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OCCIDENTE IN PERICOLO: PERCHE’?

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    ARTICOLO OFFERTO DA ONORANZE FUNEBRI ARRIGHINI BRESCIA

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Sul quotidiano “La Verità” in questi giorni è stata pubblicata un’intervista davvero interessante. L’intervistato, un saggista inglese che fra l’altro ha scritto un libro su questo tema di grande attualità, starebbe mettendo in guardia il genere umano dalle false speranze di una digitalizzazione forzata. L’Ai ed altri cambiamenti nella società starebbero portando a problematiche gravissime che potrebbero rivelarsi irreversibili. L’affidamento all’Ai della vita dei cittadini potrebbe risultare un grave danno alla società ed alle giovani generazioni. Proprio su questo tema l’imprenditore americano Elon Musk, in un recente passato avrebbe nutrito parecchie preoccupazioni in merito all’espansione dell’Ai, anche per il fatto che in futuro, potrebbe sfuggire al controllo umano. E’ evidente che il miliardario americano, grande conoscitore dei sistemi informatici più sofisticati, non sia l’unico ad essere preoccupato in merito a questo cambiamento epocale. Si dice che in genere i cambiamenti portino nella società una serie di timori verso una situazione nuova e ignota. Oggi non è proprio questo il meccanismo. A provocare timori sono paure ben fondate e basate  sull’analisi di un andamento, di una “piega”, che le giovani generazioni avrebbero già iniziato ad intraprendere, e non siamo che agli inizi. Aggiungeremo anche un video di Mons Viganò per capire nei dettagli importanti chiarimenti di quanto diremo.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

La tecnologia esasperata

In pochi anni dall’entrata in scena dello smartphon le giovani generazioni avrebbero subìto un cambiamento a livello umano e cerebrale che devo ammettere non dia molte speranze. Con lo smartphon siamo solamente agli inizi. Il peggio credo debba ancora arrvare. I pilastri su cui si regge la nostra cultura occidentale potrebbero venire abbattuti molto in fretta, portando la società indietro nel tempo. Non è solo l’Ai a preoccupare l’intervistato, anche il fattore cristianesimo sempre più in crisi. Nelle prossime righe cercheremo di esporre alcuni dei concetti facenti parte dell’intervista pubblicata sul quotidiano “La Verità”. Facciamo questo fatto che riteniamo essere un discorso di grande importanza, logicamente come è nostra abitudine divulgheremo le nostre opinioni, analizzando filosoficamente alcune questioni. Voi direte:

– Cosa possiamo fare noi per arginare la deriva?

A questo punto vi risponderò con una frase evangelica dato che si parla di cristianesimo in crisi e siamo nel mese del santo natale:

“Se il padrone sapesse a che ora viene il ladro, certo non si lascerebbe svaligiare la casa”.

Credo che la conoscenza possa cambiare le cose e questo potrà avvenire solamente quando le masse di cittadini arriveranno alla consapevolezza e decideranno, finalmente, di opporsi a questi progetti, come? Non promuovendoli ne incoraggiandoli.

Foto di Mohammad Usman da Pixabay

 

