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L’EDITORIALE di Goldfinger

SONDAGGI POLITICI ALLA MANO

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Forse vicini ma forse ancora lontani dal periodo elettorale. Dopotutto ultimamente in Italia è in vigore la moda di imporre una certa fazione politica senza ricorrere alle elezioni. Peccato che la fazione politica in questione sia sempre quella orientata verso sinistra. A questo punto vorrei essere come di consueto provocatore, penso che si potrebbe quindi lasciare perdere definitivamente il diritto al voto e fare una legislazione a testa, forse il tutto sarebbe più equo nonostante l’ingiustizia del fatto che dovrebbe essere il popolo ad eleggere i propri delegati. Ormai questo concetto lo si ricorda già da troppo tempo, tuttavia non c’è più sordo di colui che non vuol sentire, recita un famoso adagio e di sordi al Governo ne abbiamo davvero tanti. Comunque al di là delle critiche ammettiamo che il periodo elettorale possa essere imminente, che la chimera delle elezioni si trasformasse in realtà con conseguente ritorno della democrazia. Secondo voi chi vincerebbe? Vincerebbero le destre oppure continuerebbero a governare le sinistre? Fammi indovino e ti farò ricco si suol dire, tuttavia oggi è possibile azzardare una previsione lasciandosi aiutare dai sondaggi. Con questo articolo cercheremo di comprendere quali sono oggi i desideri del popolo italiano in fatto di elezioni politiche, se si dovesse riuscire ad andare ad elezioni in questo periodo ovviamente.

Foto di Ulrike Leone da Pixabay

Se le ipotetiche elezioni fossero troppo lontane anche i desideri del popolo italiano potrebbero mutare e quindi rendere vani i sondaggi attuali. Stando ad un articolo in merito ai sondaggi elettorali uscito sul quotidiano Il Giornale Euromedia Research avrebbe indagato cercando di capire le intenzioni dei connazionali in fatto di preferenze elettorali, sondaggi effettuati all’indomani dell’inaugurazione del nuovo ponte in sostituzione del Morandi che a Genova crollando provocò la morte di troppi innocenti cittadini che in quel momento per fortuito caso transitavano su quell’ infausto ponte in quell’infausto momento. Devo dire che tornando dalla Francia ci transitai pure io pochi mesi prima ed un brivido mi percorse la schiena quando fermo con la mia vettura al centro del ponte per un rallentamento, mio figlio mi disse (mentre gli parlavo dell’altezza del famoso ponte Morandi) “questo ponte sento che cadrà a breve”. Parole davvero profetiche quelle di mio figlio, parole tristi che purtroppo ebbero un seguito con la tragedia di moltissime famiglie morte per il crollo. Devo dire che dai risultati prevale una sfiducia per la classe politica odierna con un 62,3% contro un 34,1%. Una vera e propria sconfitta ma anche un campanello d’allarme per l’attuale esecutivo. Stando al sondaggio 4 cittadini su 10 non saprebbero chi votare e questo fattore potrebbe portare ad un aumento dell’astensione che già da tempo cerca di dominare in fatto di elezioni . Nell’ultimo sondaggio dell’ Istituto Demoscopico A. Ghisleri portato a termine per il quotidiano La Stampa, non si tratterebbe solamente del ponte di Genova ma dell’opinione degli italiani che per la sfiducia nella classe politica in generale potrebbe portare i favorevoli al non voto ad assestarsi al 39,5%, un numero non da sottovalutare a dire il vero, i numeri di un partito di media entità. L’attuale esecutivo giallorosso ovvero la coalizione PD,M5S, IV e LEU assieme non supererebbero il 41,5% delle preferenze, al contrario per il centrodestra ovvero LEGA, FI,FDI e CAMBIAMO le cose cambiano attestandosi ad un buon 47,4% con ben 6 punti di preferenza in più del centro sinistra.

Foto di mattiarainieri0 da Pixabay

Come partiti autonomi ovvero visti singolarmente notiamo stando ad un sondaggio di Euromedia effettuato un paio di settimane fa, che la LEGA avrebbe visto un calo del 1,6% che l’avrebbe portata quindi dal 26,5 al 24,9% , tuttavia il partito del guerriero resta comunque ancora il capitano della coalizione centro destrista oltre che la prima forza politica italiana. I DEM in questo caso sarebbero in calo di 3 decimi di punto passando quindi dal 20,8 al 20,5%. Il M5S invece al 16% sarebbe riuscito ad effettuare una timida risalita dello 0,2%. Vento assolutamente favorevole per FDI di Giorgia Meloni che con il vento in poppa è in netta ascesa e starebbe avvicinandosi al M5S con una performance del +1,4% in 2 settimane attestandosi pertanto al 14,9% delle preferenze. Positivo il trend anche per FI che guadagna terreno con lo 0,8% in positivo portando il partito di Silvio Berlusconi al 6,8% totale. Subito dopo FORZA ITALIA, AZIONE di Carlo Calenda in crescita che dallo 0,2 riesce ad assestarsi al 3,8%, un punto più in alto di ITALIA VIVA di Renzi. PIU’ EUROPA si attesta all’ 1,6% mentre SINISTRA ITALIANA ed EUROPA VERDE sono appaiati all’ 1,3%. ARTICOLO UNO e CAMBIAMO di Giovanni Toti si attestano allo 0,8%. Detto questo assistiamo ad un buon vantaggio dei partiti di centrodestra con una perdita di terreno da parte della fazione opposta.

Foto di Julia Casado da Pixabay

Unico nodo da sciogliere: gli italiani si recheranno ancora alle urne per esprimere le propria preferenza? Quando? Qualora accadesse e vincessero le destre, dovremmo nuovamente assistere ad una serie di Golpe Bianchi? Credo francamente che questi siano i nodi più difficili da sciogliere e siano le maggiori preoccupazioni per i politici che oggi sono all’ opposizione. Dopotutto l’esperienza parla chiaro, il primo ad essere boicottato fu a mia opinione il Governo Berlusconi, il secondo il Governo con componente leghista con il conseguente tentativo di rendere impresentabile il Capitano della Lega con un processo a mio parere assurdo. A chi toccherà domani? Magari a Giorgia Meloni? Quasi certamente a colui che vincesse le elezioni, con l’ennesimo colpo mortale assestato al sistema democratico cui il voto resta l’ultimo diritto, l’ultimo baluardo.

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Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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