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Nel libro si affronta il tema della Consulenza che nello scenario attuale appare molto variegata con molteplici declinazioni. Il taglio è di tipo psicologico e clinico.
La persona che approda alla Consulenza psicologica ha la stiva ricolma di racconti, testimonianze verbali che, di fatto, partono dal corpo, poiché tutte le nostre esperienze sono inizialmente incarnate. La Consulenza psicologica immaginativa consente alla persona di far emergere, grazie alle immagini, queste memorie del corpo, altrimenti imbrigliate nelle maglie della carne, negli interstizi delle articolazioni. Le immagini partendo dalle emozioni fanno da ponte, da anello di congiunzione tra memorie corporee e memorie mentali.
In situazione una situazione normale quando la persona si trova esposta ad un evento si creano dei collegamenti tra le vie neurosensoriali della memoria che partendo dai vari canali sensoriali sparsi nel corpo, in diversi settori, organi e funzioni vitali, si agganciano a strutture cerebrali diffuse, sia sottocorticali che corticali, dando origine a degli anelli concatenati quali: le sensazioni somatiche, le emozioni, le immagini ed infine i ricordi verbalizzati. La memoria è un sistema complesso diffuso, non solo specifico della corteccia cerebrale. Le tracce corporee sono abbastanza fisse/stabili come ad esempio una cicatrice sulla pelle o una frattura ossea o uno stato di ipereccitazione muscolare. Le tracce cerebrali sono in un continuo divenire, elaborazione e trasformazione, poiché quello che caratterizza questo tessuto è la plasticità. L’esperienza clinica ci fa comprendere, in presa diretta con il paziente, come le radici dei ricordi abitino il corpo e derivino dalle sensazioni. È come se le articolazioni, le mani in particolare, possedessero, oltre che una memoria, anche una capacità di pensiero. Le mani dell’artigiano, dell’operaio, del pittore, del musicista sono mani che parlano tramite gesti sapienti.