I pericoli per il futuro

Uno dei pericoli maggiori per il prossimo futuro secondo lo storico e saggista britannico Niall Ferguson, in merito ai contenuti di un proprio libro, è da vedersi su due fronti ben precisi. Il primo grande pericolo sarebbe l’intelligenza artificiale sempre più presente nel nostro mondo. L’intelligenza artificiale potrebbe essere quella conquista tecnologica in grado da essere il cavallo di Troia del genere umano. Lo storico inglese sostiene, che qualora l’Ai prendesse il sopravvento sulla totalità della nostra vita, il rischio per l’intero genere umano sarebbe vedersi catapultato in un totale arretramento della civiltà. Non sarebbe una grande conquista affidare la vita umana all’informatica. Così facendo l’uomo, smetterebbe di pensare. Stando allo studioso britannico proprio l’Ai ci catapulterebbe in un mondo anteriore al medioevo. La civiltà che oggi conosciamo retrocederebbe inesorabilmente e non di pochi anni ma di secoli. Lo studioso prenderebbe come esempio Google. Google è un motore di ricerca che interroghiamo costantemente, utilizzandolo come quello che in effetti è: la chiave per una grande banca dati mondiale. Da quando Google è stato investito del ruolo di “enciclopedia universale” le persone hanno iniziato a perdere costantemente la memoria. Un altro esempio? Da quando il GPS è entrato nella vita di tutti i giorni, l’intelligenza spaziale starebbe calando. La memoria è quella parte del cervello che dovrebbe essere costantemente stimolata. Se così non fosse, inizierebbe a perdere i colpi inesorabilmente. L’Ai secondo il saggista inglese come pure le memorie artificiali, agirebbero in maniera piuttosto incomprensibile nei meccanismi che  innescano. Le Ai si comportano differentemente dai meccanismi usati dal cervello umano. Questa sfumatura potrebbe portare l’umanità a smettere di pensare, una volta che Chat Gpt avrà preso piede.

Foto di John Hain da Pixabay

Il blocco cerebrale

Il meccanismo di blocco cerebrale si potrebbe verificare perchè gli uomini supportati dalla Ai non si chiederanno più i motivi delle cose, quindi ragioneranno sempre meno. Innescando sempre meno il processo dei ragionamenti il cervello si abituerà a non produrre idee. Gli esseri umani faticheranno a risolvere i problemi a cui la vita ci sottopone. Arrivati a questo punto scatterebbe l’inesorabile declino mentale che creerebbe non poche problematiche agli uomini delle generazioni future. La regressione mentale porterà inevitabilmente ad un traume sociale. Ad essere colpite saranno le attività produttive oltre che le realtà educative come le scuole. Gli alunni non riusciranno più a studiare, di contro anche ai docenti che dovranno rivolgersi agli alunni, non riusciranno più a farsi comprendere. Gli alunni non riusciranno più ad esercitarsi da soli, a casa. L’Ai ci porterà inesorabilmente verso un rapido declino. Non credo che si tratti discorso fantascientifico o pessimista nella visione del futuro. Dall’entrata in campo degli smartphon le giovani generazioni non hanno fatto conquiste, al contrario starebbero regredite, avrebbero subìto una serie di traumi non da poco conto come mancanza di socialità, fatica nelle connessioni di pensiero, schiavitù al telefonino, perdita di interessi, difficoltà comunicative e relazionali. Questo tuttavia sarebbe solamente l’inizio. Secondo l’intervistato da La Verità questi fattori starebbero dando filo da torcere anche alle imprese e di conseguenza ai singoli cittadini. Anche il disimpiego vedrà un copioso aumento per il fatto che tutto verrà affidato alle macchine ed alla Ai. Affidando sempre più il mondo alla digitalizzazione e quindi al PC per poi arrivare alla Ai, le regole imposte dagli stati saranno sempre più fredde, “perfette” ed impietose. La richiesta di perfezione starebbe iniziando già ad innescare un sistema sempre più opprimente esasperando gli animi ed ingessando il sistema economico. Dopotutto umanamente non è possibile la perfezione dato che l’uomo è per sua natura imperfetto. La corsa alla perfezione assoluta porterà a mia opinione ad una serie di squilibri oggettivi. Vorrei fare un esempio: l’acqua e l’olio. Se versassi olio in un elemento di differente densità e peso come l’acqua, l’olio non potrà mai amalgamarsi all’acqua e ne rimarrà separato galleggiando. Questo avviene per il fatto che sia l’acqua che l’olio, pur essendo due sostanze bene o male liquide, sono due elementi con caratteristiche intrinseche molto differenti come ad esempio il peso. Un fattore similare è la diversità fra l’Ai e il cervello umano. Il cervello e l’Ai posseggono alcune similitudini ma il cervello è superiore per il fatto di essere creativo, di pensare, immaginare, l’Ai no, essa vive di elaborazione di dati precedentemente immessi in un sistema informatico. L’Ai è praticamente votata alla perfezione matematica, il cervello umano non lo è. Il cervello umano non perfetto è oltrettutto in preda alle necessità del corpo ancor più imperfetto, con il quale il cervello deve condividere la vita e le esperienze. Un secondo problema della digitalizzazione sarebbero le piattaforme come Google, Facebook e tante altre che essendo aziende americane a gestione privata, non devono sottostare al primo emendamento. Per questo possono censurare quello che considerano sconveniente, come si è notato durante l’ondata del Covid. L’affido selvaggio alla rete ed ai privati sarebbe molto rischioso, potrebbe portare alla perdita della libertà oltre che alla perdita della libera opinione, creando un sistema non più democratico ma di deriva autoritaria. Le piattaforme affidate ai privati potrebbero essere oggetto di speculazione, non essendo regolamentate. Già libertà di parola sembrerebbe essere sotto attacco nelle università americane. Se gli studenti di conseguenza perdessero fiducia negli atenei che non permettono la libera espressione, a quel punto si comprenderebbe molto bene che il clima non sarebbe più da vedersi come democratico.

