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LE CARTE SCOPERTE di Goldfinger

UNO SPORCO GIOCO PER LA CONQUISTA DEL MONDO?

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Oggi vi offriremo un articolo molto particolare. In questo caso desidero fare l’avvocato del diavolo ed esporrò le mie personali opinioni sul periodo che stiamo vivendo, tuttavia enuncerò un po’ di storia contemporanea, ispirato da un articolo di “Lacrunadellago.net”.

Ormai la coda al “serpente” il Presidente americano Donald Trump l’ha schiacciata, quindi il “serpente” gli si è rivoltato contro ed ora inferocito sta facendo di tutto per poterlo mordere, annientare. Il Presidente Trump ricordo essere a mia opinione uno dei pochissimi presidenti americani non allineati con i desideri di potere assoluto del deep state. Ricordo che i restanti Presidenti che non si fecero dominare dall’ antistato furono Abraham Lincoln e John F. Kennedy. Guarda caso vennero ambedue assassinati. L’attuale rivolta dei Generali (che non dovrebbe mai essere, dato che il Presidente americano è anche il capo delle forze armate) lascia intendere che la piovra dell’ antistato ha evidentemente allungato i propri tentacoli in moltissime frange deputate alla dirigenza dell’ America, il paese prediletto dal deep state, quello utilizzato come lunga mano in modo da poter agire nel mondo indisturbato. Trump

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

paventò l’uso dell’ esercito per domare  le folle di rivoltosi a mio parere finanziate ed istigate dall’ antistato, per fermare i disordini, ma venne disobbedito dai propri generali. Le rivolte americane non sembrano per nulla manifestazioni pacifiche ma recano i tratti di focolai di rivoluzione. Le devastazioni in terra americana hanno già provocato parecchi danni. Tanti appartenenti alle forze dell’ordine avrebbero già perso la vita o sarebbero stati feriti nel tentativo di placare l’ira dei rivoltosi. Un esempio per tutti è David Dorn ma naturalmente i media nazionali se ne sono ben guardati dal parlare della vicenda essendo troppo focalizzati sulla rivolta causata dalla morte di Floyd che stando a quanto dice la cronaca non sarebbe stato uno “stinco di santo”. Quelli che a mia opinione dimostrano di essere i servi dell’ antistato continuano imperterriti sulla propria strada, cercando di fare emergere la realtà che i propri padroni desiderano far risaltare. Quello che porta ad una fosca previsione è il fatto che gli alti ranghi dell’esercito americano piuttosto che schierarsi con il proprio Comandante in capo ovvero il Presidente americano avrebbero preferito schierarsi dalla parte dei rivoltosi, delineando una linea sottile che permette di capire quanto potere oggi abbiano le pochissime famiglie che posseggono la maggior parte del denaro esistente al mondo, e che oggi si divertono a giocare ai burattini tirando i fili delle sorti dell’intera umanità. E’ da centinaia di anni che questi personaggi avrebbero iniziato a mettere in atto i propri piani riuscendo ad acquisire un potere smisurato, scegliendo a mia opinione le “sinistre” o i dem nel caso degli americani, come braccio armato per la conquista del mondo. Il potere fa gola a tutti e la maggior parte dei Presidenti a quanto pare sarebbe stata al gioco dei poteri forti. Questa volta qualcosa è andato storto con l’ascesa Donald Trump. Ricordiamo che l’autopsia effettuata sul corpo di Floyd avrebbe confermato il fatto che l’afroamericano non sia morto per soffocamento ma evidentemente per altre cause. L’ antistato, ripeto avrebbe trovato negli USA il guardiano del NWO ed il media The Economist lo ricordò in un vecchio articolo. Senza la potenza militare americana il NWO rischierebbe grosso, potrebbe essere annientato o quantomeno rallentato. L’ antistato quindi per poter riuscire a compiere i propri piani sul mondo necessita dell’ America per riuscire ad arrivare ad un Governo mondiale ed unico e proprio per questo oggi Trump rappresenterebbe una vera e propria minaccia. Il primo presidente dell’epoca

