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In genere non amo tornare sugli stessi discorsi tuttavia proprio in questi giorni sarebbe uscita una notizia che confermerebbe le nostre teorie. Noi italiani probabilmente siamo fra i pochi a non accorgerci o meglio forse anche ad essercene accorti (ma non volendo ammettere) sarebbe molto dura in effetti riconoscere una grande sconfitta ovvero ammettere che l’Euro non funzioni, riconoscere che l’esperimento moneta unica europea ma non solo, la stessa Unione Europea, sia stato un tentativo a tutti gli effetti fallimentare per varie ragioni, un tentativo di creare un alternativa ad un mercato molto sperimentato con un “volano molto bel oliato” il mercato degli Stati Uniti d’ America.
Scrivo questo articolo per il fatto che proprio in questi giorni la notizia che sarebbe arrivata dell’ Huffington Post è il fatto che la Banca Centrale Ungherese riconoscerebbe che l’ Euro si sia rivelato un grande errore pertanto intenda cercare una via d’uscita e chieda delucidazioni sui meccanismi che permettano alla nazione di uscire dall’Euro. La prima ad accorgersi che l’Unione Europea sia stata un errore sarebbe stata l’Inghilterra, ora starebbe aprendo gli occhi l’Ungheria, domani quale sarà la nazione che si sveglierà dal “coma”? Potrà l’Unione Europea continuare su questi criteri?
Gyorgy Matolcsy: – “Dobbiamo ammettere che l’euro è stato un errore. È giunto il momento di cercare una via d’uscita”. Queste sono le parole del Governatore della Banca Centrale ungherese che utilizzando il Financial Times chiederebbe di poter introdurre un meccanismo per uscire da quella che ritiene essere la “trappola dell’ Euro” con una soluzione similare a quella del “contratto del cambiamento” pubblicata tempo fa sempre dall’ Huffington Post. Per il Governatore sarebbe necessario liberarsi dalla moneta unica ovvero togliersi di dosso il fatto che l’ Euro sia stato il prossimo passo naturale verso l’unificazione europea ritenendo quindi questo aspetto un “dogma nocivo”. Gyorgy Matolcsy: – “La valuta comune europea non era affatto normale, perché quasi nessuna delle condizioni preliminari era stata soddisfatta”. “Due decenni dopo il lancio dell’euro, la maggior parte dei pilastri necessari per una moneta globale di successo, uno Stato comune, un budget che copra almeno il 15-20% del Prodotto interno lordo totale della zona euro, un ministro delle Finanze della zona euro – mancano ancora”. Stando sempre alle parole del Governatore ungherese l’introduzione dell’ Euro sarebbe stata una sorta di “trappola francese”, in pratica mentre avveniva l’unificazione della Germania occidentale con la parte orientale l’ex Presidente Mitterand temendo il potere tedesco in continua espansione avrebbe pensato che una rinuncia alla moneta nazionale tedesca, il Marco, fosse sufficiente per evitare che l’ Europa divenisse una sorta di UE tedesca pertanto spinse l’adozione di una moneta alternativa: l’Euro. Helmut Kohl che in quel periodo era il Cancelliere tedesco cedette alla proposta francese lasciandosi convincere considerando quindi la moneta unica il prezzo finale per la Germania unificata ma i due statisti si sbagliarono dato che oggi siamo di fronte in effetti ad una Germania europea ma non ad un’ Europa tedesca pertanto tirando le somme posiamo affermare che la strategia della moneta unica non sia stata sufficiente per impedire