Foto di Gordon Johnson da Pixabay

La crisi del cristianesimo

Un secondo grave pericolo stigmatizzato dallo storico, dichiaratamente ateo, è la crisi del cristianesimo. La crisi del cristianesimo con conseguente incremento dell’ateismo nella società, sarebbe da considerarsi un grave pericolo. La conseguenza di una società che non crede in nulla, è alla fine destinata a credere a tutto, anche alle cose più assurde. L’uomo ha un bisogno intrinseco di credere in qualcuno o in qualcosa. Sarebbe necessario comprendere, che al di là della fede, l’uomo abbia nel proprio spirito una spinta verso il Creatore. Questa particolarità che gli animali non posseggono è dovuta all’elezione divina. Per elezione divina intendo una sorta di marchio che esiste in ogni animo umano. Se così non fosse non si capirebbe per quale motivo, uomini antecedenti all’epoca cristiana, possano aver creduto in una serie di deità. Se gli uomini fossero stati animali non avrebbero creduto in nulla, tuttavia c’è chi ha creduto nel dio sole, chi nel dio Mitra, chi in Zeus, chi nel disco solare, chi nell’imperatore e via dicendo. Questo particolare sta a significare la spinta intrinseca dell’anima umana verso il Creatore dell’anima stessa.

l’ateismo dagli albori ad oggi

Perchè quindi l’ateismo? A questo punto esporrò i miei pensieri: l’ateismo son certo da studi storici, che già nell’antica Grecia esisteva, sostenuto dai grandi filosofi atei della linea sofista come Epicuro, Pitagora ed altri ancora. Se quindi gli esseri umani, a differenza degli animali, racchiudano nella propria anima il marchio di appartenenza divina o figliolanza divina, quindi hanno la necessità naturale di credere ad una divinità, per quali motivi spesso abbracciano le filosofie agnostiche? L’ateismo sarebbe sostenuto a mia opinione da alcuni errori di fondo. Uno di questi errori è considerare l’essere umano pura creatura carnale. Considerare l’uomo una creatura solamente carnale, a mio vedere è completamente errato, per il fatto che l’uomo sia per propria natura un essere spirituale oltre che carnale. Ragionando ne ricavo che l’ateismo in questo caso, possa essere un errore dovuto ad una convinzione parziale della composizione dell’essere umano. Che faciliterebbero la propensione all’ateismo sarebbero principalmente alcuni “vizi di forma” che elencherò di seguito:

  • La superbia di non accettare la grandezza infinita di Dio e la nostra “finitezza”.
  • La mancanza di comprensione dei pensieri e dei progetti di Dio.
  • L’esaltazione della ragione, in questo caso un cammino di comprensione ma a metà strada.
  • La considerazione umana a metà, esaltandone la natura carnale ed annullandone la componente spirituale.
  • La manzanza di fiducia negli uomini di chiesa che comunque sono persone corruttibili come lo siamo tutti. Si ricordi che Cristo affidò la chiesa a Pietro, l’apostolo che per primo lo rinnegò. Questo particolare la dice lunga sulla chiesa di Cristo. Non si deve cadere nell’errore di legare la fede agli erronei gestori della chiesa. La fede deve essere  legata a Cristo (incorruttibile e perfetto in quanto Dio) che alla fine ha l’ultima parola sulla propria chiesa.