Foto di 272447 da Pixabay

moderna a minacciare i pieni deep state fu JFK un grande Presidente americano divenuto leggendario. JFK si scontrò duramente con l’antistato in seguito al fallito tentativo di invadere Cuba nel 1961, un tentativo che portò il mondo su una corda tesa con la questione “baia dei porci”. JFK come pure credo sia per Trump aveva programmato di eliminare la CIA, tanto che restò nella storia la celebre frase pronunciata dall’ allora Presidente JFK: “fare in mille pezzi la CIA e di spargerla al vento”. Anche questo grande Presidente americano osò calpestare il serpente e come è noto quando calpesti un serpente, esso ti si rivolta contro e cerca di mordere. L’anno successivo nel 1962  a JFK venne presentato un piano chiamato “operazione Nortwood” da parte del Capo di Stato Maggiore il Generale Lyman Lemnitzer. L’operazione “Northwood” avrebbe previsto una serie di attacchi terroristici ai danni di obbiettivi civili americani. Naturalmente il piano sarebbe stato eseguito si presume dalla manovalanza del NWO, la CIA, attraverso il coordinamento delle agenzie dei servizi segreti. Il progetto avrebbe avuto lo scopo di accusare Castro nell’esecuzione degli attentati offendo così all’ America un secondo pretesto nell’ invasione dell’ isola caraibica. In questo caso i vertici dell’ organigramma militare USA sarebbero stati pronti ad uccidere civili americani pur di ottenere il pretesto per invadere Cuba. Si dice che il “fine giustifica i mezzi” e per questa teoria macchiavellica la storia fu teatro di congiure di vario genere. Per arrivare ad uno scopo ben preciso spesso si sarebbe ricorsi al fatto di colpire obbiettivi differenti, magari obbiettivi che nulla avrebbero a che fare con lo scopo principale, ma necessari per arrivare ad un fine ben preciso. E JFK? Data la presumibile onestà ed amore per l’ America del Presidente Kennedy il piano saltò dato che proprio lui si rifiutò di ricorrere al sotterfugio. Guarda caso l’anno successivo durante il passaggio di Kennedy la vettura presidenziale venne presa di mira da un cecchino, che uccise il grande Presidente Americano che avrebbe dato fastidio al deep state. Un caso?

Foto di WikiImages da Pixabay

Precisamente non lo sappiamo tuttavia l’omicidio di Kennedy resta avvolto nel mistero. Sappiamo però che riguardo al piano Northwood il Presidente nel 1962 licenziò Lemnitzer. Kennedy si presentò come una vera e propria minaccia per gli interessi del deep state ma anche per le èlite internazionali che non potevano permettersi un Presidente non manipolabile ed ostile ai propri progetti. Dopo circa mezzo secolo in America la storia si starebbe ripetendo con l’entrata in scena di Donald Trump, un terzo Presidente non manipolabile che con il proprio operato avrebbe in un certo senso dichiarato guerra al NWO. Per questo oggi a mia opinione le “forze del male” cercherebbero di attaccare il capo delle “forze del bene” in una congiura degna della congiure riservate ai Cesari dell’impero romano di allora. Trump, come fu per Kennedy rappresenta ora l’ultimo baluardo di libertà per il mondo libero ma per il NWO una grave minaccia. Questo Presidente se venisse eletto (come spero sia) per il prossimo mandato, potrebbe assestare un duro colpo al deep state portando l’America e probabilmente il mondo occidentale a respirare una nuova aria di pace e prosperità, realizzando il disimpegno definitivo della presenza militare americana nel mondo, una presenza creata ad oc per proteggere gli interessi del NWO. Le possibilità che Trump venga rieletto sono alte dato che il candidato dem, Joe Biden sarebbe molto debole. Staremo a vedere i risultati delle elezioni americane di fine anno, dalle quali anche noi dipendiamo indirettamente.

Foto di Patrick Behn da Pixabay

Se Trump vincerà allora potremo avere la speranza di uscire da questa palude tuttavia il deep state potrebbe fare in modo che The Donald possa fare la fine dell’amato Presidente USA JFK. Concluderei quindi l’ articolo con questa celebre frase: – “ Che Dio benedica l’America” ma aggiungerei….. “ e protegga Trump, ultimo Presidente del mondo libero”.

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Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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