nuove opportunità per i professionisti del settore e per le imprese specializzate in diagnostica e manutenzione predittiva. In un contesto sempre più complesso, la manutenzione non è più solo un obbligo, ma un elemento strategico per garantire sicurezza, efficienza e valore degli immobili nel tempo.

Impatti sul mercato: nuove opportunità e sfide da affrontare
Questi cambiamenti avranno un impatto profondo sul mercato edilizio e sul tessuto economico e sociale. Da un lato, l’adozione di pratiche sostenibili e innovative creerà nuove opportunità di lavoro, stimolando la crescita di settori emergenti come la bioedilizia e la gestione intelligente degli edifici. Dall’altro, le imprese che non saranno in grado di adeguarsi rischieranno di essere escluse da un mercato sempre più competitivo.

Anche i consumatori dovranno adattarsi. Se da un lato gli edifici del futuro offriranno comfort e risparmi energetici superiori, dall’altro potrebbero comportare costi iniziali più elevati, rendendo necessario un intervento più incisivo da parte dei governi per incentivare la transizione. La manutenzione avrà un impatto cruciale anche in questo senso: edifici ben mantenuti non solo garantiscono maggiore sicurezza, ma possono attrarre investitori grazie a una gestione ottimizzata dei costi e al miglioramento del valore patrimoniale.

In conclusione, il settore dell’edilizia si trova a un bivio: da un lato ci sono sfide imponenti come la crisi climatica e l’aumento dei costi; dall’altro, si aprono possibilità straordinarie grazie alle nuove tecnologie e ai materiali innovativi. La manutenzione, integrata con la digitalizzazione e la sostenibilità, sarà uno dei pilastri del futuro, trasformando l’edilizia in un settore più resiliente e orientato al benessere delle comunità.

Fonte:https://www.misterworker.com/it/

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