 

La scienza, la fede e la ragione

L’esaltazione della ragione o peggio, della scienza, ha poco da spartire con la fede. Se l’esistenza di Dio fosse supportata da chiare prove tangibili, la fede non sarebbe più fede ma scienza. Tuttavia sia la scienza che la ragione se si desiderasse continuare il cammino infinito della ragione si capirebbe che porterebbe a Dio. Il fatto è che forse qualcuno si ferma prima, quindi non sa riconoscere Dio ne nella scienza ma neppure nella ragione, di conseguenza nella vita quotidiana. L’ateismo quindi a mia opinione resta una branca filosofica incompleta, che si ferma a metà strada, durante il cammino della ragione che a voler ben guardare è infinita.

Foto di Darko Stojanovic da Pixabay

L’incitamento al materialismo: il grande affare

La linea di pensiero ateista a mio parere avrebbe subito una fortissima spinta conducendo la società su un terreno minato. Se si potesse annichilire la spiritualità dagli esseri umani sarebbe un grande affare per qualcuno. Così facendo l’uomo degradato ad animale, sarebbe in preda delle passioni più esasperate. L’uomo incitato a sfamarsi di qualunque cosa materiale possa desiderare (per riempire un vuoto che in realtà mai si riempirà) diverrà parificato ad un animale feroce costantemente affamato. Sappiamo per certo che la spiritualità sia l’antitesi della carnalità. Annichilendo lo spirito, l’uomo diverrebbe un insoddisfatto cronico, un consumatore la cui insoddisfazione lo spingerebbe a divenire insaziabile di materia.

Foto di kalhh da Pixabay

Così facendo arricchirebbe di fatto i conti correnti di certi personaggi legati alla finanza ed alle multinazionali. Il cristianesimo (quello vero) resta una religione che delinea un certo equilibrio oltre che una tendente sobrietà. Di fatto questa dottrina che spinge dalla parte della sobrietà, dell’umiltà e del reciproco aiuto, dell’amicizia e dell’amore per il prossimo, è l’antitesi di quanto i registi del NWO vorrebbero imporre alla società. Il tentativo in atto è creare uomini egoisti, soli, carnali e rapaci, fedeli all’adagio latino “mors tua vita mea”. Il tentativo è di trasformare una creatura spirituale, l’uomo, in una sorta di “animale” in preda alle passioni ed agli istinti, anche quelli più perversi. Son certo che il sistema non potrà reggere a lungo, proprio per il fatto che il marchio di Dio non si può annichilire, semmai lo si può isolare per un certo lasso di tempo ma prima o poi la figliolanza divina inizia sempre ad emergere.

(Vangelo): Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.

I danni di questo sistema anticristiano formato da spinte prepotenti vesto l’ateismo si starebbe già notando sia un UE che in USA dove l’ateismo inizierebbe ad incalzare minando alla base il cristianesimo. Per lo storico britannico sarebbe necessaria una rapida svolta che possa portare ad un ritorno alla fede in Cristo, che fra l’altro permetterebbe di opporre la dovuta resistenza all’Islam incalzante nei territori occidentali.

