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Vi ricordate le nostre previsioni non certo ottimistiche riguardo al Nuovo Ordine Mondiale ma soprattutto al Grande Reset, quel reset dell’economia che proprio i poteri forti vorrebbero attuare, facendo pressione sui burocrati UE e di conseguenza sul nostro governo? Molti risero ma devo dire con molto rammarico che “ride bene chi ride ultimo” anche se personalmente non rido affatto. Non mi va di aver ragione nelle previsioni future dell’ Italia ma purtroppo pare proprio che non abbiamo affatto torto. Vi ricordate quando parlammo del Grande Reset che si sarebbe dovuto attuare, con la mira di svuotare i conti degli italiani e togliere la proprietà agli stessi abitanti dello stivale, con la scusa del pagamento di un debito pubblico immenso e del famigerato Green? Riprenderemo un antico adagio per poter spiegare il concetto. In genere “il convento è ricco ma i frati sono poveri” nel caso dell’Italia avverrebbe il contrario, “il convento (lo stato) è povero ed i frati (gli italiani) ricchissimi”. Possiamo osar dire che saremmo di fronte ad uno dei popoli più ricchi del mondo, fatto da risparmiatori dalla notte dei tempi, gli italiani, “i cinesi d’Europa”. la prima cosa che l’italiano acquista è la casa che abita ma se poi ha qualche risparmio ne compra una seconda come rendita futura.
Lo stato rapace e scialacquatore avrebbe accumulato negli anni debiti su debiti ed ora, qualcuno dall’ alto del proprio pulpito vorrebbe rapinare il popolo italiano con la scusa del debito e di un certo fantomatico Green. In questo caso chi spinge sarebbero a mia opinione i soliti noti che si avvarrebbero dei propri “burattini UE” che a loro volta farebbero pressione sui “burattini nazionali”. Per poter comprendere i segni dei tempi sarebbe necessario ricordarsi ogni dettaglio, ogni parola, ogni frase pronunciata dai burocrati nazionali ed europei. Vi ricordate quando la Cancelliera tedesca uscì con quella che non fu una semplice boutade, ma una sorta di avvertimento. In effetti la Merkel anni fa ipotizzò una sorta di ipoteca su ogni immobile italiano di circa il 20%, a garanzia del debito pubblico. Ecco che il peggiore incubo per gli abitanti dello “stivale” si starebbe materializzando. Il NWO starebbe spingendo per la realizzazione di un sistema capital-comunista dove tutto diverrà nel tempo proprietà dello stato e quindi ogni cittadino italiano sarà privato del proprio denaro e di ogni proprietà, divenendo una sorta di mantenuto dal sistema tramite il sussidio universale, una sorta di elemosina di stato per poter sopravvivere dato che non avrà più nulla. Povero e felice perché non possiederà più nulla, la stessa teoria che fece capolino ad un certo forum di Davos. Una delle malsane idee degli ideologi del NWO fra cui Klaus Swab Rotshild. Credo che ormai il conto alla rovescia per il Grande Reset sia già partito. Cosa ne pensano gli italiani? I soliti “pecoroni” o meglio direi “castroni” non dicono assolutamente nulla. Essi sono terrorizzati da una pandemia a mia opinione commissionata appositamente e successivamente sparsa nel mondo, per permettere la partenza del Nuovo Ordine Mondiale e del Grande Reset. Sinceramente non ho mai visto gente così supina ed incosciente come gli italiani di oggi. Stanno per rapinarli (ammesso che la legge passi) con la scusa del Green e tutti tacciono. Vabbè, vorrà dire che diverremo un popolo ancor più ridicolo, composto di “becchi e cornuti”. Vedremo se i possessori di immobili taceranno ancora quando si vedranno portar via le case comprate con tanti sacrifici. Vedremo se taceranno ancora quando si vedranno svuotare i conti correnti. Allora forse sarà troppo tardi per alzare la voce. Il NWO avanza imperterrito e prosegue con la propria opera di reset dell’economia e senza essere ostacolato da alcuno. L’ultimo obbiettivo? L’espoliazione dei beni dei cittadini italiani, con l’alleata pandemia con annessi e connessi.
A conferma di quanto starebbe accadendo vi proponiamo di leggere questi spezzoni di articoli presi dal blog di Nicola Porro:
Fra qualche tempo la Commissione europea, per tagliare la testa al toro, proporrà direttamente l’introduzione del reato di “possesso di immobile”. Ci si scherza, ma c’è poco da ridere. L’ultima che arriva dai palazzi di Bruxelles, infatti, non lascia per nulla spazio al buonumore. Si tratta di una proposta di direttiva – che Confedilizia sta seguendo (e contrastando) attraverso l’Uipi, l’organizzazione internazionale della proprietà immobiliare nella quale rappresenta l’Italia – con cui si intende addirittura vietare la vendita e l’affitto degli immobili che non abbiano determinate caratteristiche dal punto di vista del rendimento energetico. La motivazione, come accade sempre in questi casi, è alta e nobile: la tutela dell’ambiente, meglio nota ultimamente con l’abusatissima parola magica “green”. Per rendere il mondo un posto migliore, dunque, occorre che quegli inquinatori incalliti dei proprietari di casa si adeguino al Verbo dell’Europa e provvedano a rendere i loro immobili super-efficienti sul piano energetico. Quindi – secondo la proposta di direttiva Ue – ciascuno Stato membro dovrà stabilire “standard minimi” di prestazione energetica degli edifici, che l’intero parco immobiliare nazionale dovrà raggiungere entro il 2035. In più, gli Stati dovranno garantire – tradotto: imporre – che gli edifici e le unità immobiliari vendute o affittate (ad eccezione delle unità immobiliari in condominio, che hanno altri termini) raggiungano: almeno la classe di prestazione energetica E per un’operazione che ha luogo dal 1° gennaio 2027; la classe di prestazione energetica D per un’operazione che ha luogo dal 1° gennaio 2030; la classe di prestazione energetica C per un’operazione che ha luogo dal 1° gennaio 2033. In alternativa, vi può essere l’impegno dell’acquirente ad adeguarsi entro tre anni agli standard di riferimento. Per gli immobili in condominio, le tre date slittano – rispettivamente – al 2030, al 2035 e al 2040 (senza possibilità di adeguamento entro i tre anni).
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