A proposito di Islam

Foto di sofiane dougheche da Pixabay

l’Islam sarebbe aiutato dalle politiche migratorie finanziate dagli esecutori del NWO e da persone che sfrutterebbero la situazione per poter guadagnare fior di quattrini, fra cui a quanto pare alcuni uomini legati alla chiesa cattolica sarebbero collusi col sistema. A dare ossigeno a questo deplorevole buisness di esseri umani, oltre che i sedicenti “filantropi” finanziatori dell’affare e legati al NWO, sarebbero anche alcuni potenti “ministri del culto” che dall’interno della chiesa, cercherebbero di abbaterla, con la scusa della falsa pietà (che in realtà frutterebbe milioni di Euro) affannandosi in un compito, che mai potrà avere buon esito, per il fatto che la chiesa stessa sia protetta dal proprio creatore: Cristo. Non che con questo intenda giudicare la chiesa in cui credo fermamente come opera di Cristo. Proprio per questo intendo contribuire a far conoscere una certa realtà delle cose. Sarebbe invece opportuno sostenere la chiesa oggi più che mai, dato che non tutti gli uomini di Dio si possono apostrofare come “faccendieri” o viziosi. Moltissimi brillano ancora per santità, tuttavia questi ultimi fanno poco rumore ma sono quelli che salveranno la chiesa di Dio.

Il sistema secolare

Questo sistema corrotto deve necessariamente terminare. Oggi non ha più senso di esistere. Nel nostro turbolento perido ci troviamo nel pieno di una guerra escatologica, in un mondo maligno che non intende mollare la presa, e dall’altro canto un mondo nuovo e giusto, che spingerebbe per emergere. Un nuovo sistema più equo e giusto è alle porte. Credo che, sia la chiesa cattolica che la società, fra non molti anni potranno vivere un nuovo esaltante momento storico.

l’Eurasia

Foto di 12019 da Pixabay

Testimoni della crisi del cristianesimo sarebbero la Francia e l’Inghilterra che si trovano oggi a dover subire il potere islamico, sempre più forte nella società. Ricordiamo che essendo l’Islam una forma giuridica risulterebbe essere una religione molto pericolosa in grado di applicare, nelle società composte di una notevole quantità di cittadini islamici, la Sharia islamica. La legge islamica o Sharia, provocherà un’implosione dei valori cristiani e degli stati democratici che passeranno automaticamente sotto l’egida islamista oscurantista. L’Islam resta un sistema in grado di sovvertire l’ordine democratico e di tolleranza, dei deboli stati occidentali affetti oggi da grave apostasia. Una società vuota ed atea altro non è che la chiave di volta per l’Islam e per la propria legge. A questo punto non ci sarà più spazio per il cristianesimo che verrà assorbito dalla forza distruttiva dall’Islam radicale. La chiesa potrebbe venire relegata a pochissimi fedeli dalla grande fede, perseguitati della ferocia islamista. La stessa fine la potrebbe fare la democrazia che verrà soppiantata dalla legge islamica con le proprie regole autoritarie dettate dal Corano preso alla lettera. A questo punto cosa faranno le femministe? Che fine faranno gli omosessuali? Che fine faranno le adultere? Che fine faranno gli atei? Se consceste almeno un infinitesimo dell’Islam sapreste che fine faranno. Non è un caso un video nel quale parlava un mediorientale sedicente “figlio di Hamas” passato nelle file israeliane dopo aver compreso l’inganno. Il figlio di Hamas asseriva che molto presto l’occidente potrebbe divenire preda dell’Islamismo più feroce.

Conclusione

Il periodo che staremmo vivendo oggi è un momento di transizione epocale, negativa ma che alla fine, a Dio piacendo, potrebbe trasformarsi in positiva. Panso che si dovrebbe cercare di fare qualche passo indietro, quei passi che son certo ci potrebbero riportare verso la salvezza. Oggi viviamo su un terreno minato. Il pericolo di oggi non sono solamente gli ordigni nucleari che ben difficilmente saranno usati ma il cambio di gestione della società a livello psichico, spirituale e mentale. Insomma per concludere e stringere il discorso, direi che il pericolo maggiore sarebbe da vedersi proprio in quanto alcuni politici dissero alcuni anni fa, quando con macabro entusiasmo pronunciarono la parola transumanesimo.

Foto di Oliver Lechner da Pixabay

Concluderei con una frase evangelica dato che il santo natale è alle porte:

Padre, perdona loro perchè nonsanno quello che fanno….

Tanti auguri per un santo natale a tutti. Per questo natale auguro a tutti voi che il piccolo Gesù nasca ancora nei vostri cuori, facendovi diventare dei giganti nella salvezza.

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Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.